24MA GIORNATA: IL GIORNO DELLA VERGOGNA!


Parto dalla contestazione, già a fine primo tempo, della curva sud: emblematico il coro partito verso il 40mo del primo tempo: “Fuori le Palle, AREZZO fuori le palle”!, per spiegare l’ennesima partita “non giocata” di questo strano campionato che, tutto considerato, ci sta dando molto meno di quello che sarebbe stato possibile. Lo ha rimarcato lo stesso Presidente MANZO, quando a fine gara, in sala stampa, si è scusato con i tifosi prima, per poi dire che ha visto scendere in campo una massa di teste di cazzo … linguaggio forbito ma inevitabilmente duro. Fa bene il Presidente a dire che deve prima capire cosa sia successo, per poi prendere le giuste decisioni, avendo già preso la prima, identica al dopo Perugia. Rifletta bene il Presidente, ma arrivi ad una conclusione in fretta, perché ci sono ancora 14 partite da giocare, 52 punti disponibili, ed una classifica che si è accorciata ancora di più: con la vittoria di ieri il Pontedera, a 3 punti dalla zona calda dei play out, è “solo” 10 punti sotto l’AREZZO, che tra l’altro dovrà affrontare due trasferte non proprio semplici: GUBBIO e TERNANA sono due squadre che appaiono in netta ripresa (la Ternana ha accusato solo la lieve flessione contro la Vis Pesaro).
Quella di ieri sera è un “sequel” di “giornate disgraziate” – sia per il risultato che per la prestazione – cominciato già ad inizio stagione, con le prime due trasferte (Vis Pesaro e Pineto) perse per “non essere entrati in campo”, o aver mandato a giocare parenti alla lontana, ma molto alla lontana, di quelli in rosa! La prima sconfitta casalinga, contro la Ternana, è semplicemente frutto di paura del lupo cattivo, che si dissolve dopo circa una prima mezzora, dove poi, prima timidamente, ma poi sempre più con convinzione, ma senza la “capacità” (?) di almeno pareggiare! Si arriva così alla inconsistente partita di Carpi, poi a quella disastrosa contro il Perugia; 4 sconfitte, tutte prevedibilmente evitabili, se solo certe scelte iniziali prima, e certe letture poi, fossero state appena appena diverse, ed una che ci poteva stare, contro i superfavoriti del girone; si arriva così ai segnali di “incomprensibile lettura” nella pareggio casalingo contro la Vis Pesaro, siamo alla seconda di ritorno, quando in 11 contro 10 ed un gol di vantaggio, siamo riusciti a farci raggiungere nel secondo tempo, per la gran gioia dei marchigiani; campanello d’allarme inascoltato, che ha poi generato l’ennesima vergognosa sconfitta contro il Pineto, di gran lunga superata ieri! Avevo detto di non essere troppo felici per la netta vittoria, sia per il punteggio che per la prestazione vista a Legnago, contro gli ultimi della classe, e ieri è arrivata la conferma che, in un campionato di assoluto equilibrio, il peggior pericolo dell’AREZZO è proprio la squadra amaranto, nel suo insieme, allenatore compreso.
Certo, si fa presto a dire che in campo ci vanno i giocatori, ma se poi vengono impiegati in ruoli non propri consoni alle proprie caratteristiche, come possiamo “pretendere” che rendano al meglio? Il caso più emblematico sono proprio gli ultimi innesti che, stando alle affermazioni del Presidente, sono stati espressamente richiesti da Troise; segna evidente e tangibile che li conosce, quindi sa come impiegarli; quindi sa che Gilli, come laterale basso destro, è un uomo perso; e sa benissimo che Capello, relegato in panchina per 45 minuti, non può rendere per quel che sa. Vogliamo poi parlare della “lettura” della partita? Arrivati all’intervallo in svantaggio di un gol, il mister ha “pensato” bene di togliere Mawuli (ci stava, inguardabile, ombra del giocatore che conosciamo) Settembrini (unico in mezzo al campo a lottare, a contrastare, tenendo invece in campo un Santoro in evidente difficoltà) e lo stesso Gilli, per inserire Righetti, colpevolmente in panchina, quindi riportare Montini al suo ruolo “naturale a destra – si perché il primo tempo lo ha giocato a sinistra! – Renzi a sostegno di Santoro -unici due centrocampisti! – e Capello finalmente in attacco. Non contento, dopo aver subito il raddoppio, ha tolto Santoro per inserire quello che attualmente è il fantasma di Ogunseye – altro che rilanciarlo se continua a fargli fare queste brutte figure! – lasciando il povero Renzi, per di più reduce da un infortunio che lo ha reso assente dai campi per 6 – dico 6 – partite!, da solo nel reparto centrale supportato (!?!?) da Guccione che gioca sempre più lontano dalla porta. Inevitabile il pastrocchio del 3-0 (maledette ripartenze da dietro, ma chi le inventate?) generato da Montini, e del successivo 4-0. I gol dell’1-4 e del 2-4 servono solo ai fini statistici, ma non alleviano la VERGOGNA di una sconfitta non solo evitabile ma assolutamente assurda! La protesta, culminata con l’abbandono delle gradinate da parte dei Tifosi della Curva Sud, la dice lunga, molto lunga, su quale è diventata, ormai, la decisione inevitabile.
Ecco, se cercava, signor Presidente, e lo dico senza presunzione alcuna, ma da semplice tifoso che si è sentito preso per il c..o da un allenatore che tutta la settimana lavora e vede quotidianamente i giocatori (quindi li conosce molto meglio di me), qualche motivo di riflessione, glieli sto offrendo su un piatto d’argento. Come Lei stesso ha affermato, i TIFOSI meritano rispetto: glielo dimostri, prendendo la decisione che Lei ritiene più giusta, ma che in cuor suo, probabilmente, ha già preso. Fare altri acquisti “mirati” perché richiesti, che poi finiscono in panchina (lo stesso Direttore Cutolo ha dichiarato che avrebbe cercato solo giocatori pronti per l’utilizzo, no?), allora cambi chi in panchina ci deve stare per “mestiere”.
Credo fermamente, Presidente, che questa rosa magari non sia da Champions League, come Lei ha umoristicamente – masticando amaro – affermato, ma è sicuramente una squadra che, tolti Ternana, Entella e Pescara, può tranquillamente ambire, ancora, al quarto posto. Faccia ciò che in suo potere fare, prima che sia troppo tardi!
Nonostante tutto, sempre e comunque FORZA AREZZO!  

di Patrizio Blonda