Alla fine solo applausi


Domenica 7 maggio 2023, l’Arezzo chiuderà, in casa del Poggibonsi, il capitolo Serie D, almeno per quanto riguarda il campionato, grazie ad una promozione ottenuta addirittura con un mese di anticipo. Senza dubbio un’impresa straordinaria se si ripensa a quella cupa ventunesima giornata vissuta in Valdarno il 29 gennaio, quando gli Amaranto, primi in classifica a parimerito con la Pianese , persero 2 a 1 contro il fanalino di coda Terranova Traiana. 

Una sconfitta inaspettata che destò sconforto, alimentò critiche e interrogativi circa la possibilità di raggiungere l’obbiettivo prefissato ad inizio stagione; insomma, si palesò la paura di restare impantanati in serie D . Lo stesso Mister Indiani ai microfoni, nel dopo partita, visibilmente amareggiato, ammetteva l’incapacità della squadra di adattarsi ad un “gioco* in terreni dove è impossibile svilupparlo con palla a terra; insomma ,fu una domenica amara, sia per i tifosi che per tutti gli addetti ai lavori , quest’ultimi chiamati, il giorno successivo, giocatori compresi, ad un confronto con il Presidente Manzo. Da quella riunione il Cavallino cambiò marcia e da un altalenante trotto si lanciò ad un inarrestabile galoppo, riconquistando terreno nei confronti della diretta avversaria Pianese la quale la domenica successiva pareggiò in casa contro l’Orvietana e addirittura alla ventitreesima giornata perse a Terranuova per 2 a zero concedendo all’Arezzo 2 punti di vantaggio, margine che alla ventiseiesima giornata aumentò di altri 3 punti portando i ragazzi di Indiani a più 5 dagli amiatini e a quota 56 in classifica. In totale, da dopo la disfatta di Terranuova gli amaranto collezionarono 9 vittorie consecutive.  Il resto della storia la conosciamo e mai la dimenticheremo, come mai dimenticheremo la stoica vittoria ottenuta nel fango del “Pollaio” ,contro la Mobilieri Ponsacco ,in quella fredda e piovosa domenica del 26 febbraio con la quale i duecento tifosi amaranto presenti guadagnarono l’appellativo di Eroi ,citato da Mister Indiani. 

Sarà anche impossibile dimenticare il successo ottenuto dopo 48 anni all’ Ardenza ,strapazzando il Livorno per 4 a zero.

Si, non scorderemo mai quei momenti stupendi ma per crescere non dovremo neppure dimenticare quelli difficili e delicati che avrebbero potuto e potrebbero in futuro  mandare a monte una  stagione;  e qui bisogna fare un plauso, oltre che ai tifosi incalliti e onnipresenti, al direttore generale Paolo Giovannini che forte della sua esperienza e competenza ha saputo comunicare le giuste direttive e trasmettere a tutto il suo staff la dose necessaria di tranquillità per compattare il gruppo e ritrovare la concentrazione, cosa assolutamente non scontata in quel frangente e in un’ambiente reso teso dalla gande aspettativa della piazza. 

Un plauso va anche meritatamente indirizzato al Presidente Guglielmo Manzo il quale, con la perseveranza di chi vuol rimediare responsabilmente ai propri errori del passato, ha investito e sta investendo, nel presente, energie e risorse per programmare con cognizione un futuro solido e aprire così un nuovo brillante ciclo… la strada imboccata mi pare proprio quella giusta…

La fiducia e la stima dei tifosi si conquista così.

di David Purpura