Blackout?
A 10 minuti dalla fine del match i riflettori del Pietro Barbetti hanno incredibilmente smesso di funzionare, lasciando al buio lo stadio e le squadre che hanno giocoforza sospeso la gara. Li per lì mi è venuto da pensare: “oh stà a vedere che si sono scordati di pagare la bolletta…magari…così, sportivamente,ci scappa un 3 a zero a tavolino”…e invece niente… abbondantemente dopo il 90 ‘ minuto è tornata la luce, consentendo il proseguo del gioco e ai rossoblù, guidati da De Simone, sostituto temporaneo dello squalificato Mister Braglia, di segnare il secondo gol allo scadere e archiviare il capitolo Arezzo .
Una sconfitta meritata forse che sì forse che no, ma comunque poco coerente con la bella prestazione sfoggiata sabato scorso, un passo indietro del cavallino sul piano del gioco dovuto a più fattori concomitanti, tra questi, probabilmente il più significativo, la qualità dell’ avversario di turno; un Gubbio, questo anno mai sconfitto all’interno delle mura amiche, ben strutturato, con una rosa quantificata nel valore di c.a. 4 milioni e 500 Mila euro e che non a caso occupa la quinta posizione di classifica,ora con 51 punti. Anche la scelta di affrontare gli eugubini con un turnover può aver influito; a parte Trombini, Gucci e Pattarello, Indiani ha rivoluzionato la squadra che contro l’Ancona aveva sfoggiato una prestazione sontuosa e convincente; la ricerca di una logica diretta a giustificare questa scelta può portare a formulare più ragionamenti ,uno ,per esempio , potrebbe essere quello di aver voluto optare più per la “gallina domani che per l’uovo oggi”, mirando quindi più alla vittoria contro la potenziale diretta avversaria Vis Pesaro,con l’intenzione di tenerla a debita distanza, che a tentare il colpaccio contro gli umbri già salvi. È vero che 3 punti sono 3 punti ovunque e con chiunque si vadano a prendere ma evidentemente,nel pensiero di Indiani,ha prevalso una prudente linea conservatrice con la quale,forse,intendeva risparmiare i ragazzi messi in campo due giorni e mezzo prima contro l’Ancona per poterli poi impiegare freschi Domenica prossima contro i marchigiani. Ovviamente non abbiamo la controprova di come sarebbe potuta andare se in campo fosse scesa la stessa identica formazione vista con l’Ancona ma di certo anche in caso di sconfitta non si sarebbero sollevate ulteriori critiche nei confronti del Mister dovute appunto ai ripetuti cambi di formazione che talvolta hanno prodotto risultati positivi e in altre occasioni no. Comunque…
Il traguardo è lì, a pochi passi, restano ancora da giocare 8 partite, cinque al Comunale e tre in trasferta…con 24 punti a disposizione e una rosa di 24 giocatori riuscirà questo camaleontico Arezzo di Mister Indiani a farne sei?
di David Purpura