Le pagelle di Pro Vercelli-Arezzo
Pissardo 6 – Pioggia e terreno infido: non proprio una partita facile per entrambi i portieri.
Nei primi minuti un cross di Schiavon gli fa subito capire quanto possa essere scivolosa la palla questa sera, fortunatamente nella prima frazione di gioco le conclusioni dei piemontesi sono deboli e centrali. Si fa notare nella ripresa con qualche uscita risolutiva. Il colpo di testa di Cecconi lo scavalca facilmente, però la difesa non può prendere un gol così.
Borghini 5 – Torna in campo dopo un mese trascorso in infermeria e si posiziona terzino per sostituire lo squalificato Luciani. Generosità e quantità questa volta vengono controbilanciate negativamente da una persistente imprecisione. Male negli appoggi e male nelle marcature. Non un bel rientro.
Ceccarelli 5 – Un calo di rendimento rispetto alle partite precedenti. Nella ripresa perde lucidità e si lascia bucare più volte da Cecconi e compagni. Se la Pro raddrizza la partita dopo l’espulsione subita è sopratutto grazie alla vulnerabilità difensiva degli amaranto. Al 76esimo i padroni di casa sfiorano persino il clamoroso vantaggio con Erradi. Male male.
Baldan 5 – Titolare in una difesa a quattro, ma ne combina poche giuste. Anzi, fa correre qualche brivido con qualche rischioso retropassaggio, segnale inequivocabile di una tenuta psicologica da recuperare il più presto possibile. Esiziale l’ingenuità di entrambi i centrali sul gol della Pro.
Corrado 6 – Al contrario dei suoi compagni di reparto Corrado riesce a meritarsi una sufficienza.
Copre bene la sua zona di competenza scrollandosi di dosso la titubanza che lo aveva contraddistinto nelle uscite precedenti. Non è ancora quel terzino di spinta, capace di moltiplicare le possibilità offensive della squadra ma oggi offre una prestazione senza particolari sbavature.
Belloni 7 – Un rigore calciato benissimo e 80 minuti giocati con grande intensità. Sgravato finalmente dai compiti di copertura il numero 7 costituisce un pericolo costante per gli avversari. Proprio l’ex della Pro Vercelli è il migliore dell’Arezzo. Poi, a dieci dal termine, la sostituzione, incomprensibile.
Zini SV – Le occasioni di giocare per lui sono davvero rare. Di Donato lo getta nella mischia negli ultimi minuti sperando di sfruttare la freschezza del ventunenne pisano.
Foglia 6,5 – La penuria di qualità a centrocampo fa risaltare ancora una volta l’importanza del numero 8. Al di là dei moduli e degli schieramenti Fabio è un elemento sempre prezioso, il solito trottolino che collega i due reparti. Alcuni pregevoli scambi con Belloni e alcune conclusioni personali. Peccato che non sia riuscito a sferrare la stoccata vincente.
Volpicelli 5 – Nove presenze, oltre 600 minuti giocati, ma ancora non si è mai vista una prestazione davvero convincente di questo ragazzo. Come il ritmo della partita si alza lui va subito in affanno. Si becca il solito cartellino giallo e al 50esimo viene sostituito da Tassi.
Tassi 6 – Per poco non trovava un gran gol dalla distanza. La pioggia e la velocità di gioco non lo inibiscono, subentra a Volpicelli e si cala immediatamente nello spirito della partita. Finalmente fa sentire la sua presenza in mezzo al campo con qualche buona verticalizzazione e mostrando un coraggio un po’ inatteso da parte di tutti. Bravo.
Caso 6,5 – Dopo tante partite da subentrante eccolo con una meritata maglia da titolare. Con i suoi dribbling ed i suoi slalom è uno dei più pericolosi nel primo tempo. Bravissimo nella trequarti, un po’ meno quando si trova con il fiato corto a ridosso della porta.
Cutolo 6 – Rileva Caso e gioca una discreta mezz’ora di gara. Al 67esimo inventa un colpo dei suoi quando indirizza la palla all’angolino deviata però da un grande risposta del debuttante Saro. Poi serve con intelligenza alcune palle ai compagni. Incide, ma non quel tanto che basta per far cambiare il risultato.
Rolando 6 – Ci si aspettava certamente di più, almeno sotto porta. Dopo alcune partite da mezzala torna nei pressi dell’area di rigore avversaria affiancando Gori nel duo d’attacco, in un ruolo a lui più familiare. Arrembante, spinge ma senza pungere. Nell’occasione più nitida, quando si libera di Auriletto dentro l’area di rigore, sceglie un sinistro poco deciso. Nella ripresa, con l’ingresso di Cutolo, si eclissa.
Gori 5,5 – Non riesce ancora a mettere da parte il suo inveterato egoismo, nemmeno in alcuni frangenti. D’accordo, è uno di quei giocatore che ha bisogno di tirare subito in porta, ma forse oggi qualche scelta diversa avrebbe potuto agevolare i compagni, sopratutto se poi le conclusioni personali non risolvono granché. Bravo comunque a procurarsi il rigore.
Di BlueBob