Le Figurine degli ex Amaranto: Ricchiuti, Vendrame, Frick e Cabrini

Nell’autunno del 2000 inizia l’era di Piero Mancini da presidente dell’Arezzo, rilevando la Società da Giovanni Bovini. Il primo movimento del neo presidente fu portare come direttore sportivo l’esperto Tito Corsi. La squadra allenata da Antonio Cabrini navigava in brutte acque e venne rinforzata da tre ottimi calciatori Ricchiuti, Vendrame e Frick e con una grande rimonta riuscì ad arrivare ai playoff per la B. ADRIAN RICCHIUTI (47 presenze 10 reti) talento e classe sopraffina, arrivò ad Arezzo dal Livorno ed il primo anno delizio’ la platea aretina con giocate di gran classe poi però l’anno seguente lasciò la squadra a metà campionato, non senza polemiche per il Rimini diventandone una bandiera. MARCO VENDRAME (90/4 reti) quattro anni in amaranto (arrivò dalla Pistoiese) in un Arezzo dai risultati molto alterni fino alla splendida promozione in B del 2004 dove si rivelò pedina insostituibile nella perfetta macchina di Mario Somma. MARIO FRICK arrivato ad Arezzo dallo Zurigo, scoperto da Tito Corsi, l’attaccante del Liechtenstein pur rimanendo solo un anno nella nostra città è ricordato con grande simpatia nell’ambiente amaranto. Forte fisicamente, quasi immarcabile quando partiva in progressione chiuse la sua esperienza aretina con 23 presenze e ben 16 goals prima di essere ceduto al Verona in serie A. Mister ANTONIO CABRINI dopo la scintillante carriera da calciatore (oltre 400 presenze in A, 73 in Nazionale e Campione del Mondo dell’82) fa l’esordio in panchina proprio ad Arezzo. Rimase solo un annata ma positiva con i playoff persi con il Livorno (1-3, 0-2) poi qualche altra esperienza panchinara (Crotone Pisa Novara Nazionale Femminile) ma senza ottenere quei risultati che avrebbe sperato.

a cura di Pierangelo Ceccherini