Vecchio o nuovo corso: esiste una terza via?
Ho visto la partita in differita, domenica sera, affidandomi nel pomeriggio ad un sito specializzato (?) nel dare, a loro detta, tutti i risultati in diretta: tra l’entrare ed uscire continuo – se resto collegato, usando il telefonino, non ci sono aggiornamenti “in tempo reale”, quindi mi collego e scollego con continuità – con l’ansia di chi si sente estraniato dal mondo (lo testimonia la “discussione” di ieri tra i tifosi residenti fuori città!), senza diretta radio né televisiva – la soddisfazione nel leggere del primo gol amaranto, la speranza nel raddoppio legata alla “diretta testuale”, anche questa solo aggiornata a sprazzi – com’è ovvio che sia, la gioia per il raddoppio, l’entusiasmo attorno alle 16,20, quando il sito di cui sopra dava per terminata la partita Pianese – Flaminia sul pareggio (1-1), poi sparita dopo un paio di minuti (!!!), mi sono affidato al “contentino serale” con preserale dove nel giro di 10 minuti sono stati trasmessi due volte gli stessi servizi. Per l’Arezzo, questo è il minimo indispensabile, per chi, come me, non sempre può essere presente allo stadio. Un motivo in più per augurarci di festeggiare il centenario con la promozione diretta.
Tutto sommato la giornata è stata più che positiva: dopo la “necessaria” vittoria amaranto, quello originale, che delle copie non mi fido (livorno), ho assorbito tutta la soddisfazione per un approfondimento del solco tra noi ed il Poggibonsi (onestamente speravo in un pareggio, ma non nella larga vittoria (!) della Sangiovannese) ed anche il rammarico e la delusione per il pareggio, prima annunciato – confermato anche nel commento della partita – e poi annullato del Flaminia contro la Pianese: misteri del calcio! Certo, rivedere la partita, conoscendo il risultato, non è la stessa cosa della diretta allo stadio (si fa presto a dire che le partite si devono guardare sempre lì!), ma “aiuta” ad osservare, con più attenzione, ogni azione, ogni interprete, il complesso generale stesso della partita. Mentre lo fai, ti tornano in mente anche le partite precedenti e puoi fare confronti, più o meno “concreti” tra “ieri e oggi”.
Oggi (ieri, rispetto a quando scrivo) ho visto una squadra brillante, padrona del campo, dove ogni interprete conosce la sua parte: non importa se è un primo debutto dal primo minuto (Persichini), o il ritorno dopo due panchine consecutive (Settembrini), tanto per citarne due, perché tutti hanno giocato per un unico obiettivo: vincere, convincere e … divertire senza soffrire troppo il sempre possibile ritorno degli avversari. Perché la partita si riassume così: dominio, pressoché costante nella prima mezzora, premiato dal gol del vantaggio di Risaliti, capace di deviare, da vero “rapace” d’area, la strana punizione di Gaddini (sembra una “velenosa” di pirliana memoria, anche se troppo bassa – probabilmente destinata sul palo o ad un pelo del limite verticale), e poi di dominare, insieme a Polvani, il proprio territorio, ben coadiuvato dai compagni “esterni bassi”) breve rilassamento dopo “aver sprecato” ben tre-quattro altre occasioni per il raddoppio), intervallo utilizzato per il rilassamento dei muscoli, ma anche per ritemprare la mente, ritorno in campo con la stessa intenzione, la volontà di raddoppiare e magari triplicare; si spiegano così le poco meno di dieci occasioni da gol confezionate, con il solo risultato di concretizzarne due, maledire il palo (ma è quello che ha salvato Trombini nel primo tempo, quindi un “secondo portiere immobile”!!!!) e non correre se non pochissimi rischi; una partita che al netto degli errori (ma in quel momento ognuno cerca, in un tempo ristrettissimo, di trovare il movimento giusto!) di Pattarello, Convitto e Persichini, poteva finire 5 o 6 a 2 (il palo del primo tempo e lo sbaglio clamoroso di Zini sottoporta), ma che porta come bottino i soliti, necessari 3 punti!
È il periodo in cui, prima della sosta dovuta al “Torneo di Viareggio” (ricordo che vi parteciperà anche la Juniores dell’AREZZO) si potrebbe decidere il campionato: 2 trasferte e un incontro casalingo ci attendono: in ordine cronologico ristretto MOBILIERI PONSACCO, Città di Castello, LIVORNO; 3 gare che possono aprirci al definitivo orizzonte, sereno, al sicuro da ogni colpo di scena: nella tabella seguente il calendario delle prossime 3 giornate delle prime 4 in classifica:
GIOR. | AREZZO | PIANESE | POGGIBONSI | LIVORNO |
8R | MOB. PONSACCO | SERAVEZZA | GHIVIBORGO | GROSSETO |
9R | Città di Castello | Ghiviborgo | Terranuova Traiana | Montespaccato |
10R | LIVORNO | MOB. PONSACCO | CITTA’ DI CASTELLO | Arezzo |
In maiuscolo le gare in trasferta
Per uno strano scherzo del destino, domenica prossima tutte e 4 saranno in trasferta, come alla nona giocheranno tutte e 4 in casa; alla decima ci sarà lo scontro diretto (gli altri due per l’AREZZO saranno alla 14ma, in casa contro la Pianese, e alla 17ma, contro il POGGIBONSI); partite che sulla carta (esclusione fatta su Livorno-AREZZO) sembrano equivalersi per difficoltà. Non vado ad esaminare le prospettive degli avversari, limitandomi invece ad indicare i “coefficienti” di difficoltà delle squadre che dovrà affrontare l’AREZZO, ed indicando il coefficiente stimato per le avversarie: molti, forse, non saranno d’accordo, ma la gara “meno agevole”, sempre a mio modesto parere, sarà proprio quella di domenica prossima: a Ponsacco servirà una squadra fisica, determinata, ma capace anche di usare la tecnica, un’alchimia che si sposa perfettamente alla gara contro il Ghiviborgo, con l’aggravante di giocare in spazi stretti, dove bisognerà “adattare” la misura dei passaggi, provare a saltare l’uomo, difendersi con la massima concentrazione. Il Città di Castello, pur essendo “assetato” di punti, è squadra di qualità, con giocatori di buona tecnica (basta nominare Calderini, anche se sembra essere in una parabola discendente, ma dalle sue giocate dipende spesso l’esito di ogni gara dei tifernati, ed è prevedibile che contro di noi si impegnerà al massimo!), ma avremo il vantaggio di giocarsela in casa, il che non è poco. Vincere le prossime due gare potrebbe essere un buon viatico per provare a “bissare” il filotto che ha inaugurato il campionato: contro il Livorno, non serviranno, infatti particolari stimoli per far bene: troppo bene, e troppo importanti, sono le storie dei due club, per stare a scrivere cosa serva per affrontarla al meglio: classe, concentrazione, determinazione.
Delle altre tre squadre mi limito a dire che la peggio messa sembra essere proprio la Pianese, con due trasferte in campi “avvelenati” (Seravezza per la penalizzazione e la sconfitta di ieri, contro l’Ostimare, Ponsacco per i motivi illustrati per l’Arezzo) e la partita casalinga contro una squadra bisognosa di punti per tenersi fuori dalle paludi dei play off. Che il Città di Castello inaugurerà proprio contro l’Arezzo “il trittico” infernale contro le attuali prima, seconda e terza, ergendosi così ad arbitro del proprio destino e del “destino dei secondi”: immaginiamoci che sete di punti potrà avere, perdendo ad AREZZO (cosa assolutamente fuori discussione).
Quindi campionato che, dopo due terzi del proprio cammino, con ancora 30 punti disponibili, sembra essere aperto, ma al quale assegno ormai il 65% di possibilità di vittoria finale all’Arezzo, il 15% al Poggibonsi ed il 10% a Pianese e Livorno. Insomma un campionato dove ogni squadra sarà padrona del proprio destino (ma il mio augurio è che dopo queste tre gare, il solco tra l’Arezzo e le immediate inseguitrici sia stato ampiamente realizzato!). Cosa servirà per farlo? Un mix tra l’AREZZO sfrenato e spregiudicato delle prime sei partite, bello e sprecone, tra quello altalenante, bello con le grandi, sconcertante con le piccole, delle successive 15, e quello cazzuto, bello e ignorante delle ultime 3 (Terranuova ha insegnato qualcosa), ed un AREZZO convinto di poter fare il “camaleonte” e comandare anche le gare contro le piccole! Pretendere un AREZZO bello, domenica, è un po’ controsenso; quindi mi aspetto un AREZZO cazzuto e determinato! Ricordiamoci che i campionati si vincono vincendo le partite! Lasciamo agli altri i bomber, a me non importa niente se riusciamo a segnare con 20 giocatori diversi! Siamo ancora, e con largo margine, la miglior difesa del campionato, solo il Poggibonsi (indietro però di 7 punti!!!!) ha una miglior differenza reti (21 contro 20), ed abbiamo il terzo attacco del campionato! SOLO NOI POSSIAMO PERDERE QUESTO CAMPIONATO, MA TUTTI VOGLIAMO VINCERLO!!!!
di Patrizio Blonda