Crisi o involuzione?
Non voglio entrare nel merito del “disastro caratteriale, passionale, sportivo” che qualcuno ha avuto l’ardire di chiamare “derby”, andato in scena (???) al Renato Curi venerdì sera, dove una partita si è “non” giocata da 16 “burattini” vestiti di bianco bordato di amaranto, con il burattinaio in panchina a tirare fili che sono rimasti ingarbugliati tra di loro, tanto era l’assoluta “evanescente, effimera, illusionaria” presenza di ectoplasmi insensibili al richiamo di passionali tifosi, che per scaldarsi, alla fine, hanno tirato fuori la prima, vera, necessaria contestazione nei confronti di chi, forse, non ha ancora capito cosa significa per AREZZO, l’AREZZO e gli ARETINI vestire la maglia amaranto (di qualsiasi altro colore essa sia, ma riconoscibile in tal guisa), rappresentare il popolo amaranto, orgoglioso di se stesso, pieno di storia, anche calcistica, delle proprie origini, visto che l’unico in grado di spiegarlo agli altri è rimasto, silente, inutilizzato, in panchina, lui che veste questa maglia come una seconda pelle, che ne porta al braccio, con dignità e ardore, i gradi di Capitano!!! Perché Mister Troise? Perché questo scempio in una delle due sere (la terza andrà in onda mercoledì sera, speriamo non sia una “sceneggiata napoletana” delle quali, onestamente, ne ho fin sopra i capelli (!!!), più importanti dell’intero campionato? Perché, a distanza di 16 partite, 4 mesi di campionato, compresa la preparazione estiva, 2 partite di Coppa Italia e varie amichevoli, ancora non esiste una “CHIARA ESPRESSIONE DI GIOCO”? Colpa dei calciatori, professionisti, a quanto leggo, poco seri, visto che qualcuno si dedica a “scappatelle” notturne in locali che magari non è vietato frequentare, ma dove un professionista serio non dovrebbe attardarsi, o colpa di chi, in tutto questo tempo, dovrebbe aver spiegato il proprio modo di intendere il gioco del calcio, la propria idea, ed invece regala solo confusione?
Il Presidente Manzo bene ha fatto ad usare il “pugno duro” con i giocatori, da lui ritenuti “ben pagati” (e non esiste, almeno fino ad oggi, prova del contrario), ed è giusta la sua espressione nel dire “le partite si possono vincere o perdere, ma devono essere giocate …” già! Giocate! Vero è che in campo ci vanno i giocatori, ma le “pedine” vanno messe in campo nelle migliori condizioni possibili, vanno “mosse” con arguzia, eventuali posizioni sbagliate vanno corrette, i ruoli devono essere ben definiti: un alfiere non può fare il pedone, né il cavallo può fare la torre! E’ chi li guida, in campo, che deve avere le idee chiare, affidare ad ognuno un compito ben preciso, che può variare a secondo delle varie fasi, ma sempre consono ad un progetto di gioco lineare, teso ad ottenere il miglior risultato possibile. Come mai ci sono partite che si possono portare ad esempio, per la linearità, la spettacolarità, la bellezza del gioco (Torres e Pescara, ma anche il secondo tempo contro la Ternana, ad esempio), ed altre, anche immediatamente seguenti, “inguardabili? E’ solo questione di “concentrazione” dei singoli? Lei prima di ogni partita, caro Mister Troise, dichiara, costantemente “abbiamo preparato la partita nei migliori dei modi, speriamo di regalare ai tifosi una grande soddisfazione” … e, spesso, dopo ogni sconfitta, od un pareggio striminzito afferma “… non abbiamo giocato male, anche se i ragazzi sono scesi in campo poco concentrati,e una in svantaggio, hanno saputo reagire nel migliore dei modi!!!” … Andate a riascoltare le interviste, prima e dopo ogni partita, e vedrete che sono di una piattezza unica!
Ed allora, signor Presidente, vengo anche da Lei: forse non leggerà neppure questi appunti, o forse li leggerà e troverà il modo di farli suoi, frutto dei suoi ragionamenti, chissà … ma la domanda, che rivolgo a Lei e al Direttore Sportivo, dei quali ho grande stima, per i grandi sforzi, anche economici, che state facendo è questa: sono poco adatti i giocatori ai fini del vostro progetto sportivo, o è poco adatto l’allenatore? Lei, Presidente, ha dichiarato che è pronto anche a cambiare 20 giocatori, se necessario, ma perché ricominciare tutto daccapo, quando magari basterebbe cambiare una pedina?
Certo, visto da me, le assicuro che molto probabilmente Ogunseye non sarebbe mai venuto ad Arezzo, che avrei cercato un attaccante con caratteristiche diverse da quelle di Gucci, con il quale, magari, potersi integrare ed anche giocare insieme, se e quando necessario … ma è facile parlare dopo aver visto i risultati, meno facile, sicuramente, e ve ne do atto, individuare il giocatore giusto. E non è facile neanche trovare l’allenatore giusto, per carità: però, caro Presidente, se veramente voglio “alzare l’asticella” vado a cercare un allenatore che conosca la categoria, che sappia cosa fare in “qualsiasi circostanza”, che sappia far crescere i giovani ed insegnare ai più giovani non solo come si gioca, ma anche come si vive la vita “del professionista” (vita che tra l’altro il bravissimo Nello Cutolo conosce perfettamente!). Oggi, Presidente, non so se ne è consapevole, ma faccio un esempio pratico: se la Reggiana, lo scorso anno, era disponibile a versare 250/300.000 €. per l’acquisto di Pattarello, oggi magari sarà ancora interessata al giocatore, ma non sarebbe disposta a versare pià di 120/150.000 €., tanto si è “svalutato” il giocatore con le sue “incolori prestazioni” in questa stagione. E come lui, mi creda, sta succedendo un po’ a tutta la rosa …
Cambio argomento, e sottopongo a voi alcune considerazioni, basandomi sulla comparazione delle prime 8 partite, con quelle dalla nona alla sedicesima, avvalendomi di due tabelle: la classifica all’8va giornata, e quella, ancora incompleta, ma comunque significativa, all’ultima giornata:
Scendo ancora più nel dettaglio e dico che: le 5 vittorie sono state ottenute 3 in casa e 2 in trasferta, non si sono registrati pareggi, le tre sconfitte sono frutto di 2 trasferte (Vis Pesaro e Pineto) e della partita casalinga contro la Ternana; le 8 reti sono state subite in queste tre partite, mentre quelle segnate sono spalmate sulle altre gare, ad eccezione di quella a Pesaro, unica del periodo senza segnare gol; 5 sono state, invece, le partite senza subire gol.
Nella seconda parte si nota subito la prima variazione: abbiamo perso una posizione (ma potrebbero essere due se mercoledì 5/12 il Campobasso dovesse battere il Milan Futuro nel recupero della partita relativa alla 15ma giornata); in questa fase abbiamo totalizzato 10 punti (5 meno delle precedenti 8!), frutto di 2 vittorie (1 a Sestri Levante, l’altra in casa contro la Spal), 4 pareggi (3 in casa contro Rimini, Ascoli e Pescara – unico 0-0 stagionale -, uno a Solbiate contro il Milan Futuro), 2 sconfitte (Carpi, 2-1 e appunto Perugia 2-0), abbiamo chiuso 2 partite senza subire gol (contro le 5 della prima parte) ed abbiamo chiuso 2 partite senza segnare (Pescara e Perugia); gol fatti 8 (4 in casa e 4 in traferta), 9 subiti. Il distacco dalla prima (sempre il Pescara), era di 5 punti, 2 quello dalla seconda (Entella e Ternana), mentre eravamo a parimerito (quindi in sostanza quarti) con la Torres. Con la 16ma giornata (ma Pescara e Ternana devono giocare stasera) siamo ad 11 punti (14?) dal Pescara, 8 dalla Virtus Entella, 5 (8?) dalla Ternana, 4 dalla Torres ed 1 dalla Vis Pesaro (e forse anche Campobasso).
Chiudo qui le mie esternazioni, in attesa del nuovo match di mercoledì sera, ancora a Perugia, per gli ottavi di Coppa Italia: una partita da non snobbare, perché la Coppa Italia assume, oggi, una grande importanza per il proseguo della stagione; vincerla significherebbe, comunque un posto al sole in fase di Play Off. Comunque vada, anche mercoledì sera, sarò di fronte al video a soffrire, come sempre. FORZA AREZZO!
Comunque e sempre FORZA AREZZO!
di Patrizio Blonda