Le pagelle di Arezzo-Virtus Entella | Stagione 23/24
L’Arezzo pareggia nel turno casalingo contro l’Entella al termine di una partita equilibrata con pochi lampi da ambo le parti.
TROMBINI 6.0 (di stima) sarebbe da S.V., non deve fare nulla al di fuori del riscaldamento e della doccia.
DONATI 6.0 partita senza eccellere in nulla, sbaglia molto in costruzione e rischia niente in copertura.
POLVANI 7.0 di dietro una sicurezza, si fa sentire fisicamente quando occorre e copre bene le rare volte che gli avanti avversari trovano qualche spazio.
CHIOSA 6.5 quasi come il compagno di reparto con la responsabilità nel finale di uno svarione che rischia di farci beffare.
MONTINI 6.0 pure lui si fa vedere poco anche se magari spinge con più fumo che arrosto del suo alter ego Donati.
DAMIANI 6.5 riproposto a sorpresa dal mister, gioca una partita più che dignitosa, gestendo bene la palla e facendosi sentire in chiusura quando c’era bisogno.
CATANESE 6.5 prestazione più che convincente del nuovo arrivato condita da un palo e da qualche buona iniziativa.
PATTARELLO 5.5 qualche guizzo qua e là, ma oramai da lui mi aspetto sempre di più e quindi quando non emerge dalla massa rimango deluso.
GUCCIONE 5.0 la luce è spenta, giornata moscia fisicamente e nelle idee. La sostituzione appare la logica conseguenza della sua partita. Dal 72’ MAWULI 6.5, mezzo voto in più perché il salvataggio nel recupero sull’occasione di Giovannini salva la settimana di tranquillità a tutta la squadra. Lo vorrei rivedere dall’inizio nella sua posizione abituale.
GADDINI 5.0 Non pervenuto e mi dispiace per la stima che ho nei suoi confronti. Non ricordo uno spunto vincente o una idea apprezzabile. Dal 78 SETTEMBRINI SV entra quando la partita e già spenta a fare mucchio nel mezzo, cosa che fa senza problemi.
GUCCI 5.0 ancora una partita incolore del nostro bomber, che probabilmente avrebbe bisogno di tirare il fiato se avesse un rincalzo attendibile, vero Giovannini?
INDIANI 6.0 La squadra gioca una gara senza lo spirito che di solito la contraddistingue e l’essere entrati nella fase “meglio due feriti che un morto” la spenge ulteriormente. Siamo vicini alla meta prefissata, ma vorrei rivedere il coraggio intravisto in qualche partita.
di Vecchia Guardia