Girone E – l’andata dell’Arezzo: diamo i numeri
Diciamocelo francamente: ognuno di noi, tifosi appassionati dell’Arezzo, si sente “esperto” di tattica, modulo di gioco, statistiche, sa di avere quella ragione che nasce proprio dalla passione: ognuno può dire ciò che vuole, ma la “ragione di ognuno di noi, il nostro punto di vista, è quello che si avvicina di più alla realtà”. Siamo così e nessuno, mai, potrà cambiare la nostra natura. Anche io, ovviamente, non mi sottraggo a questa verità, ed allora ho la presunzione – sapendo che riceverò molte critiche, perché mi dilungo troppo ecc… ecc… – di dare i miei numeri, con la consapevolezza che nel mio “archivio artigianale”, possono esserci errori.
Cominciamo dal quadro generale della squadra, partendo dal “valore economico” (stima Transfertmarket): attualmente il valore complessivo dell’intera squadra è di 2,04 milioni, ma dal computo sono esclusi i ragazzi provenienti dalla Berretti (Stopponi e Zhupa, oltre a Dema, che però è stato ceduto in prestito al Terranuova Traiana); la stima è destinata a crescere, sia per valore economico che per quello tecnico. La squadra, così torniamo a quello che più ci interessa, ha chiuso il girone di andata a 34 punti, 3 in meno della capolista Pianese, frutto di 11 vittorie (5 in casa 6 in trasferta) 4 pareggi (2 in casa e 2 in trasferta), 3 sconfitte (2 in casa, 1 in trasferta), 25 gol fatti (4^ attacco del campionato – 11 in casa, 14 in trasferta, un autogol a favore – miglior difesa del girone con 13 reti subite di cui 1 autogol (Polvani), 7 subite in casa, 6 in trasferta -. Dati che stanno quasi a testimoniare un miglior andamento in trasferta che non tra le mura amiche; eppure si fa un gran bel dire che i tifosi, spesso, sono considerati il 12mo uomo in campo! Partiti con il pronostico favorevole, condiviso dalla maggioranza degli addetti ai lavori (quelli veri non noi), gli amaranto, diciamocelo francamente, hanno leggermente deluso le attese: non tanto per il gioco (è sicuramente il gioco migliore mostrato nel nostro girone, con un possesso palla medio che, stando alle statistiche ufficiali, si aggira al 65<>70% a partita, ma che denota, al contempo, una difficoltà evidente nel concretizzare le numerose occasioni da gol create. Lo testimoniail dato dei calci d’angolo: 117 quelli battuti (6,88 a partita di media), 2 quelli sfruttati! 3 le partite in cui gli amaranto non hanno segnato (Gihiborgo 0-0; Mobilieri Ponsacco 0-1, Ostiasmare (3-0), 6, oltre a quella citata col Ghiviborgo, quelle nelle quali non hassuti alcuna rete (Orvietana 0-4; Sangiovannese 0-3; Terranuova Traiana 2-0; Fliaminia Civitacastellana 0-1; Seravezza 1-0; Città di Castello 0-2).
Nelle prime 17 partite, sono state sempre impiegate formazioni diverse, ma nonostante ciò potremmo individuare, con un pizzico di buona volontà, lo “zoccolo duro”: Trombini (14 presenze) in porta, Risaliti (10, vittima di due infortuni importanti) Polvani (14 presenze), Poggesi (15 presenze), Lazzarini (14), Zona e Pericolini (13), Bianchi (14), Settembrini (16), Damiani, Castiglia (16), Convitto e Pattarello (17!), Gaddini (8, ma fermato da infortuni come Risaliti), Bramante (14), Gucci (neo arrivato, 6 presenze). Tra questi, oltre che tra i prospettati nuovi arrivi, ci sono svariate situazioni diverse (presenze derivanti da partite intere, sostituzioni in corso di gara, subentri ecc…) che saranno oggetto di valutazione successiva, per adesso do solo 4 voti: ALLA SQUADRA, in generale, visto l’andamento, leggermente deludente in quest’ultima fase, do 7! A Paolo Giovannini, chiamato ad un compito non facile (risanare il bilancio, ricostruire il settore giovanile, ottenere la promozione diretta), non posso che dare 8 che potrà essere migliorato in funzione del risultato ottenuto a fine campionato. A Paolo Indiani, chiamato a ricostruire una squadra ex novo, formare un gruppo coeso ed omogeneo, dall’alto della sua esperienza di uomo vincente (9 campionati non si vincono per caso), al momento concedo un buon 7: alcune decisioni, me lo conceda Mister, sia sulla formazione iniziale che nelle sostituizioni, non mi hanno convinto a pieno! Alla società, che dopo aver dilapidato, smembrato, distrutto, quanto di (poco o tanto dipende dai punti di vista) buono fatto negli ultimi anni, e per avviato un sano procedimento al risanamento globale, do, al momento, un 6,5 di stima ed apprezzamento: è la media tra quanto distrutto nei primi due anni di gestione ed il tentativo di ricostruzione, invero encomiabile, attuato nella corrente stagione.
Per la valutazione dei singoli giocatori, vi rimando alla prossima riflessione..
di Patrizio Blonda