Urbi et Orbi
Il pareggio interno di giovedì 6 Aprile contro l’Ostia frena la rincorsa del Cavallino verso il traguardo. Alcune buone note hanno vibrato nel pentagramma del Comunale, nell’arco dei novantacinque minuti, come ad esempio il palo colpito nel secondo tempo da Cantisani poco prima della sua sostituzione ma purtroppo l’orchestra non ha suonato in modo sufficientemente incisivo per dare vita alla nona sinfonia e così al triplice fischio del signor Liotta di Castellammare di Stabia il risultato resta fermo sullo zero a zero chiudendo a 8 il ciclo delle vittorie consecutive. Bella la cornice di pubblico, nonostante l’appuntamento infrasettimanale, circa duemila i presenti. La partita si è giocata con due ore di posticipo rispetto a quella vinta dalla Pianese per uno a zero contro un Montespaccato, ora, fanalino di coda di una cortissima classifica della zona retrocessione. Il distacco tra la capolista e la seconda resta comunque, a quattro giornate alla fine del campionato, un margine di vantaggio importante in chiave promozione; un vantaggio di sette punti che, domenica 16 Aprile, potrebbe essere determinante in caso di vittoria dell’Arezzo nello scontro diretto.
Una partita difficile dettata da un ritmo ad intermittenza dovuto alle frequenti interruzioni di gioco per i continui contatti e contrasti fisici ,una squadra, l’Ostia, qualitativamente ben allestita, stranamente posizionata nella zona ” rossa” della classifica quindi in cerca della salvezza. Una difesa tra le meno perforate del girone; bestia nera anche per Mister Indiani il quale, contro questi romani non è mai riuscito a spuntarla. Per gli Amaranto non è stato facile trovare varchi ma le occasioni, al contrario della precisione sotto porta, non sono mancate.
Come è giusto che sia prendiamoci questo punto e godiamoci la Santa Pasqua… Auguri a tutti!
di David Purpura