Pillole amaranto -“Apre il Comunale ed è subito derby”
“L’Arezzo farà di tutto per battere il Grosseto” (finirà 0-0 per la cronaca).
Se non siete vicino alla cinquantina, oppure se non siete dei grandi appassionato della storia amaranto e di tutto quello che gravitava intorno, farete fatica a mettere a fuoco dove va la mia memoria…
Era il settembre 1976 e comparve nelle edicole una pubblicazione (e che pubblicazione!!) che parlava dell’US Arezzo e delle sue gesta. Sotto la direzione di Mario D’Ascoli e con le firme autorevolissime di Tonino Morelli e di Beppe Aratoli usciva il 1 numero de “il Boato”, un quindicinale sportivo che vedeva luce alla vigilia delle partite casalinghe dell’Arezzo.
All’inizio costava 300 lire ed era gradito il diventare amici (così veniva scritto nella 1′ pagina, ovvero abbonarsi alla modica cifra di 3.000 lire.) Il periodico prendeva il posto di un altro pezzo di storia dell’informazione sportiva della nostra città, il Tifone, che dal 1971 accompagnava le partite casalinghe e prima ancora lo aveva preceduto Arezzo Tuttosport (ma qui, nonostante l’età chiedo aiuto a chi ha vissuto quegli anni e ha voglia di implementare con i suoi ricordi questo racconto).
In quella edizione, l’Arezzo reduce dalla sconfitta di Giulianova, era chiamato a un pronto riscatto contro i maremmani. Leggere il boato era il modo, in un mondo dove la comunicazione era molto meno capillare di oggi, di essere al corrente delle gesta della nostra squadra. Io, malato di amaranto ne aspettavo con ansia l’uscita, per avere informazioni, foto, notizie.
In quegli anni l’informazione sportiva era delegata a qualche articolo durante la settimana sulla Nazione, e il trovare chi si occupasse capillarmente degli amaranto, era per noi assetati, la fonte dove abbeverare la nostra curiosità. Il periodico era stampato molto bene, su una carta pesante, bianca, si andava dalla cronaca spicciola sul momento della squadra, all’anticipazione sulle partite oltre ad interviste a personaggi politici e non della nostra città, imperdibili poi erano le vignette di Palazzini.
Nelle pagine facevano bella mostra di sé le pubblicità di veri Amici che troveremo in seguito periodicamente al fianco dell’Arezzo: Butali, Fibok, Renato ecc.. spiccavano sulle pagine a sostegno delle pubblicazioni. Con il passare degli anni la distribuzione diventò gratuita, nei bar, al circolo Amaranto, allo stadio prendevamo la nostra copia, in attesa dell’evento sportivo.
Le pubblicazioni cessarono negli anni ‘80 , salvo poi riprendere per un breve periodo per merito di Stefano Brandini Dini, ai tempi della presidenza Ferretti.
Per chi invece è rimasto con la curiosità di notizie del campionato 1976/1977, ricordo un giovanissimo Arezzo sotto la guida del Grande Dino Ballacci, pieno di ragazzi cresciuti in società, arrivare 9′ in campionato (vinse la Pistoiese ), stabilendo anche il record di pareggi 24 su 38 partite (7 vittorie e 7 sconfitte).
Questi furono i giocatori impiegati:
Italia C Andrea Baldi
Italia D Giorgio Battiston
Italia C Riccardo Bertini
Italia D Luigi Bigoni
Italia A Marco Butelli
Italia D Pierluigi Cencetti
Italia D Mario Garito
Italia P Gastone Giacinti
Italia A Graziano Giangeri
Italia P Giuliano Giuliani
Italia D Claudio Giulianini
Italia C Marzio Magli
Italia D Vittorio Marini
Italia P Paolo Mariutti
Italia A Ezio Musa
Italia A Giuseppe Novelli
Italia C Giovan Battista Pienti
Italia D Massimo Quercioli
Italia C Francesco Sanna
Italia A Roberto Sonato
Italia C Valdes Tarquini
Italia A Dario Tulliani
Queste le squadre affrontare:
Pistoiese, Parma, Spezia, Lucchese, Pisa, Reggiana Giulianova, Siena Arezzo, Olbia Fano, Teramo, Riccione, Grosseto, Livorno, Massese, Empoli, Viterbese, Anconitana, Sangiovannese.
di Vecchia Guardia