Arezzo – Aglianese 2:1
Dopo diversi rinvii ed il mancato “triangolare” di Sansepolcro, finalmente ho avuto il “battesimo” stagionale con la nuova squadra amaranto, ieri pomeriggio, in occasione dell’amichevole contro l’Aglianese, squadra di serie D attrezzata per vincere il proprio girone e puntare decisamente alla promozione.
Sotto un sole rovente (il termometro alle 17,00 segnava 38 gradi), la partita è iniziata con qualche minuto di ritardo, ma si è dimostrata subito interessante. Non mi dilungo sui dettagli di cronaca, visto che al momento che scrivo già il risultato è noto, ed è disponibile un’ampia sintesi della stessa, ma vorrei esporre il mio personale punto di vista, circa la squadra, il suo atteggiamento, il livello di preparazione.
Gli amaranto sono entrati in campo, concentrati su quello che era necessario fare: trovare il giusto amalgama, la giusta intesa tra compagni, i giusti collegamenti tra i vari reparti. Nel primo tempo sono entrati in campo Borra, Poggesi Polvani Masetti e Zona, Bianchi Foglia Castiglia, Guccione Kosàk e Iori.Borra mi è sembrato ancora leggermente “sprogrammato” con i piedi, non ancora al meglio nei rilanci, ma attento tra i pali; benino Poggesi (autore della prima rete, anche se con la complicità di un difensore avversario), più in appoggio che in copertura, ancora lento ed impacciato Polvani – ma di lui sappiamo che ha bisogno di tempo per entrare in piena forma – attento e concentrato Masetti, mentre Zona ha dimostrato di avere gamba ed idee chiare. Bene Bianchi in mediana, sia da incontrista che nei cambi di campo, con lanci lunghi e precisi ad allargare ed aprire il gioco, più che buona la prestazione di Fabio Foglia, fine cucitore tra i reparti, mentre mi è sembrato, al di là del gol stupendo del raddoppio, ancora indietro Castiglia. Davanti benissimo Guccione e Iori sulle fasce, mentre Kozak mi è sembrato ancora molto indietro di condizione e non proprio “dentro il sistema di gioco” di Indiani. Tutto sommato, però, primo tempo gradevole, giocato a ritmi non proprio velocissimi (ma sfido chiunque con quel caldo), comunque con buone trame e lampi di gioco interessanti, grazie anche ad un avversario che non si è certo tirato indietro ed ha dimostrato di essere una squadra che può dire la sua nel campionato di serie D.
Nella ripresa, subito in campo Trombini per Borra, Risaliti per Polvani, Damiani per Bianchi, Mawuli per Foglia, Pattarello per Iori, Gucci per Kozàk. Pochi minuti e la solita disattenzione difensiva permette all’Aglianese di accorciare le distanze, con una buona ripartenza, si, ma con la squadra amaranto che ancora non si era “riassestata” bene in campo, con un Indiani insofferente quando vede la squadra subire certi gol (sembrava già in clima campionato). I nuovi entrati non ci mettono molto, comunque per mettersi in mostra: Risaliti subito attento ed autoritario in mezzo alla difesa, Damiani completamente a suo agio a supportare sia il reparto arretrato che gli avanti amaranto, Mawuli in stile piovra che cercava, anche con un po’ troppo frenetici movimenti, di acciuffare ogni pallone che transitasse dalla sua parte, che ha fatto vedere di essere dotato anche di un buon tiro dalla distanza, Pattarello che ha imperversato sulla fascia di competenza (anche se spesso si è spostato per non creare punti di riferimento all’avversario diretto), anche se ha sbagliato la misura di diversi cross, con Gucci apparso ancora un po’ lento nei movimenti, anche se poi ha sfiorato il gol di testa e si è procurato un evidentissimo rigore (sbagliato da Settembrini). Trombini, trafitto appena subentrato, ha poi svolto lavoro di ordinaria amministrazione. A metà ripresa sono subentrati Renzi per Poggesi, Lazzarini per Masetti, Settembrini per Castiglia, Coccia per Zona, Gaddini per Guccione. Si è messo subito in evidenza Renzi, con buone iniziative, buona posizione e diversi anticipi, Settembrini si è posto al comando del reparto centrale, cercando di mettere ordine e dettare i tempi di gioco (prestazione “macchiata” dall’errore dal dischetto, ma chi se ne frega! Li vorrei tutti come lui!), mentre Lazzarini non ha fatto passare un pallone che è un pallone! confermando quanto di buono fatto vedere lo scorso campionato. Gaddini, infine, ha fatto vedere di essere pronto ad affrontare il campionato con la giusta necessaria cattiveria, con le sue armi (velocità, dribbling e scambi veloci) già affilate.
Credo che, al di là che si tratta di calcio d’agosto, Indiani abbia difficoltà solo per scegliere gli 11 titolari che di volta dovranno scendere in campo; ricordiamoci che anche lo scorso anno non abbiamo mai avuto un 11 fisso (anche se attorno a 6-7 giocatori, quasi inamovibili, ha ruotato tutti i giocatori della rosa a disposizione), e sono convinto che sarà difficile anche quest’anno vedere per due volte di fila la stessa squadra iniziare una gara. La qualità degli uomini a disposizione, la voglia di fare bene da parte di tutti, la “gioia” di stare insieme, di “fare gruppo” (come lo scorso anno) che è trapelata in più di un’occasione anche durante la partita di ieri, sono elementi utili per garantire, comunque e dovunque, la miglior squadra da mandare in campo domenica dopo domenica.
Ora aspettiamo l’ultima amichevole di sabato, poi l’attenzione si sposterà tutta alla partita di esordio. Sarà un’attesa lunga e spasmodica, che i più fortunati potranno alleviare seguendo gli allenamenti quotidiani che ci porteranno al fatidico 1 settembre.
Poi sarà campionato!
di Patrizio Blonda