Se non è calcio, è tamburello
Se è vero che la bellezza nel calcio è il giuoco, inteso come movimenti, schemi, tatticismi ecc… dovremmo dare per scontato che più è alto il livello tecnico e più gratificante è lo spettacolo ma non sempre è così, soprattutto in serie D; purtroppo questa categoria, che pur annovera nelle varie formazioni molti giocatori tecnicamente di livello professionistico, rientra nel dilettantismo ed è forse per questo motivo che pecca di un grande limite ambientale che va in molti casi ad inficiare sulle possibilità di sviluppo di un ” buon” calcio; mi riferisco alle condizioni dei campi, talvolta al limite della praticabilità o addirittura alla disomogeneità delle misure tra un rettangolo di gioco ed un altro.
Può capitare di imbattersi in campi dal manto sintetico talvolta mal ridotti o in campi di terra pieni di buche dove schemi e moduli perdono di significato, dove è praticamente impossibile giocare palla a terra, costringendo le squadre ad affrontarsi in una partita di tamburello più che di calcio. Ovviamente, queste situazioni avvantaggiano quelle squadre meno tecniche e questo è uno dei motivi per i quali la serie D può riservare delle sorprese e dei risultati altrettanto inaspettati. A tal proposito viene spontaneo fare riferimento a quanto riportato, dal giornalista Lorenzo Palma, riguardo una parte di cronaca della partita giocata dal Livorno al comunale di Ponsacco domenica 12 febbraio scorso, terminata con il risultato di 1 a 1 : ” Gli amaranto si fanno vedere soprattutto su calci piazzati e discese sulle fasce, come annunciato da Esposito alla vigilia, il Ponsacco invece è praticamente assente dalle parti di Bagheria, così come il gioco che, a causa del terreno pessimo, è impossibile da vedere dato che il pallone non tiene traiettorie rasoterra comprensibili”.
Domenica 26 febbraio saranno i ragazzi di Indiani a calcare il campo dei ponsacchini e sarà utile mettere nel borsone da trasferta, oltre le scarpette e il tamburello, tanta grinta, tanta testa e la giusta dose di cinismo.
Questa la formazione dell’ AREZZO nella partita di andata:
(433): Viti; Poggesi, Risaliti (78′ Forte), Polvani, Zona; Lazzarini, Bianchi (65′ Damiani), Settembrini (78′ Castiglia); Pattarello (46′ Bramante), Diallo (65′ Convitto), Boubacar.
A disp.: Trombini, Bruni, Pericolini, Dema.
di David Purpura