Le figurine degli ex amaranto: Neri, Malisan, Mangoni & Botteghi
Questo è il centrocampo della squadra dei sogni e dei ricordi. Calciatori che s’integravano perfettamente con il credo calcistico del “Comandante “Angelillo”e tutti e quattro grandi protagonisti del periodo d’oro del calcio aretino (Coppa Italia, Promozione e sei anni di B).
DOMENICO “MENCHINO” NERI: Undici anni nell’Arezzo (1971/74 e poi 1979/87) con intermezzo ad Empoli, Massese e Como e 253 presenze e 36 reti in amaranto. Il calciatore più rappresentativo ed amato della Storia Amaranto ed in possesso di doti tecniche e caratteriali non comuni; ancor oggi si ricorda la famosa rovesciata del 9 giugno 85′. Chiuse la carriera a Montevarchi poi allenatore amaranto dal 91’al 93′ ed anche dirigente durante la presidenza Massetti; oggi è uno dei vicepresidenti del Museo Amaranto.
ADRIANO MALISAN: cinque anni in amaranto (1979-84) e 163 presenze con 4 reti. Arrivato dal Varese si rivelò subito una preziosa pedina prima di Cucchi e poi di Angelillo. Incontrista molto forte fisicamente fu ceduto poi alla Cavese ma è rimasto a vivere nel Valdarno.
ANDREA MANGONI: acquistato giovanissimo dall’Aglianese nel 1980 e ceduto dopo nove anni di grande rendimento alla Sambenedettese (246 presenze e 5 gol). Moto perpetuo con una grandissima facilità di corsa; ottimo anche da libero. Ha ricoperto per un breve periodo anche la carica di Direttore Sportivo ed oggi insieme a Pino Pellicanò, Nando Orsi e Menchino Neri è uno dei vicepresidenti del Museo Amaranto.
GIOVANNI BOTTEGHI: arrivato nel 1980 dalla Salernitana è rimasto tre anni in amaranto(74 presenze e 4 reti).Calciatore dall’ottima tecnica e dal destro vellutato; chiedere a (testina d’oro) Tullio Gritti quanto ne ha usufruito dei suoi cross.
a cura di Pierangelo Ceccherini