Buone sensazioni

L’Arezzo supera 5-0 la Castiglionese nella seconda uscita stagionale, al termine di una partita giocata a ritmi che sono stati condizionati dall’orario e dal gran caldo di questi periodi. Indiani ha ruotato come in occasione dell’amichevole contro il San Donato tutti gli effettivi, con formazioni che si sono alternate nei due tempi e che hanno badato molto a cercare di mettere in campo i dettami tattici del mister che in alcuni momenti si sono intravisti. Al di là della cronaca, quindi, mi pare evidente che sia più interessante raccontare qualche impressione che è emersa dai 90 minuti giocati piuttosto che i singoli episodi, determinanti per il risultato, anche per la consistenza degli avversari.
La prima cosa che mi ha colpito è stato ancora una volta la presenza di una bella cornice di pubblico, cosa certamente non scontata considerato il clima e l’orario della partita. Arezzo ha voglia di calcio, della sua squadra e mi pare che lo stia dimostrando continuamente. È stato piacevole poi vedere la garra di qualche giocatore come nel caso di Settembrini e di Castiglia, interpreti di un pressing altissimo e generoso che ti fa capire lo spirito con il quale la squadra deve scendere in campo la domenica. La partita di ieri ha fatto intravedere una squadra sempre orientata in avanti, alla ricerca della palla nella zona più alta di campo possibile, rischiando sempre qualcosa nella disposizione difensiva. Questo metodo di gioco, se effettuato con i giusti tempi e la partecipazione corretta di tutti, darà sicuramente grandi soddisfazioni. Notevoli anche alcune ripartenze in velocità dalla nostra linea difensiva con il pallone che, specialmente nel primo tempo, veniva spostato a una velocità notevole, creando voragini nella metà campo avversaria, dove la potenza e velocità di Diallo in dei momenti è stata spettacolare. Due parole le spendo volentieri su questo giocatore, una sorta di Lukaku per caratteristiche, e che a me è apparso il calciatore di attacco a cui non puoi rinunciare mai, forte fisicamente e in grado di fare da appoggio alla manovra quando non trovi spazi, oppure in grado di essere lanciato in velocità in campo aperto e in quel caso impossibile da fermare visto la stazza. I piedi sono sicuramente rivedibili, ma penso che questo sia un giocatore in grado di esaltare la platea amaranto, sicuramente non il piccione travestito da airone che abbiamo schierato al centro dell’attacco la passata stagione.
Qualche parola la devo riservare anche per Forte, che con Castiglia e Settembrini potrebbe formare un centrocampo di over veramente completo. Le ultime riflessioni le dedico agli under, vera croce della passata stagione, e che a prima occhiata mi paiono veramente di altro livello, anche se rivedibili contro avversari che ti attaccano di più. Sicuramente ragazzi di maggior personalità, che paiono perfettamente “integrati” nel progetto di squadra e non corpo estraneo a completare gli undici come è apparso spesso e volentieri la passata stagione. Lorenzini mi è parso un bel trattore, anche se la sua spinta a volte tende a comprimere lo spazio del giocatore di attacco se non viene assecondata nei giusti tempi. Pericolini mi è sembrato un ragazzino parecchio vispo anche se ripeto va rivisto contro avversari più impegnativi. Mercoledì contro il Pontedera, squadra sicuramente più rognosa, quadrata e di categoria superiore, l’esame sarà sicuramente più probante e anche i nostri ragazzi saranno chiamati a un compito più difficile e dovranno fare vedere di che pasta effettivamente sono fatti.

di Vecchia Guardia


La sintesi della partita