Il Renate nel mirino
Domani, ore 15.00, al “Città di Meda” gli Amaranto andranno a far visita al Renate. Gli impavidi tifosi aretini che si avventureranno nella trasferta troveranno un cielo nuvolo ed una temperatura di sei gradi circa. Unica nota positiva è che la tribunetta riservata agli ospiti è parzialmente coperta.
Renate è un comune di 4000 abitanti della provincia di Monza e Brianza. L’US Renatese nacque nel 1947 per poi passare alla denominazione attuale di AC Renate nel 1961. Fa la sua prima apparizione nei campionati professionistici nel 2010 e da allora vi è rimasta stabilmente. Favorita dalla vicinanza con il capoluogo lombardo è riuscita ad attirare ottimi prospetti visto il transito da Meda di numerosi addetti ai lavori.
I nero-azzurri occupano la terza piazza della classifica. Dopo un inizio scoppiettante i tre pareggi inanellati con Pianese, Pro Vercelli e Pro Patria avevano destato qualche preoccupazione scacciata via dalla vittoria esterna contro l’Albinoleffe. Il derby con il Monza è finito con un rocambolesco 2- 2 con le pantere capaci di rimontare lo svantaggio di due reti in pieno tempo supplementare.
Allenatore di questo gruppo è Aimo Diana, Bresciano, 41 anni con una discreta carriera da calciatore alle spalle avendo vestito tra le altre le maglie di Parma, Sampdoria, Palermo e Tornino, collezionando anche 13 presenze con la nazionale maggiore. Al secondo anno sulla panchina nerazzurra, nella scorsa stagione subentrò a mister Brevi, rilevando la squadra in ultima posizione per poi condurla alla salvezza diretta in una delle più difficili stagioni della storia recente del Renate.
La formazione è un rodato 3-5-2 che la squadra ormai sembra conoscere a memoria. Squadra non poi giovanissima con i suoi 24,7 anni di età media, vede comunque due soli trentenni in rosa, l’attaccante Piergiuseppe Maritato e il difensore Dario Teso.
La porta sarà difesa da Satalino, classe ’99, arrivato in prestito dal Sassuolo. In difesa troviamo l’Italo-Turco Baniya, arrivato in prestito dal Verona, e due novi arrivi Damonte e Possenti. È una difesa solida e fisica che metterà a dura prova le nostre bocche di fuoco, avendo subito sino ad adesso solo 12 segnature.
A centrocampo agiranno Anghileri, Guglielmotti, Rada, tra i pochi confermati rispetto alla scorsa stagione oltre a Ranieri e al pericoloso Kabashi. L’albanese arrivò alla Juventus dall’Empoli insieme a Rugani per poi iniziare una lunga trafila di prestiti. Da far attenzione alle progressioni sulle fasce di Guglielmotti e Anghileri e ai numerosi palloni che riescono a mettere al centro. I terminali offensivi saranno Plescia e Galuppini, quest’ultimo a segno nove volte in questo torneo.
Io verrò in treno da Milano, se qualcuno mi volesse passare a prendere in macchina gli offro volentieri una cotoletta dove suggerisce Mourigno!
di Cesare