Un giorno da raccontare: il CROWDFUNDING si presenta
Sabato 26 Ottobre 2019, ore 11,00, Hotel Planet di Rigutino: sono questi il giorno, l’ora, la “location” scelti dalla S.S. AREZZO, per presentare, in collaborazione con THE BEST EQUITY, l’ambizioso e innovativo progetto “AMAranto costruire il futuro. Insieme”.
C’è attesa, nei momenti preliminari precedenti la conferenza stampa: quando arrivo io, alle 10,15, ci sono già i rappresentanti di Orgoglio Amaranto, il Comitato di rappresentanza dei tifosi socio di minoranza (1%), con i rappresentanti di The Best EquitY, per acquisire tutte le informazioni necessarie sull’operazione che la società intende perseguire; non hanno chiari tutti i particolari dell’operazione, ed hanno chiesto, giustamente e legittimamente, le informazioni che dovranno trasmettere, poi, in una prossima riunione già convocata ed organizzata, ai propri associati, ed anche per avere, anche in questo caso, giustamente e legittimamente, chiarimenti su cosa sarà o potrebbe essere il loro futuro all’interno della società; svolgono, in breve, il compito loro assegnato: vigilare che tutto venga fatto nell’interesse della società e della squadra. L’impressione è che tutto sia stato chiarito, e i dubbi dissipati, quindi si dovrebbe procedere (il condizionale è sempre d’obbligo), verso una soluzione positiva delle “querelle”. Resta, nella mente di chi scrive, un pizzico d’amarezza: tutto questo poteva e doveva essere fatto, probabilmente, qualche giorno prima che venisse convocata l’assemblea presso il Notaio. Se vogliamo, anche può essere catalogato tra gli errori di “gioventù” di una società nata dalla ceneri dell’altra, destinata all’atroce fine del fallimento, vicenda nota che è inutile rimarcare in questa fase.
Fervono, intanto, i preparativi per la conferenza stampa, la sala è pronta ad accogliere un folto pubblico, arrivano i primi rappresentanti della stampa, arriva anche il Presidente La Cava; alcuni amici, qualcuno anche di Città di Castello, mi hanno assicurato che avrebbero fatto il possibile per presenziare, perché “il progetto è interessante e merita attenzione”; intanto però, la sala, ad un quarto d’ora dall’inizio resta desolatamente vuota, mentre vedo entrare 3, 4 tifosi assidui, sempre presenti in Tribuna laterale Sud, il settore dove abitualmente assisto alle partite, quando sono presente allo stadio; cerco di carpire qualche informazione circa la “scaletta” degli interventi, e sento parlare dell’invito rivolto al sindaco (o suo sostituto), che, in caso di presenza, dovrebbe “aprire” i lavori: a quel momento, non mi sembra presente nessun rappresentante della maggiore Istituzione cittadina. Non abito ad Arezzo, ormai da 40 anni e più, ma seguo le vicende cittadine, come la squadra, come quando e posso, collegandomi su facebook o con Teletruria appena possibile, ma non sapevo, ieri mattina, che ci sarebbero state altre iniziative importanti per la quotidianità cittadina: la commemorazione dei deceduti in servizio dei Vigili del Fuoco, forse uno dei corpi più amati dalla cittadinanza, non solo aretina, ma di tutta la Nazione (però alle 9,00), ed il taglio del nastro della Mostra Gold Italy (fiera di rappresentanza del settore orafo, da sempre uno dei più importanti nell’economia aretina), (però alle 10,00). Tutto questo l’ho saputo ieri sera, quando mi sono collegato su Teletruria, ed ho visto i servizi. Però tutto questo era a conoscenza della società, che forse ha scelto l’orario (11,00) proprio in funzione di tali eventi, eppure …
Eppure, con un leggero ritardo, forse in attesa di qualche rappresentante del Comune (?), la conferenza stampa comincia, con poco più di un quarto d’ora di ritardo, con l’intervento di Giorgio La Cava, deluso perché si aspettava una maggiore affluenza di pubblico, e Lui, schietto e passionale come solo un vero tifoso amaranto, non lo manda certo a dire: è deluso, amareggiato, ma consapevole che anche Orgoglio Amaranto, chiarito ogni dubbio, appoggerà questa iniziativa che, e sono parole sue, “QUESTA SARA’ UN’OPERAZIONE NON A VANTAGGIO DELLA S.S. AREZZO, DI GIORGIO LA CAVA O DI ORGOGLIO AMARANTO: SARA’ UN’OPERAZIONE CHE DARA’ LUSTRO A TUTTA LA CITTA’ DI AREZZO, E ATUTTO IL SISTEMA “AREZZO CALCIO”, e che di questo sistema, al di là della S.S. AREZZO O DI ALTRA DENOMINAZIONE CHE LA PRIMA SQUADRA DOVESSE AVERE IN FUTURO, RIMARRA’ UNICA E IMPRESCINDIBILE REALTA’.
L’assemblea è proseguita con gli altri interventi, tutti dettagli tecnici che saranno oggetto di altre trattazioni, o possono essere compresi collegandosi al sito S.S. AREZZO o www.thebestequity.com, selezionando l’evento collegato all’Arezzo. Mi limito a ricordare che è la seconda operazione, in Italia, di questo genere, (la prima è quella del Pordenone Calcio, con l’unico obiettivo di portare soldi alla società), che la TheBestEquity ha stretto una collaborazione di partnerschip con la Lega Pro – notizia fresca di qualche giorno fa – e che tutto sarà svolto sotto lo stretto costante della Consob; da ricordare, infine, che in caso di mancato obiettivo, le somme raccolte saranno tutte restituite ai legittimi titolari, cioè a TUTTI COLORO CHE AVRANNO DISPOSTO L’ADESIONE.
Considerazioni finali:
L’operazione doveva e poteva essere organizzata, e pubblicizzata, forse un po’ meglio: la scarsa affluenza di pubblico, è solo in parte, però riconducibile alla Società, in senso stretto, ma molto si è fatto nella ristrettezza del tempo individuato. Certo, è motivo ricorrente quello che “si però, se fosse stata fatta, magari mentre l’Arezzo disputava la semifinale play off contro il Pisa, magari la gente avrebbe partecipato più volentieri … i risultati di oggi non aiutano … bla bla bla.”; certo, non è stato pubblicizzato a sufficienza: ma se ne parla ormai dal mese di luglio, se poi qualche sordo, cieco o muto, non vuole parlarne, non è certo colpa dell’Arezzo!
E qui, scusate, do una tiratina d’orecchio, bonaria, da tifoso e “simpatizzante” di Orgoglio Amaranto: qualcuno che sostiene di essere componente del Consiglio Direttivo, e si cela dietro un nomignolo (nick name è troppo per chi è tanto vigliacco da lanciare sfide senza dire il proprio nome VERO), ha risposto, in un mio “intervento” qui su Blog Amaranto, E NOI DI ORGOGLIO AMARANTO CHE CI STIAMO A FARE, o, peggio ancora, “SI DIVIDERANNO IL RICAVATO A META’”: Allora delle due l’una: o Orgoglio Amaranto, come sempre ha sostenuto, NON SAPEVA, o SAPEVA, MA HA FATTO FINTA DI NULLA! Allora, in nome di quella correttezza, che lo stesso COMITATO richiama verso la società, usi lo stesso metro, e CI INFORMI, A TUTTI, NON SOLO AGLI ISCRITTI, PERCHE’ NON HA CHIESTO PRIMA DI IERI CHIARIMENTI, GIUSTIFICATI E LEGITTIMI, ALLA SOCIETA’.
Un’altra “tiratina” d’orecchio, bonaria ed amichevole, mi permetto di darla alla STAMPA CITTADINA: diversi giornalisti hanno ricevuto, fin dal mese di LUGLIO il progetto che avevo inviato in società, ma nessuno mi ha risposto. Ho continuato, grazie agli amici di Blog Amaranto, a pubblicare notizie in merito, e solo lunedì scorso 14 luglio, Fabio Frabetti ne ha parlato, invitandomi alla sua trasmissione del lunedì; POI HANNO FATTO LA CORSA A PUBBLICARE LA NOTIZIA NEI GIORNI SCORSI, MA IERI MATTINA, A QUANTO MI RISULTA, SOLO IL CORRIERE ARETINO HA FATTO UN ARTICOLO sul tema. Forse, e ribadisco, un minimo di informazioni in più, potevano richiederle pure loro!!!
La terza ed ultima tirata d’orecchie, Caro Sindaco, LA RISERVO A LEI, in quanto rappresentante PRINCIPE della Città. Al di là degli impegni ISTITUZIONALI – legittimi, ci mancherebbe altro – se Lei era impossibilitato ad intervenire, poteva mandare un Suo rappresentante, no? Perché vede, Caro Sindaco, chi sceglie di rappresentare la Città, si mette al suo servizio – non il contrario – e non può fare distinzione tra EVENTO PUBBLICO importante o meno importante: E’ IN BALLO UN QUALCOSA CHE VA IN PATRIMONIO ALLA CITTA’, e ieri non era certo un evento di SERIE C: per quello basta e avanza il campionato!!!
Ora, in attesa di prossimi eventi, non mi resta che tornare ad essere il tifoso di sempre, oggi allo stadio, a tifare e sostenere la mia squadra, perché “Gioca bene, gioca male, è la squadra del mio cuore”.
Con la speranza che “fare grande l’Arezzo … insieme si può”, mi preparo.
di Patrizio Blonda