Verso la gara delle gare


È volata la domenica di Pasqua, con il Lunedì canonico dedicato, per chi ha potuto, al primo pranzo fuori casa della stagione (classico pic-nic sull’erba del Lunedì di Pasquetta), ma per me – e penso per molti tifosi amaranto, al di là del naturale convivio con parenti e amici, il pensiero fisso a domenica 16 aprile era costantemente nella mente. A 4 giornate dalla fine, con la 34ma giornata che ha visto l’ARMATA AMARANTO fermata sullo 0 a 0 da un’Ostia che ha badato più a non giocare e a non far giocare, lasciando le preoccupazioni di classifica per un giorno accantonate, visto che altre squadre stanno messe peggio, si avvicina, momento dopo momento la domenica clou del campionato.

Alzi la mano chi non pensa che domenica, almeno al 75%, si potrà chiudere il campionato, con la tanto sospirata promozione ottenuta con 3 giornate d’anticipo! Dico 75% perché il calcio è materia imprevedibile, ed aggiungendo inoltre un pizzico di scaramanzia che non guasta mai; il 25% è destinato, ovviamente, al pareggio, che lascerebbe le cose inalterate, ma con la possibilità di chiudere la storia la domenica successiva. Credo, però, che siamo tutti d’accordo nell’affermare che è meglio chiudere la pratica subito, e dedicarci nelle domeniche successive ad un sano divertimento, tanto per mantenersi allenati per affrontare al meglio il mini torneo dello scudetto.

La prevendita, anticipata ad oggi, presumo vada già ad un ritmo incalzante, perché, oltre allo zoccolo duro, ci saranno molti altri tifosi che vorranno partecipare alla festa, fregandosene di essere saliti sul carro a cose fatte, perché prima … “io l’Arezzo in D non ci vado a vederlo”.

Proprio l’entusiasmo che ha contagiato un po’ tutti, potrebbe essere il primo ostacolo da affrontare: entrare in campo pensando di aver già vinto partita e campionato potrebbe essere deleterio se ci fosse qualche episodio contrario; occorrerà perciò allenarsi non solo per avere la forza fisica di correre dall’inizio alla fine, ma anche per essere lucidi, evitare le provocazioni, cercare di imporre il nostro gioco e la nostra forza; incontreremo una squadra che farà di tutto per farci uno sgambetto, sia per mantenere vivo un briciolo di speranza, sia per farci un dispetto. La pianese è squadra che segna molto (miglior attacco del campionato, con 54 reti segnate, (24 in trasferta) ed una difesa che è tra le meno perforate, con 34 reti subite (19 in trasferta) – quarta dopo quelle di Arezzo (20), Sangiovannese (30) e Livorno (31) -; numeri che stanno ad indicare come la maggiore interlocutrice in questo campionato possa rappresentare, davvero, un ostacolo non proprio semplice.

Servirà quindi il migliore Arezzo per “scatenare” la gioia, fino ad oggi manifestata, ma tutto sommato ancora sufficientemente contenuta, di tutto il popolo amaranto, sia esso dei “fedelissimi” o degli “occasionali”: Di certo l’Arezzo, domenica come non mai avrà bisogno del sostegno di tutti, e vedere uno stadio pieno sarà sicuramente uno stimolo ulteriore a far bene.

Riempiamo lo stadio dunque, senza se e senza ma: se è vero, come è vero, che rivogliamo l’AREZZO tra i professionisti, domenica non possiamo restare a casa.

FORZA AREZZO!!!!

di Patrizio Blonda