Pillole amaranto – L’Arezzo di Ballacci
Dino Ballacci, per molti che leggono questo blog, è soltanto uno sbiadito ricordo fra i tanti (troppi) allenatori passati alla guida del Cavallino. Pochi sicuramente sapranno che è l’allenatore che ha guidato per più partite la squadra amaranto, dalla stagione 70/71 fino alla 72/73 e dalla 76/77 alla 78/79. Ad Arezzo ha vissuto due periodi storici diversi della storia del Cavallino, i primi 3 anni in serie B, quando la città e la società pensavano di essere mature per dare l’assalto alla Serie A. Il secondo invece, dopo la retrocessione dalla B del 74/75 e il campionato disastroso (economicamente e per i risultati) del 75/76 di Serie C, con Toneatto allenatore a gestire una squadra in economia e con una società impegnata a coprire gli ingenti debiti economici contratti nelle stagioni precedenti. Da calciatore era un difensore arcigno, cattivo e queste sue caratteristiche le trasmetteva alle squadre da lui allenate. Grande attenzione difensiva, concentrazione e folate in avanti per far male agli avversari erano i suoi mantra. Praticamente l’antesignano di Eziolino e come lui, in determinati momenti della sua permanenza ad Arezzo, dovette sostituire e supportare una società assente.
Quando arrivò ad Arezzo la prima volta, come allenatore aveva già un discreto pedigree fatto di buoni piazzamenti in Serie B, una finale di Coppa Italia (alla guida del Catanzaro e persa con la Fiorentina di Chiappella, altro ex) e quindi avrebbe dovuto supportare le ambizioni di promozione in Serie A della società, guidata dall’allora presidente Montaini. Il primo campionato, quello del 70/71, vide gli amaranto protagonisti per la lotta promozione fino alle ultime giornate, con una squadra equilibrata, formata da giocatori plasmati a misura del mister.
Benvenuto, Bertarelli, Camozzi, Cominato, Candussi, Damiano, Giorgini, Farina, Galuppi, Graziani, Incerti, Micelli, Montenegro, Nardin, Orlandi, Parolini, Perego, Pupo, Quadalti, Tonani,Vergani e Vezzoso offrirono prestazioni solide e forse solo l’inesperienza nei momenti cruciali del campionato impedì la promozione nella massima serie . L’anno successivo ci si aspettava un salto di qualità, ma la squadra dimostrò molte lacune nella fase difensiva che, unita a una certa sterilità offensiva, fece concludere il campionato con sì una agevole salvezza ma sempre lontano dalle posizioni di avanguardia. I giocatori impiegati furono: Barlassina, Beatrice,Benvenuto, Bertini,Bianchini, Camozzi, Candussi, Farina, Galuppi, Grandini, Graziani, Incerti, Moriggi, Neri, Parolini, Pupo, Quadalti, Tonani, Vergani e Zathila.
La terza stagione di Ballacci in Serie B con l’Arezzo fu quella del 72/73, la società e la piazza erano sempre piu insofferenti a non riuscire a fare il salto di qualità, ma la squadra ebbe un rendimento alquanto alternante, la difesa palesò numerose incertezze e l’attacco continuò a lamentare una certa sterilità, nonostante la consacrazione di Ciccio Graziani ed il lancio di un portiere come Paolo Conti. La rosa era composta da: Arrigucci, Bagatti, Baiardo, Baldi, Barlassina, Bolognesi, Conti, Cucchi, Di Francesco, Farina, Fontana, Graziani, Mariutti, Martini, Neri, Parolini, Pilone, Pin, Prestanti, Righi, Tazzioli, Tonani, Vergani, Zampolini, Zeli.
Al termine di quella stagione le strade fra US Arezzo e Ballacci si divisero, salvo poi rincontrarsi nella stagione 76/77, con presidente Braconi che gestiva una situazione prefallimentare, soldi pochi, debiti tanti e la necessità di barcamenarsi in una Serie C con una squadra composta da molti giocatori sconosciuti o promossi dalla seconda squadra e qualche vecchia gloria ad Arezzo per concludere la carriera. Il primo anno si concluse con un onorevole ottavo posto, fiore all’occhiello di quella stagione fu “Beppe Gol Novelli”, centravanti di quella squadra e autore di 7 gol, ceduto al termine della stagione all’ambiziosa Lucchese, ma che non riuscì mai ad emergere dalla terza serie. Un grande campionato fu disputato anche dal centrocampista Marzio Magli, autore pure lui di 7 reti, ma che al termine della stagione migrò nel Montecatini in serie D. La rosa di quell’annata era composta da: Baldi, Battiston, Bertini, Bigoni, Butelli, Cencetti, Garito, Giangeri, Giuliani, Giulianini, Magli, Marini, Mariutti, Musa, Novelli, Pienti, Quercioli, Sanna , Sonato, Tarquini, Tulliani. L’anno successivo fu importante soprattutto per la riforma del campionato di Serie C, con la divisione in due categorie, C1 e C2, fondamentale sarebbe bastato entrare nelle prime 12, un compito sulla carta agevole, ma che con la crisi societaria sempre più pesante appariva ai più veramente proibitiva. Qui la squadra costruita dal Mister compì una vera impresa, il gruppo composto da tanti giovani locali e completato da scommesse promettenti, concluse il campionato al sesto posto, sciorinando a tratti un calcio piacevole, finalizzato dall’estro dell’italo-australiano Colusso (capocannoniere con 10 gol), dalla potenza di Pasquali (un ex promessa rivitalizzata ad Arezzo) e dalle serpentine di Tombolato, che davano alla squadra amaranto una verve e un’imprevedibilità sorprendente.
A leggere la rosa della squadra viene da pensare che a volte dar fiducia ai giovani ti permette con poche lire di concludere campionati piu che dignitosi con costi veramente esigui. Ne facevano parte: Ardimanni, Baldi, Ballacci Marco, Battiston, Bertini, Bigoni, Butelli, Colusso, Giacinti, Giuliani, Marini, Palazzi, Pasquali, Piccinini, Quercioli, Sanna, Soci, Tarquini, Tombolato, Zampollini, Zanin.
Ballacci guidò la squadra anche nel torneo Anglo-Italiano del 1978 che si disputava fra squadre di Serie C italiane e equivalenti Inglesi, terminando al terzo posto nel girone italiano, perdendo le due sfide in Inghilterra con il Bath City (poi finalista) e il Minehead, e vincendo le due casalinghe con Maidstone utd e Wealdstone.
L’ultimo campionato di Dino Ballacci allenatore dell’Arezzo fu il 78/79. Inserita nel girone B di Serie C1, la squadra, anche per quell’anno costituita da molti giovani, subì spesso i campi caldi del sud. I trascinatori dell’anno precedente non si ripeterono nel rendimento, ma nonostante ciò la squadra concluse con un onorevole nono posto, togliendosi lo sfizio di battere il Pisa, l’Empoli e la Lucchese. Ballacci si dimise prima della fine del campionato, a salvezza acquisita, per lasciare il posto a Pinella Rossi. Quell’anno scesero in campo: Ardimanni, Baldi, Ballacci Marco, Berti, Bigoni, Clementoni, Colombi (in gol con il Pisa all’esordio) Colusso, Garito, Ghiandai A. Giacinti, Giangeri, Giuliani, Marini, Pasquali, Quercioli, Rambotti, Salvadori, Sanna, Soci. Tarquini, Tombolato, Zanin.
di Vecchia Guardia