Finalmente un’altra musica
A sentire parlare il Direttore Giovannini si percepisce immediatamente perché in un calcio che fagocita persone, tempo e soldi lui è riuscito a comprendere e mettere in pratica il segreto (oltre chiaramente aver ottenere i risultati) per rimanere tanto tempo nella stessa piazza, senza avere budget enormi da investire. La platea che ha assistito alla sua presentazione di oggi si è trovata di fronte una persona preparata, che sa di calcio, che ha espresso con poche parole concetti chiari e comprensibili. Non si è nascosto e ha espresso con lucidità le sue idee e la sua voglia di lavorare e di programmare, senza fermarsi all’oggi, ma con un occhio proiettato al futuro. Ha parlato di Serie D, di Lega Pro, di tutte le variabili, agendo come dire multitasking su tutte le possibilità, ha fatto capire l’importanza di avere una società organizzata, strutturata, che non butta via i soldi, e successivamente, passando alle notizie, ha ufficializzato il nuovo mister che sarà Paolo Indiani. Ha poi spoilerato i nomi di gran parte del suo staff, ha spiegato come vorrà formare la rosa se saremo in Serie D (come sarà molto probabile) e se invece sarà Lega Pro, sempre con una prospettiva di crescita e del domani, e quindi con un top allenatore, un vice in rampa di lancio, una squadra formata da tanti giocatori della zona, anche per ottimizzare i costi. Ha comunicato inoltre che non ci sarà il ritiro perché le strutture ci sono anche in loco e i giocatori devono stare a contatto con i tifosi e viceversa, senza paura, ha fatto capire che i campini non saranno abbandonati, anzi ci sarà un piccolo restyling per uniformare le dimensioni ai voleri del mister. Qualcuno dei vecchi giocatori sarà confermato (ritengo pochi per le peculiarità che ha espresso), Cutolo appenderà le scarpe alchiodo e sarà il suo braccio destro (a novembre farà il corso da d.s.), ma si dovrà sudare la pagnotta e stare al suo passo, perché a me è parso che abbia una marcia in più e saranno in tanti in società e negli uffici che dovranno cambiare ritmo per rimanere a un livello di qualità e quantità di lavoro molto alto o saranno fuori dal progetto. C’è stato anche piccolo accenno alla società, dove ha fatto capire che al momento c’è un gran feeling e unità di intenti, ma anche qui è parso molto determinato nel fare passare il concetto che difficilmente sopporterebbe il non mettersi sullo stesso livello o il non condividere le sue decisioni.
Per finire mi pare giusto fare un complimento alla stessa società, ha preso forse il top in panchina e il top dietro la scrivania, il budget lo ha garantito per allestire una squadra vincente (perché parliamoci chiaro e lo ha detto lo stesso d.g. l’obbiettivo è questo e non saranno solo a parole) e a questo punto come primo giorno della nuova stagione di più non mi sento di chiedere.
di Vecchia Guardia