Ancora un mese di passione e sofferenza
Il destino dei tifosi amaranto in questa stagione è soffrire. Soffrire doppiamente perchè quando non bastano le prestazioni modeste della nostra squadra, dobbiamo raddoppiare la sofferenza e gufare le nostre rivali per la salvezza, tipo con la partita tra Ravenna e Cesena, vissuta per 88 minuti in apnea, con l’esito che pareva scritto con la vittoria e conseguente sorpasso ai nostri danni da parte dei Ravennati fino all’incredibile finale, che ha consentito ai bianconeri di recuperare in inferiorità numerica 2 gol, acciuffare il pareggio e quindi far si che noi amaranto rimanessimo davanti ai giallorossi.
Parliamoci chiaro, per le sorti dell’Arezzo nulla è cambiato, dobbiamo vincere comunque con il Ravenna nello scontro diretto fra 3 settimane, primo per rimanere entro il range degli 8 punti dalla quintultima e secondo perchè non vorrei trovarmi all’ultima giornata in trasferta a Cesena e dover gestire 1 punto o 2 di vantaggio sull’ultimo posto.
Ma cosa dobbiamo aspettarci da queste ultime 4 partite dell’Arezzo? Questa squadra è in grado di poter vincere i due scontri diretti interni e non perdere a Legnago? A vedere le ultime prestazioni della squadra questo ruolino di marcia che è il minimo per andare ai playout non è per nulla scontato. Sono troppo altalenanti le prestazioni anche nella stessa partita per far guardare con ottimismo le prossime sfide. Questa squadra, appare fiacca, a volte svogliata e non gioca mai con l’ardore tipico delle squadre in lotta per la salvezza e comunque ci mette sempre del suo per deluderci con errori marchiani da parte dei protagonisti. Se poi ci aggiungiamo una condizione fisica sempre precaria che porta a infortuni in serie e una rosa malcostruita, che comunque la vogliamo rigirare è sempre scoperta in tutti i reparti, nonostante i 47 giocatori ruotati in questa incredibile annata, ci accorgiamo che il compito che ci aspetta non è agevole. E non sarà agevole nemmeno una volta raggiunti i playout (speriamo…) perchè comunque li dovremo affrontare in posizione di svantaggio con l’obbligo di vincere una partita e non perdere l’altra, e per i tifosi di una squadra come la nostra, dove nonostante i 16/17 tiri a partita e i 32 cross verso l’area avversaria (che lo staff tecnico settimanalmente vede), trovare il gol è sempre problematico, non è possibile non viverli in sofferenza.
di Vecchia Guardia