Le pagelle di Arezzo – Pineto | Coppa Italia | Stagione 22/23


L’Arezzo esce sconfitto in casa dal Pineto per 2-1. Indiani ripropone il consueto 4-3-3 con alcune inevitabili variazioni e con qualche sorpresa nello schieramento iniziale: partono titolari dal primo minuto Pretato e Arduini. Ma gli amaranto non convincono e soccombono su due ripartenze letali dei pinetesi. Decisiva la rete nei minuti di recupero di Braghini che condanna gli amaranto all’eliminazione di Coppa Italia di Serie D… 

TROMBINI 6
Procede con incredibile costanza senza picchi, né alti, ma nemmeno bassi bisogna dire, il solito rendimento a cui ci ha abituato il nostro numero 1. Un’uscita un po’ goffa sullo scavetto di Allegretti per il gol dell’uno a zero. Si fa trovare pronto quando c’è da sventare con un bel balzo felino, la minaccia capitata sul piede destro, per fortuna quello debole, di Maio nel secondo tempo, ed infine si lascia infilare dal bel tiro piazzato da Braghini proprio nei minuti di recupero, su cui obiettivamente poteva fare ben poco. 

PERICOLINI 5.5
Dopo aver riposato nella gara di sabato contro l’Orvietana, il nostro pendolino tiene botta e sfoggia un’altra partita giocata di buona lena mettendo ancora in mostra il solito grande impegno ed il solito coraggio, attributi chiave per accedere immediatamente al cuore dei tifosi. Purtroppo sono poche le sortite offensive sulla trequarti avversaria, tutte scarsamente incisive con la sfera quasi sempre recuperata agilmente dai biancoazzurri. Negli ultimi minuti di gioco forse concede un po’ troppo spazio al tiro di Braghini, ma dopo una gara comunque dispendiosa in un ruolo che richiede tanto sacrificio, un calo nella tenuta mentale è anche comprensibile.

PRETATO 5,5
Gettato subito nella mischia da Indiani, il giovane under arrivato da Pontedera, appare un po’ titubante e ancora in piena fase di inserimento nel gruppo. Al 17esimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo avrebbe pure sulla testa la palla per il vantaggio amaranto, ma a salvare sulla linea c’è l’intervento provvidenziale di Foglia (Mattia), il numero 7 degli abbruzzesi. Al 30esimo prende un’ammonizione e la sua partita termina al 45esimo quando Indiani corre ai ripari e lo sostituisce con Poggesi. 

Dal 46esimo POGGESI 6
Con il suo ingresso e lo scivolamento di Lazzarini al centro, l’Arezzo  riprende un assetto difensivo più familiare e anche più solido, il nostro numero 15 ci mette il fisico e nel secondo tempo si fa apprezzare per qualche discesa sull’out di sinistra, nonostante un avversario ruvido come il capitano Della Quercia. 

RISALITI 6,5
È l’uomo mascherato a comandare la difesa. La personalità e l’intelligenza di Jack diventa un fattore importante anche quando gli amaranto vanno all’assalto della porta avversaria: nei primi minuti su di un calcio d’angolo a favore prende la traversa con un bel colpo di testa a scavalcare il portiere. Nel secondo tempo, grazie anche alla copertura di Lazzarini, si spinge in avanti a rimorchio degli attaccanti, come quasi fosse un attaccante fantasma, e al 19esimo del secondo tempo, tutto solo avrebbe pure l’occasione di portare in vantaggio i suoi. Il destro però è centrale e di facile presa per D’Egidio. Peccato. Risaliti si conferma comunque non solo un fastidio per gli attaccanti avversari, ma anche un concreto pericolo per i difensori.

LAZZARINI 6
Il Jolly della squadra questa volta viene sballottato a sinistra, in un ruolo completamente inedito, anche se più volte aveva coperto già il ruolo di terzino (destro). Nel primo tempo gioca una partita ordinata, focalizzata più sulla fase di contenimento. Nel secondo tempo con l’ingresso di Poggesi scala al centro, e torna a formare con Risaliti la solit(d)a coppia difensiva. 

SETTEMBRINI 6,5
Il Capitano torna al gol e lo fa con una punzione deliziosa, con la palla che scende dolcemente sotto l’incrocio e riaccende le speranze degli amaranto. Che sia di buon auspicio per le prossime importanti gara di campionato: nel girone di ritorno servono anche i suoi gol da calcio piazzato. Finisce la gara, con l’ennesimo cartellino giallo per aver reagito alla prolungata strattonata di Emili.


FOGLIA 5.5
70 minuti giocati mestamente con una perfetta condizione ancora da ritrovare. Qualche buono spunto come la percussione centrale che causa la punizione finalizzata poi con successo da Settembrini, ma ancora molti cali di concentrazione e di poca precisione. Di Fabio ne conosciamo a fondo il valore come calciatore e come uomo e per il prosieguo del campionato sarà fondamentale il suo apporto. Forza Fabio, aiutaci a vincere questo campionato! A 20 minuti dalla fine esce per fare spazio a Castiglia. 

Dal 69esimo – CASTIGLIA SV
Dopo i 90 minuti spesi con l’Orvietana, viene preventivamente tenuto a riposo dal mister in vista dell’importante sfida di domenica contro il Follonica Gavorrano. Con il risultato inchiodato sull’1 a 1, Indiani lo getta dentro probabilmente per sfruttare, ancora una volta, la sua vena realizzativa (con 5 reti su 17 presenze in campionato è il bomber della squadra), ma il gol purtroppo non arriva. In realtà arriva sì, al 94esimo e sulla porta sbagliata..

ARDUINI 5.5

Debutto così così. Ettore ci mette grinta ed impegno, spronando più volte i compagni di reparto a dare qualcosa di più, si vede chiaramente che la voglia di giocare è tanta. Purtroppo non incide e per quei 75 minuti di gioco lo si nota davvero poco. Minuti comunque importanti che servono ad accelerare l’intesa con i nuovi compagni.

Dal 75esimo BIANCHI SV
Subentra al posto di Arduini e rispetto al compagno offre una migliore schermatura davanti alla difesa, dando una impressione di maggiore copertura.. che però viene vanificata dall’ennesimo gol preso in contropiede in cui, proprio lui e Pericolini erano rimasti a difendere.

BRAMANTE 5

Annaspa senza sapere bene cosa fare, ingabbiato molto bene dalla marcatura avversaria, e gira a vuoto per 45 minuti. Non un bella prova per il piccolo fantasista, responsabile, come tutto il reparto avanzato di non aver trovato sbocchi interessanti per impensierire davvero la retroguardia del Pineto. In questa prima parte di stagione ha brillato solo ad intermittenza, sprazzi di qualità in mezzo a molte prestazioni opache. Oggi, purtroppo, è stata una di queste.

Dal 75esimo – CONVITTO 5
Il suo ingresso dopo i primi 45 minuti, avrebbe dovuto spaccare la partita ed invece finisce anche lui intrappolato nella ragnatela preparata dai difensori biancoazzurri. Ci prova con un tiro che D’Egidio devia in angolo, unico guizzo di una prestazione impalpabile. Ci si aspettava sicuramente di più anche da lui. Forse sono necessari meno rimbrotti e più sostegno per questo ragazzo che comunque ha qualità tecniche da categoria superiore. 

PATTARELLO 4.5

L’esperimento come falso nove non ha funzionato. Come prima punta risulta totalmente innocuo, persino lento e prevedibile. Si allontana quindi dalla posizione di terminale offensivo per trovare spazi e giocate sulla trequarti, lasciando però un clamoroso buco negli ultimi 30 metri, che ovviamente, né Bramante né Zhupa riescono a sfruttare.. e tutto questo agevola enormemente la tattica e la strategia degli avversari. Man mano che passano i minuti si fanno più frequenti certi inequivocabili segnali di insofferenza e scoramento: spesso lo vedi piegato sulle gambe con lo sguardo pensoso dopo l’ennesima occasione sfumata o dopo un filtrante totalmente sbagliato. Un’instantanea tremendamente melanconica. E questa continua, cronica, difficoltà a trovare la rete, di certo non aiuta il numero 10, introvertito oramai in un dialogo di solitaria autoanalisi. Il rendimento lievita leggermente nel finale quando finalmente entra Gucci ed il Patta torna a posizionarsi sull’out di destra, ruolo a lui più congeniale. 

ZHUPA 5

Il giovane 2005, parte titolare come attaccante esterno a sinistra per poi portarsi pure al centro. Ci mette gamba ed impegno, ma dalla sua zona l’Arezzo non riesce mai ad essere pericoloso. Della Quercia e Di Filippo sono difensori arcigni e di certo non si può chiedere ad un 17enne che sta accumulando preziosi minuti in prima squadra, la giocata che ti fa vincere la partita. Esce al 69esimo per fare spazio a Gucci.

Dal 69esimo – GUCCI 6
Attenzione che questo Arezzo adesso non diventi un Arezzo Gucci dipendente. Ancora una volta si è evidenziato come questa squadra non possa privarsi di un vero riferimento in attacco e davanti alle poche alternative in panchina – vista anche l’indisponibilità di Persichini per altri 10 giorni (ma non si tratta di una prima punta come Niccolò) – questo potrebbe rivelarsi più un fattore negativo che positivo. La squadra per 70 minuti gira a vuoto, ingolfata soprattutto nelle manovre offensive. Gucci non sarà quell’attaccante tecnico, capace di ottenere consensi anche dagli spettatori più esigenti, con un destro sopraffino, ma è quel giocatore che, per intuito ed esperienza, sa fiutare in anticipo sugli altri l’occasione da gol e che sa buttarsi con coraggio in avanti nei momenti giusti.. e non è un caso che il gol annullato per fuorigioco (molto dubbio) all’ultimo minuto, ci sia proprio il suo zampino.. 

di BlueBob