28ma giornata (9° di ritorno): un pareggio che fa sorridere

24 Reti segnate, realizzati a seguito di 5 vittorie interne, 3 esterne, 2 pareggi (unico 0-0 quello tra SPAL e AREZZO); la Carrarese, nel posticipo serale, strapazza il Sestri Levante,  vincendo per 5 – 1 e fa registrare il risultato più eclatante; botta e risposta tra Cesena (2-0 al Pineto) e Torres (vittoria a Pontedera per 1-2); vince in trasferta anche il Gubbio (1-2 ad Olbia, vittoria all’ultimo tuffo, rigore al 91mo), mentre il Perugia fa suo (2-0), lo scontro contro la Juventus Next Gen, mentre la recanatese torna alla vittoria, battendo la Vis Pesaro per 1-0. Chiude il quadro della giornata il pareggio tra Virtus Entella e Fermana.

Risultati che, tutto sommato, favoriscono l’AREZZO, nella misura in cui ci “accontentiamo” – e per quest’anno significa solo centrare l’obiettivo “mantenimento della categoria”, con valorizzazione dei giovani, e, se capita l’occasione, la possibilità di giocarci almeno un play off – di quanto ci offre al momento la classifica: 4 punti dalla settima posizione (1 dalla decima) e 6 punti dalla 16ma – occupata proprio dalla Spal – e con la prospettiva “quasi” concreta che uno dei due play out (quartultima contro penultima – non si disputi: attualmente, infatti, sono 8 i punti che dividono la Spal dall’Olbia, che vede assottigliarsi il distacco dall’ultima posizione (+2 sulla Fermana), ma che sembra in seria difficoltà di risultati (ma ieri, come detto sopra, ha subito il gol sconfitta al 91mo, e su rigore). Una classifica che, tutto sommato, a 10 giornate dal termine, si può anche giudicare di “discreta tranquillità”:

Contro la Spal, quindi, abbiamo conseguito un pareggio che, alla stregua di quanto appena descritto, può farci sorridere, sia per quanto concerne l’andamento della gara (meglio, complessivamente, l’AREZZO che non la Spal, soprattutto quando gli amaranto sono rimasti in 10), sia per i risultati che si sono succeduti tra sabato e domenica, sia in prospettiva futura; c’è chi diceva, prima di questa giornata, che ci mancavano solo 3 vittorie, chi, come me, sosteneva invece che servono almeno 45 punti. La differenza appare minima, se valutata in rapporto ai punti ancora disponibili (30), ma la valutazione è improntata alla massima prudenza, che si rende necessaria in considerazione del grande equilibrio che regna tra la 10ma e la 16ma posizione: solo 7 punti, e con 9 squadre racchiuse in soli 7 punti.

Il calendario, in questo, dovrebbe agevolarci: avremo 6 partite in casa (Ancona, Vis Pesaro, Fermana, Juventus Next Gen, Torres e Sestri Levante – tutte dietro tranne Juventus N.G. e Torres – ) e 4 trasferte (Gubbio – Pineto – Lucchese e Perugia): vincerne 3 e pareggiarne una potrebbe essere sufficiente, per poi tentare di togliersi qualche soddisfazione in più. Basta parlare di continui turn over (finché Indiani porta i risultati, la verità rimane la sua …) e remiamo, come abbiamo fatto fino ad ora, tutti nella stessa direzione. Per porsi le domande sulla prossima stagione c’è ancora tempo (obiettivi in primis), anche se sono convinto che nella “stanza dei bottoni” già si stia lavorando per un futuro più ambizioso – vedi questione stadio -.

di Patrizio Blonda