La vittoria attraverso il gioco
È diventato, ormai, inconfutabile: Arezzo e predominio sono un connubio indivisibile, che fanno della squadra Amaranto ancora, e forse più di prima, la candidata n. 1 alla vittoria finale; qualora ce ne fosse stato bisogno, un’ulteriore conferma è venuta proprio domenica, nella gara casalinga vinta contro il Grosseto, nonostante l’inferiorità numerica: anche in 10 contro 11 la squadra maremmana non ha mai, se non sporadicamente e senza velleità alcuna, la metacampo degli aretini, che, in inferiorità numerica, hanno stradominato sugli avversari.
Non tragga in inganno, sotto questa ottica, il roboante 3-0 con il quale la capolista ha liquidato il Livorno, perché fino al primo gol, i labronici avevano affrontato gli amiatini alla pari, rischiando a loro volta di andare in gol almeno in un paio di occasioni. La composizione della rosa, molto più modesta, rispetto a quella aretina, è un altro fattore che depone a favore degli amaranto.
Si erge a protagonista, e forse potrebbe essere il vero ed unico antagonista dell’Arezzo, quel Poggibonsi che la scorsa stagione, da neopromosso, sfiorò l’impresa della promozione lottando fino alla fine contro il San Donato Tavernelle: con 5 vittorie consecutive (6, oltre ad un pareggio nelle ultime sette partite), dopo un avvio stentato, è salito al terzo posto, superando di slancio sia Flaminia Civitacastella (21 punti) che Livorno (20).
In una classifica che si sta lentamente sgranando, dopo il Livorno solo Mobilieri Ponsacco e Follonica Gavorrano sembrano tenere il passo quanto meno da play off, visto che già sono distanti dalla vetta di 10 e 11 punti (8 e 9 dall’Arezzo), mentre il Città di Castello frena l’emorragia e dopo tre sconfitte consecutive agguanta in rimonta il pareggio in Maremma; ha fatto clamore la sconfitta dello Sporting Trestina: la squadra della Valtiberina, in vantaggio, si è fatta prima agguantare e poi superare da un sorprendente Mobilieri Ponsacco. Scivola in casa la Sangiovannese, punita da un gol in pieno recupero dal Ghiviborgo, che così si porta fuori dalla melma dei play out, dove invece restano impantanateTau Altopascio e Ostiamare, con Grosseto, Terranuova Traiana ed Orvietana ingoiate (soprattutto le ultime due) nella zona infernale che porta alla retrocessione diretta.
Proprio l’Ostiamare sarà la prossima avversaria, in terra romana, dell’Arezzo: sulla carta sembrerebbe una partita senza storia, ma l’Arezzo dovrà, al contrario, continuare nella strada intrapresa: come ha avuto modo di ribadire Risaliti, nell’ultima puntata di Club Amaranto, è una partita importante (come lo sono tutte d’altronde), sia perché potrebbe creare qualche problema, chiudendosi a riccio com’è prevedibile – gli amaranto, squadra molto tecnica, hanno “sofferto”, si fa per dire, di più contro le squadre che si chiudono, trovando con ancor maggior difficoltà del solito la via della rete. Mancheranno Settembrini e Zona (squalificati) e Gaddini e Risaliti (infortunati), ma come ha detto Indiani, prima della gara con il Grosseto, saltata per squalifica da Damiani: se non ce n’è uno, ce ne sarà un altro!, concetto ribadito, anche questo, da Giacomo Risaliti, sempre lunedì sera: siamo 20-24 giocatori, ma siamo tutti allo stesso livello, ed ha ragione il Mister quando dice che per fare la formazione potrebbe usare la monetina, tanto non cambierebbe nulla! Mi riallaccio per questo, alla premessa: un dato, anche questo inequivocabile, che dimostra la netta supremazia dell’Arezzo sulle altre squadre (solo contro il Montespaccato il possesso palla degli amaranto è stato appena sopra il 55%, nelle altre gare è sempre stato tra il 70 e l’80% del tempo complessivo); ultimo dato statistico da sottolineare il numero ingente di “palle inattive”: tra calcio d’angolo, punizioni e rigori siamo oltre 10 di media a partita, anche se, ahimè, solo in rare occasioni si è colto il risultato migliore. Sarà importante vincere, qualora il Montespaccato riservasse agli amiatini (lo scorso anno 10ma giornata di andata, finì 3-3), nel proprio campo, lo stesso trattamento cui ha sottoposto le due squadre amaranto del girone (AREZZO – pareggio – e Livorno, sconfitta), in modo da poter sfruttare al meglio un mezzo o, meglio, intero scivolone della Pianese, in vista del match clou della domenica successiva, ai piedi del Monte Amiata.
Il campionato entra ancor più nel vivo, con le ultime 5 giornate prima della sosta invernale: è l’occasione per ribadire, ancor meglio, che SOLO NOI POSSIAMO VINCERE QUESTO CAMPIONATO; che la volontà di farlo sia forte e piena, lo ha dimostrato il Direttore Paolo Giovannini, che, in anticipo sui tempi, ha ingaggiato lo svincolato Niccolò Gucci, centravanti con il vizietto del gol, che ha già esordito per pochi domenica scorsa, che ha già vinto (con la Pro Patria) sia campionato che poule scudetto; ma lo stanno dimostrando, ancor di più, sul campo, sia Mister Indiani, con lo staff tecnico al completo, sia i giocatori, tra i quali non c’è mai stato nessuno, fino ad ora, che abbia palesato un impegno minore rispetto alle attese. Ed ancor di più, ovviamente, ne hanno voglia i tifosi che hanno ritrovato, in buon numero – ma possiamo fare di meglio, (un po’ come la squadra!) – il giusto entusiasmo attorno alla propria squadra!
Non ci resta che attendere il verdetto del campo, continuando imperterriti a cantare il nostro inimitabile …FORZA AREZZO!!!!
di Patrizio Blonda