Le pagelle di Pistoiese-Arezzo
Pissardo 6 – Grandi parate oggi non ce ne sono state. Il sinistro non irresistibile di Stijepovic, sorprende tutta la difesa amaranto, Pissardo compreso. I brividi sopraggiungono quando la palla ce l’ha tra i piedi proprio il portiere, più di una volta apparso incerto sulla scelta del passaggio da compiere. Un secondo tempo trascorso invece in gran tranquillità.
Luciani 6 – Solito sprint sulla destra. Ottimo il lavoro in copertura, si propone con una certa costanza anche in avanti per tutti i novanta minuti, evidenziando purtroppo il suo più grande neo: il cross. Troppe imprecisioni con la palla tra i piedi limitano non poco il potenziale offensivo della squadra amaranto. Se si chiude un occhio su questo suo difetto, è stata un bella prova, energica e di sacrificio.
Borghini 6,5 – Arcigno e roccioso, sembra quasi esaltarsi quando le condizioni climatiche sono così. Si prende gli applausi dei suoi tifosi quando grazie ad un recupero provvidenziale sventa una pericolosissima azione della Pistoiese. Il tackle su Cappelluzzo al 37esimo poi è roba di un calcio di altri tempi. Putroppo viene pagata l’unica disattenzione, quando tutto il reparto arretrato non si accorge dell’imbucata del numero 28. Per il resto, oggi era proprio difficile per gli attaccanti avversari.
Baldan 6 – Copre bene e vince alcuni duelli aerei su Gucci. Un po’ molle quando Cappelluzzo riesce a prolungare di testa per l’accorrente Stijepovic. Ma in quella occasione è stato colpevole come tutti.
Corrado 6 – Forse il gol spartiacque di Novara è il segnale della definitiva rinascita del giovane terzino scuola inter, dato che aveva cominciato la sua avventura amaranto con molte difficoltà e un palpabile scetticismo. Contro la Pistoiese sfoggia un’altra bella prova, recuperando con coraggio alcuni palloni e sganciandosi più volte per proporre qualcosa in avanti o anche solo per alzare il pressing di squadra. Un bella prova macchiata purtroppo da un gol forse, evitabile.
Belloni 6,5 – Prova generosa come il suo solito: tanto lavoro sporco e tanti recuperi. Quando mette il turbo, in difesa come in attacco, non ce n’è per nessuno. E a farne le spese più di tutti è il suo avversario di corsia, l’italo-spagnolo Llamas, costretto al doppio giallo per tenere a bada il numero 7 amaranto. Il vantaggio numerico purtroppo non viene sfruttato: la Pistoiese raccoglie tutte le forze per erigere un muro difensivo difficile da sfondare da questo Arezzo, apparso nel finale, seppur volitivo, sfiancato e con poca inventiva.
Piu S.V. – L’ex orange, rileva Belloni e prova invano a dare un po’ di brio là davanti proprio quando l’Arezzo cerca un forcing finale per tentare di vincere la partita. Ma il guizzo vincente non arriva né da lui né dai compagni.
Picchi 5,5 – Non si presenta al meglio nel rendez-vous con la sua ex squadra. Con una condizione ottimale ancora da ritrovare e tanta ruggine da dover grattar via, non era certo facile oggi arginare giocatori come il montenegrino Stijepovic, non a caso il migliore tra gli avversari, e aver a che fare anche con un avversario esperto come Vitiello. Nonostante i centimetri e quell’andatura dinoccolata il numero 6 non è proprio la pedina migliore per avere filtro davanti alla difesa. Il giallo a cui lo costringe proprio Stijepovic nei primi 10 minuti di gara, finisce per condizionarlo pesantemente.
Rolando S.V. – Entra, tardivamente, negli ultimi minuti al posto di Picchi per cercare di dare forza all’assalto finale, senza però incidere. Forse un po’ attapirato per aver perso il posto da titolare e di essersi ridotto a fare il subentrante negli sgoccioli della gara, proprio come qualche mese fa, toccava invece a Caso. Ma un po’ per uno, non fa male a nessuno?
Tassi 6,5 – I tempi bui sembrano oramai lontani. Altra prestazione convincente del playmaker amaranto, che pur non avendo al proprio fianco l’esperienza di Foglia, riesce a reggere bene il centrocampo dell’Arezzo. Una ritrovata consapevolezza dei propri mezzi gli permette di incunearsi senza timore tra la selva delle maglie orange, come se fosse Foglia, e di servire poi l’assist al gol del capitano. Un’intraprendenza, la sua, che cala soltanto nei minuti finali quando però è tutta la squadra ad essere a corto di benzina.
Caso 5,5 – Pochi spunti, il più interessante forse quello ad avvio di ripresa quando fornisce una buona palla a Belloni, e pochi varchi, francobollato da Dametto e Ferrarini, è costretto più volte a retrocedere il suo raggio d’azione per poter gestire la sfera con più tranquillità, cosa però che favorisce gli avversari. Inoltre il campo pesante non lo aiuta. Maluccio.
Cutolo 7 – E’ il grande protagonista del match. Pronti via, dopo nemmeno un giro di lancetta, porta subito in vantaggio i suoi con una conclusione mortifera: un sinistro imprendibile che fa secco Pisseri e mette subito in discesa una partita difficile come quella di Pistoia. Il vantaggio, più quello psicologico che meramente numerico – perché l’Arezzo dei primi venti minuti aveva proprio un bel piglio – viene incrinato pesantemente dallo sfortunato infortunio del guardalinee: l’inevitabile sosta per decidere il da farsi, aiuta una Pistoiese che aveva cominciato malissimo. Nello comunque ci prova fino alla fine: è lui il più pericoloso, è lui il direttore d’orchestra. Applausi, applausi, applausi. Carriera al tramonto? Macché! Capitano, ancora 100 di queste gare!
Gori 5,5 – Apparso un po’ scarico, soffre soprattutto la marcatura di Camilleri che non lo lascia mai solo. Impegna la difesa pistoiese sì, ma in oltre novanta minuti non riesce mai a pungere.
di BlueBob