DOMENICA AMARA … MA TUTTO E’ ANCORA POSSIBILE

Foto cortesia S.S. Arezzo

In attesa degli ultimi 3 risultati (si giocano stasera alle 20,45 Lucchese – Milan Futuro, Pescara-Carpi e Vis Pesaro – Perugia), con 2 squadre (Lucchese e Vis Pesaro) che potrebbero affiancarci – ma non hanno partite semplici, ed un 5 posto che, al di là dei risultati di stasera, rientra, a mio modo di vedere, nella logica di queste prime sette giornate.

La settimana giornata, al momento, si sta caratterizzando per delle peculiarità difficilmente riscontrabili nell’arco di una giornata: 7 partite giocate, nessun pareggio, 6 vittorie esterne ed una sola vittoria interna, quella che meno ti aspetti visto che il Legnago ha vinto la sua prima partita di questo campionato domando quel Pineto che ci ha fatto tribolare non poco. Sono 16 le reti segnati, complici i quattro 2-1 (di cui 3 esterni) due 0-1 ed uno 0-2. La classifica dice che al momento la Ternana è provvisoriamente al comando – manca il risultato del Pescara che giocherà contro il Carpi stasera – anche se presto arriverà una penalizzazione per il ritardo con cui sono state assolte le scadenze del 16 settembre scorso (si parla di 2 punti relativi al pagamento dell’Irpef di Giugno), seguita da Torres, Pescara, Entella, Arezzo, Rimini, poi tutti gli altri. E’ una classifica, però, che comincia a dare diverse indicazioni: se Ternana, Pescara e Virtus Entella, al momento, stanno rispettando le aspettative del pre campionato, appaiono in evidente difficoltà Ascoli, Perugia e Spal (complice anche la penalizzazione iniziale, ma comunque gli estensi avrebbero solo 7 punti, quindi sempre distanti dalla vetta), mentre Arezzo e Gubbio sono abbastanza stabili nel gruppo delle prime con gli eugubini leggermente attardato a causa delle ultime due sconfitte; si sono inserite nel gruppo dei dieci, forse anche un po’ a sorpresa, ma non tanto, Rimini, Campobasso, Lucchese e Vis Pesaro. Attardato, rispetto alle aspettative, anche il Milan Futuro, appena sopra la Spal, al terzultimo posto, quindi in piena bagarre (ricordiamo che a quest’anno anche le seconde squadre possono retrocedere in serie D!). Campionato quindi sufficientemente livellato, pieno di colpi di scena, ed assolutamente equilibrato con 17 squadre racchiuse in 10 punti; la classifica potrebbe venire stravolta anche dalla prossima giornata che vedrà il nostro Arezzo impegnato in un’altra trasferta ostica (Sassari contro la Torres), Ascoli – Pescara, Ternana – Campobasso e Virtus Entella – Legnago, oltre a Carpi – Pontedera, Milan Futuro – Pianese, Perugia – Lucchese, Pineto – Gubbio, Rimini – Spal e Sestri Levante – Vis Pesaro.

La partita dell’AREZZO, rivista mentalmente e visivamente tramite la sintesi, va divisa in tre fasi: i primi 15 minuti di stordimento totale, i seguenti 15 di stordimento per i due ceffoni, e sessanta minuti di marcata supremazia, anche se gli avversari non sono stati certo a guardare. E’ soprattutto sul primo quarto d’ora che gli amaranto sono apparsi (eufemismo) assenti, anzi a dirla tutta hanno proprio agevolato il compito degli avversari: prima Trombini che rinvia in maniera floscia, poi Del Fabro che non ferma Cicerelli, cercando di mettergli paura facendogli vedere le gambe tremanti (ma si può affrontare con tanta leggerezza, fin da fuori area, un avversario di tale pericolosità?), poi Lazzarini che guarda da tutt’altra parte invece di marcare stretto Cianci (mancato amaranto o solo depistaggio le sue voci sul probabile arrivo in amaranto di metà luglio) che trafigge con un missile terra aria il nostro portiere, poi, non contenti, dopo 13 minuti, il papocchio a centrocampo, tra Renzi e Guccione che, scontrandosi tra loro, aprono un’autostrada ancora per Cicerelli, che si invola verso Trombini, uccellandolo con estrema disinvoltura. L’Arezzo appare stordito, ma i due ceffoni hanno la funzione di risvegliare la squadra da quel torpore iniziale (forse la partita è stata caricata troppo? Non mi sembra, perché si è sempre parlato di scontro importante ma non determinante! E ci mancherebbe, dopo appena sette giornate!), che piano piano si riorganizza, complice anche, probabilmente, l’appagamento degli avversari per l’insperato doppio vantaggio in soli 15 minuti. La squadra si riorganizza, prende campo, è costretta a subire probabili ripartenze – rare in verità – ma deve attaccare per cercare di portare a casa almeno un pareggio. Nascono così gli ultimi 60 – 70 minuti (recupero compreso), nel quale gli amaranto cercano il pareggio in tutti i modi. Proprio nel recupero della prima parte di gara, però, si vedono le occasioni migliori: prima Guccione ci prova su un corto rinvio della difesa rossoverde, poi Tavernelli si inventa, ancora su corta respinta della retroguardia avversaria, un eurogol di rara bellezza: nulla può il pur bravo Vannucchi (insieme a Cicerelli probabilmente il migliore – e questo la dice lunga – tra gli umbri) sul missile scagliato al volo dal tifernate amaranto. Il gol ottenuto immediatamente prima del riposo, sembra galvanizzare l’AREZZO, che rientra in campo con il piglio giusto, e sfiora in pareggio prima con Ogunseye, su ottimo cross di Tavernelli, che costringe ad una gran parata Vannucchi, poi, dieci minuti dopo, ancora con Tavernelli prima, che colpisce il palo – mezzo centimetro più interno ed era il gol del pareggio! – poi con Ogunseye che arriva forse un po’ scomposto sul rimbalzo dal legno con Vannucchi che in maniera molto, ma molto fortunosa, riesce a respingere e poi bloccare il pallone. Comincia la girandola dei cambi con Abate che da l’inizio alle danze, più per spezzare il ritmo degli amaranto che per necessità contingenti, poi con la malizia necessaria con tanti falli innocenti, tattici, tesi a spezzare il gioco e il ritmo, con gli aretini sempre in attacco e gli umbri sempre sulla difensiva. Poco cambiano i subentri in casa AREZZO, mentre gli umbri tentano sempre più di spezzettare il gioco. L’ultimo squillo, ancora amaranto, è di Pattarello che costringe ancora Vannucchi ad un intervento che mi lascia perplesso e dubbioso: a caldo sembra che il portiere colpisca la palla e poi l’attaccante aretino, ma se ci fosse stato il Var, probabilmente, sarebbe stato un episodio che avrebbe allungato la partita di qualche minuto … e chissà!

Non facciamo drammi però! Perdere contro una squadra attrezzata per tornare subito in serie B, rientra nella logica del calcio, che di logico ha poco o nulla. Bisogna guardare e riguardare gli errori commessi, per evitare di ripeterli, ma fare anche tesoro della voglia di riscatto dimostrata, cercando di rimanere ancora più lucidi. Ci attendono altre partite importanti (Torres e Rimini le più imminenti), ed è necessario ritrovare la necessaria serenità.

Da tifoso, mi permetto alcune note, senza con ciò voler polemizzare: perché insistere su Mawuli – apparso lontano dalla miglior forma ormai da tre – quattro gare -, Del Fabro e Ogunseye – probabilmente ancora non perfettamente in condizione “partita” – quando hai Settembrini e Santoro, Gucci e Coccia – anche se reduce da infortunio, credo sia superiore all’attuale Del Fabro, che se non altro sono più riposati dei compagni di squadra, visto che in questi tre turni ravvicinati hanno giocato solo spezzoni di gara, o addirittura non hanno giocato per niente? In fondo Santoro almeno 60 minuti sulle gambe dovrebbe averle, Gucci e Settembrini erano colonne importanti del gruppo dei confermati, Coccia ha dimostrato di essere importante per questa difesa. Puntare troppo sui nuovi arrivati, anche se non proprio in forma,  senza considerare i “vecchi”, a lungo andare, potrebbe creare qualche problemino; oggi, più che mai, abbiamo bisogno di uno spogliatoio compatto. Sono considerazioni, ripeto, da tifoso, senza nessuna volontà polemica …

Come sempre, e più di prima, ancora FORZA AREZZO!!!!

di Patrizio Blonda