Le pagelle di Renate-Arezzo
L’Arezzo riacciuffa il pareggio all’89 e, per quanto visto in campo, avrebbe meritato di più. Ma nel calcio la differenza la fa l’attenzione con cui si cura ogni minimo particolare (come in occasione del gol subiti) e qui la squadra di Di Donato deve ancora lavorare.
PISSARDO 6,0 – Gli avanti nerazzurri non sembrano in grande giornata, il lavoro che deve svolgere è di normale amministrazione e non sbaglia nulla. Solito brivido sulla palla giocata con i piedi, ma oramai questo è un marchio di fabbrica.
LUCIANI 6,0 – La prestazione è macchiata dalla cattiva copertura sull’uomo in fascia dove probabilmente il fallo sarebbe stato necessario, ma è probabile che l’ammonizione presa ingenuamente nel 1° tempo lo abbia frenato. Nel complesso il solito motorino dell’ ultimo periodo.
CORRADO 6,0 – Il ragazzo copre con disinvoltura la sua parte di campo, nel primo tempo spinge anche con continuità.
Nella ripresa viene avvicendato da Mesina per l’assalto finale. (dal 77’ MESINA SV, si vede solo per la rovesciata finale, sinceramente sembra giù di corda, forse avrebbe bisogno di un gol per prendere confidenza con una categoria che al momento sembra più larga di lui. Nelle poche occasioni che gli vengono date manca proprio la cattiveria del bomber).
BORGHINI 6,5 – Cresce la condizione fisica, cresce il rendimento. Al suo avversario concede nulla e anche di testa si fa valere piu di altre volte. Nell’occasione del gol va a chiudere sull’avversario sgusciato all’esterno, ma sembra forse il meno colpevole di tutti.
BALDAN 6,0 – Il gol subito pesa nella sua prestazione, che è stata anche superiore a quella del compagno di reparto. Sfiora il gol di testa su angolo, limita al massimo la pericolosita di PLESCIA, facendosi fregare alle spalle in occasione del gol. Serve piu attenzione e contatto in quelle occasioni, ma nel complesso anche nel finale è lucido a giocare palla e non sbaglia nulla.
BELLONI 5,5 – Prova incolore dell’esterno. Dalla sua parte i difensori del Renate raddoppiano continuamente per limitarlo e soffocano le sue giocate che non trovano gli spunti delle giornate migliori. Si vede solo nel tiro dopo il palo di Gori, ma è troppo poco per la sufficienza. (dall 86’ PIU’ SV. Sostituzione secondo me tardiva)
TASSI 6,5 – In mezzo al campo si nota poco. Difficile da lui vedere la giocata spettacolare, ma specialmente nel 1° tempo è il piu continuo a proporsi per lo scarico e per far giocare palla. Da lui in questo momento sai cosa puoi aspettarti nel rendimento, ma per il salto di qualià della squadra serve di più.(Dal 70’ PICCHI 6,5 – Il primo pallone giocato è una palla persa da brividi, ma da li in poi costruisce uno spezzone di partita concreto, in crescendo. Palle portate avanti, passaggi precisi e quella fisicità che serve sempre. E’ un giocatore che nel prosieguo del campionato si meriterà uno spazio sempre maggiore).
FOGLIA 6,5 – Stesso discorso fatto per Tassi. Da lui sai sempre cosa aspettarti. Ieri una partita di gran corsa, pressione e forse un po’ meno di lucidità di altre volte. Ma nel complesso la solita partita concreta .
CASO 6,5 – Senza il guizzo dell’ultima minuto sarebbe stata una partita insufficiente. Come per Belloni i continui raddoppi lo limitano nei suoi soliti strappi e fisicamente è parso meno esplosivo del solito. Poi all’improvviso smentisce tutte le impressioni e sorgono mille domande. Rimani sempre nel dubbio: un quasi fenomeno o un giocoliere incallito, dalle cui lune dipende l’esito della partita?
CUTOLO 7,0 – Per chi scrive, sempre molto critico nei confronti del capitano, è risultata una delle partite migliori di quest’anno, senza gol ma con una continuità di rendimento notevole. Nel 1° tempo 2-3 numeri di alta scuola hanno suscitato l’ oohhh dello spettatore. Si muove tra le linee, fa la punta, il rifinitore, il regista, ma gli avversari sono sempre in apprensione. Avrebbe un pallone buono anche per il pareggio, ma ahimè capita nel piede che usa solo per camminare e lo ciabatta malamente fuori.
GORI 7,0 – Quando sta bene fisicamente come ieri in campo si vede molto di più. Riesce a fare un buon lavoro di sacrificio, pressione e quando gli capita la palla fa male, molto male. Il palo nel 1° tempo è il solito concentrato di tecnica e rapidità nello spazio stretto. Il gol è la replica in fotocopia dell’azione, ma con maggiore precisione. E’ un giocatore che può far male in ogni momento e la squadra deve lavorare per servirlo con più continuità, evitando a volte egoismi inutili.
di Vecchia Guardia