Trova le differenze

Un detto recita: “inutile piangere sul latte versato” e infatti, qui, oggi, la mia intenzione non è quella di rievocare, in questo straordinario momento, i brutti periodi che il Cavallino e i suoi tifosi hanno attraversato nelle ultime due stagioni trascorse ma piuttosto evidenziare le differenze, soprattutto dal punto di vista tecnico e gestionale relativo al modus operandi tra l’attuale dirigenza e, appunto, quelle passate. A tal proposito, la prima cosa che ho potuto riscontrare è la netta diversità nel fare comunicazione, aspetto a mio avviso importantissimo per creare empatia e partecipazione nell’ambiente. L’utilizzo puntuale  dei canali social e soprattutto la dialettica pulita, chiara e diretta, da parte del direttore generale Paolo Giovannini, il quale si è reso sempre disponibile a rilasciare interviste , non lascia spazio a interpretazioni dando, così, modo al popolo amaranto di essere sempre aggiornati e di capire, senza possibilità di equivoci, le intenzioni e i movimenti che, passo passo, la società, ha inteso e intende compiere.

L’aspetto importante, che si distingue dalle precedenti gestioni, è che quest’anno alle parole stanno seguendo i fatti ed è sotto gli occhi di tutti il cambiamento annunciato, nella prima conferenza stampa,  dal direttore generale,  relativo al tipo di organizzazione, ora basata su un preciso programma che, innanzitutto, fa riferimento ad un budget di spesa predefinito e adeguato alle possibilità, di cui una parte è supportato anche da nuovi sponsor che lo stesso Giovannini si è premurato di reperire coinvolgendo alcune realtà imprenditoriali della zona. 

In ambito tecnico direi che un’altra sostanziale differenza è quella riguardante la costante presenza e interazione della dirigenza con l’allenatore, con i collaboratori e con i giocatori. Direttore generale e direttore sportivo orbitano quotidianamente intorno al contesto, infondendo sicurezza e rimarcando le ambizioni di questo progetto. 


di David Purpura