Bilancio di una stagione esaltante
Mancano ancora 180 minuti al termine della stagione regolare, che avrà poi una coda con la “poule scudetto”, ma è già tempo di bilanci, sia sportivo che economico-finanziario. La stagione, è ben noto a tutti è cominciata sotto un cielo carico di attese, con l’AREZZO dato per superfavorito non solo dai tifosi, ma anche dagli addetti ai lavori; l’arrivo di Paolo Giovannini prima, e di Paolo Indiani poi, hanno riacceso entusiasmi che non si vivevano, ad Arezzo, ormai da qualche anno (unica eccezione, in un periodo di semibuio, l’annata 2018<>2019 culminata con la semifinale play off disputata contro il Pisa), che si erano quasi spenti 2 stagioni fa, con una cervellotica retrocessione ed aspre contestazioni.
E’ stato un primo segnale, l’arrivo dei due Paolo, di intenzioni seriamente orientate verso un cambio di rotta: esautorati i protagonisti di una retrocessione mal digerita dai tifosi e di una gestione dispendiosa e disastrosa, sia dal lato sportivo che economico, Guglielmo Manzo, abbandonate le arie di “padrone di tutto” ha chiesto scusa alla piazza ed ha cominciato a “programmare” un futuro diverso, fatto, sì, di ambizione ma anche di prudenza; non si poteva, non si doveva, rimanere ancora in serie D e, vista la deludente -seppur in maniera “meno amara” – stagione precedente, ha deciso di cambiare marcia ed affidarsi, finalmente, a persone capaci e profondi conoscitori del calcio e della categoria.
Le idee della coppia Giovannini – Indiani sono state chiare fin dall’inizio: un progetto si deve basare su “fondamenta solide”, inutile quindi utilizzare i materiali precedenti; via tutti, anche quelli che agli occhi dei tifosi potevano sembrare utili alla “causa promozione”, eccezion fatta per due giovani di belle speranze (mantenute), e rinnovamento totale. Fin dalle prime battute della preparazione estiva, si è capito subito che, finalmente si stava lavorando seriamente, non solo a parole, ma anche con i fatti. Non si stava più guardando al “ristretto cerchio della prima squadra”, ma anche alle necessarie strutture, in funzione di un corretto svolgimento della stagione sportiva anche da parte di un rinnovato settore giovanile; si inquadrano sotto questa ottica, l’acquisto dell’ Hotel Gema, che è divenuto la casa di diversi giocatori della prima squadra, della squadra Juniores ed anche di dirigenti e tecnici non residenti in città, la concessione del campo di Rigutino e delle ristrutturazioni in corso a Le Caselle. In attesa che possa compiersi anche la ristrutturazione della maratona (significativa la copertura con telo amaranto e “profilo” dei documenti della città, in occasione della partita promozione), sotto il profilo strutturale, insomma, qualche passo in più è stato oggettivamente fatto.
Ad oggi non è stato ancora approvato) il bilancio relativo all’esercizio 2022: la scadenza è fissata per il 30 Aprile prossimo, ma potrebbe slittare di qualche giorno; lo “specchio numerico” della società dovrebbe registrare, sotto il profilo economico, la pressoché totale copertura dei debiti pregressi, ed anche questo sarà un ulteriore passo verso la tanto auspicata “regolarità gestionale” che nell’ultimo trentennio è apparsa spesso come una chimera (da non confondersi con la mitologica creatura etrusca nota in tutto il mondo).
Sotto il profilo puramente sportivo, è stata un’annata splendida, seppure non siano mancate le nebbie ed i temporali: la promozione è stata raggiunta con 3 giornate di anticipo, ed ancora si respirano le ebbrezze della festa, cominciata subito dopo la gara della Pianese e per nulla turbata dalla sconfitta contro il Tau Altopascio (unica squadra ad averci strappato tutti e 6 i punti, segnandoci 7 gole subendone solo 1). In 32 giornate (mancano all’appello la gara casalinga contro il Trestina e l’ultima trasferta a Poggibonsi), sono state ottenute 21 vittorie (11 in casa), 6 pareggi (3 in casa) e 5 sconfitte (2 in casa), segnate 52 reti – 3^ miglior attacco del girone, dietro quelli di Poggibonsi e Pianese – di cui 25 in casa e 27 in trasferta, subiti 26 gol (10 in casa, 16 in trasferta), con la miglior difesa del girone. Nessun giocatore, al momento, è andato in doppia cifra, ma in compenso sono 18, se non erro, i giocatori che hanno firmato almeno un gol. Sono dati provvisori, ovviamente, ma che danno il giusto risalto ad una cavalcata a tratti entusiasmante, basti ricordare i 6 successi consecutivi ad inizio campionato e le 7 vittorie messe in fila nel girone di ritorno. La pratica “promozione” poteva essere archiviata molto prima se non ci fosse stata la fiera opposizione della Pianese, cui vanno sicuramente gli onori delle armi, che adesso per giunta deve vedersela con il ritorno del Poggibonsi, tornato a due punti dalla seconda in classifica. A proposito di “oppositori”, va sottolineato come l’AREZZO, abbia affrontato i cosiddetti “scontri diretti”: con le squadre comprese attualmente tra il 2^ ed il 5^ posto, ed in attesa dell’ultimo scontro di domenica 7 maggio a Poggibonsi, gli amaranto non hanno mai perso, sommando 7 vittorie ed 1 pareggio.
La vittoria del campionato è stata completata anche dalla vittoria, nel proprio girone, dei ragazzi della Juniores, che ora disputeranno la fase nazionale del loro campionato, così come la prima squadra si cimenterà nella “poule scudetto”.
A tal proposito, anche se lo saprete di sicuro, propongo il funzionamento della poule scudetto:
Sono ammesse alla fase finale le vincitrici dei nove gironi; al momento sono sicure 3 squadre: Sestri Levante (girone A), AREZZO (girone E) e Catania (Girone I); sono in lotta per la promozione diretta: Lumezzane (71 punti) e Alcione (68) nel girone B; Legnago (59 punti) e Unione Clodiense (54) nel girone C; Giana Erminio (74 punti) e Pistoiese (72) nel girone D; Pineto (68 punti) e Vigor Senigallia (64) nel girone F; Paganese (65 punti) e Sorrento (64) nel girone G; Cavese (66 punti) e Brindisi (63) nel girone H. In caso di arrivo a pari punti ci sarà lo spareggio, che si disputerà Domenica 14 maggio; in caso di parità al termine del tempo regolamentare si tireranno i calci di rigore.
Le 9 vincitrici saranno divise in 3 gironi: 1^ girone: Sestri Levante, vincente B, vincente C; 2^ girone: vincente D, AREZZO, vincente F; 3^ girone: vincente G, vincente H, Catania. La prima partita si disputerà domenica 14 maggio, la seconda mercoledì 17 maggio, la terza Domenica 21 maggio; per ogni giornata riposerà una squadra; la vincente di gara 1 riposerà in gara 2, mentre la perdente affronterà la squadra che ha riposato in gara 1; un sorteggio stabilirà chi giocherà in casa la prima partita, poi ogni squadra giocherà una partita in casa ed una in trasferta. Passano alle semifinali le prime di ogni girone e la migliore seconda; il 28 maggio ed il 4 giugno si disputeranno le semifinali, con gare di andata e ritorno (un sorteggio stabilirà la squadra che giocherà per prima in casa); in caso di parità, al termine dei 180 minuti, si tireranno i calci di rigore. La finale si giocherà, in campo neutro, domenica sabato 10 giugno; anche in questo caso, al termine dei tempi regolamentari, in caso di parità si tireranno i calci di rigore.
Ed eccoci, quindi alla “ciliegina sulla torta” di quest’anno, attesa ormai da qualche anno e già in fase avviata di programmazione; è stato scelto, tra diverse proposte dei tifoso, il logo del Centenario, è stata affissa una targa ricordo nel luogo che ha visto la nascita della società del Cavallino, la festa per la promozione si terrà domenica prossima, dopo la partita, dalle ore 19,00 fino a … lassù dove si trovano il Palazzo Comunale e il Duomo di Arezzo, che domina dalla collinetta la città sottostante, presto sarà scelta la seconda maglia che l’Arezzo indosserà durante tutta la prossima stagione, scelta tra le varie proposte dei tifosi (compresa la mia, che però non posso svelare), sicuramente saranno allestite delle amichevoli di lusso a far da contorno alla preparazione dei festeggiamenti.
Ecco allora che, come ho spesso ripetuto, sarebbe bello, il 10 settembre prossimo, festeggiare la “Tripla C”: Centenario, serie C e Campioni Italiani serie D! Al di là del Catania, non vedo avversari più forti di noi, quindi perché non Crederci?
di Patrizio Blonda