Fermi tutti… o forse no!
Mercoledì il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, nel corso di un’informativa al Senato, ha annunciato importanti novità; oltre al bonus per i lavoratori sportivi per i mesi di marzo, aprile e maggio, gli sportivi professionisti avranno accesso alla cassa integrazione in deroga. È stato inoltre istituito un sostegno a fondo perduto per società dilettantistiche con base di dieci milioni di euro che verrà alimentato da fondo con percentuale sulle scommesse sportive.
Il Presidente Ghirelli ha accolto di buon grado l’iniziativa affidando la sua risposta a Twitter:
Ai microfoni di Sky Sport Ghirelli ha poi ribadito la decisione della lega di Serie C di sospendere il campionato:
“Questa è la nostra decisione, sappiamo però bene che la scelta definitiva spetta alla Federazione. Noi siamo sempre stati coerenti sin dalla prima sospensione, abbiamo sempre messo la salute, che è un valore non negoziabile, al primo posto. I medici sociali ci hanno spiegato che per problemi di strutture e di organizzazione, non abbiamo la possibilità di affrontare la ripresa del campionato. Mi dispiace moltissimo perché vorrei riprendere ieri, non oggi”
Rimane aperta la delicata questione sull’assegnazione dei titoli sportivi. La promozione in Serie B di Vicenza, Monza e Reggina sembra scontata mentre per quanto riguarda la quarta promozione delle tre strade possibili (merito sportivo, playoff o fare solo tre promozioni) ha prevalso il merito sportivo. Nel frattempo, monta la protesta, soprattutto di Bari e Reggiana, per la proposta di utilizzare la media punti al fine di stabilire la quarta promozione in B che ad oggi sarebbe del Carpi. I biancorossi riconquisterebbero la seconda serie grazie ad una media punti di 2,038 contro quella di 2,037 della Reggiana.
Inutile dire che tutto il sistema della terza serie verrà messo a dura prova. Oltre alle misure varate dal governo l’ipotesi della Lega Pro è di farsi garante di una somma che sostituirà la fideiussione che ad oggi i club devono versare per l’iscrizione al campionato. Resta sul tavolo il “semi-professionismo” e la volontà di continuare a sviluppare i settori giovanili. A quanto sembra, non verranno concessi sconti sui pagamenti da onorare.
Come anticipato dalla Gazzetta dello Sport, il consiglio Federale previsto per il 20 maggio, con in testa il Presidente Gravina, sarebbe intenzionato a portare a fondo tutti i campionati professionistici con lo stop solo per i dilettanti. Probabile quindi che la FIGC non accetti la proposta dell’assemblea di Lega Pro di chiudere definitivamente la Serie.
Gli ultras di oltre 150 tifoserie italiane e per la prima volta anche di molte tifoserie europee (spagnole, francesi e tedesche in primis, circa 350 in totale), alle quali si sono aggiunte anche alcune tifoserie italiane di basket, lasciando da parte rivalità e campanilismo, hanno fatto fronte comune, diffondendo un comunicato in cui chiedono che i campionati di calcio, interrotti dalla pandemia, non riprendano. Il documento (scarica in PDF), dall’esplicito titolo “Stop football, no football without fans”, illustra le ragioni della protesta dei tifosi, che chiedono di non fare ricominciare i tornei, prima che sia possibile ripopolare gli stadi, e ritengono le partite a porte chiuse un controsenso rispetto alla natura stessa dello sport più popolare del mondo.
Tra i primi a prendere posizione sono stati proprio i gruppi della Minghelli con gli striscioni dei gruppi Ultras, OFC, Fossa e 10 Settembre 1923 appesi ai cancelli del comunale.
Nel frattempo la società non sta con le mani in mano, approfittando della sosta forzata è stato deciso di migliorare i campi di allenamento dell’antistadio installando un pozzo per l’irrigazione ad opera dell’azienda Amaranto Pozzi.
di Cesare e Andrea