Non doveva finire così
Non doveva finire così perchè è un epilogo vergognoso nei confronti di una città e tifoseria che in tutta la stagione ci sono sempre stati e che anche sabato non hanno fatto mancare il proprio affetto.
Non doveva finire così perché dopo l’infausto 2 maggio 2021 ed una stagione in D in cui la proprietà aveva sbandierato la vittoria del campionato, siamo arrivati a malapena terzi a 17 punti dalla prima, in un campionato generalmente mediocre, nel quale l’Arezzo non ha mai lottato per il vertice e nel quale abbiamo rimediato enormi figuracce nei confronti delle squadre più attrezzate.
Non doveva finire così con una prestazione scialba, paurosa, indegna e inadeguata a quella splendida cornice di pubblico che sabato ha riempito il Comunale in un’atmosfera che aveva tutto per farci assistere ad una prestazione importante.
Non doveva finire così perché la società per la prima volta si è mossa per tempo, prendendo il direttore generale Giovannini e, quindi, aveva anche dato l’idea di voler fare, dopo 2 anni disgraziati, le cose con il piglio giusto, intraprendendo la strada giusta per puntare a fare qualcosa di importante.
Non doveva finire così perché quando si indossa la maglia amaranto i giocatori devono scendere in campo con la voglia e la grinta di portare a casa il risultato e non soltanto per passare 90 minuti passeggiare in mezzo al campo, senza voglia, grinta ed attaccamento ai nostri storici colori.
Non doveva finire così perché l’anno prossimo saranno 100 anni che l’Arezzo è nata e la storia dell’Arezzo va rispettata fino all’ultima goccia di sudore.
Non doveva finire così perché Noi tifosi non ce lo meritiamo, non ce lo meritavamo prima e non ce lo meriteremo mai, perché Voi passate, ma Noi siamo l’Arezzo e finché splenderà il sole sul Duomo noi ci saremo sempre. Voi sarete soltanto un flebile ricordo, mentre Noi una grande e solida realtà!
Forza Arezzo e Forza Tifosi Amaranto!
di David Bondi