Giù il sipario
In un malinconico riecheggiare di malumori va giù il sipario, si spengono le luci su questa deludente stagione, che è volata via. Un’altra annata che va ad aggiungersi all’elenco di quelle trascorse in Serie D, 9 con la prossima, senza contare i trascorsi di un passato molto remoto, quando esistevano le Divisioni.
All’amarezza per la catastrofica retrocessione dell’anno scorso e al mancato ripescaggio si è aggiunta la rabbia per l’inutile terzo posto raggiunto in campionato, figlio di una iniziale campagna acquisti illogica e di una perseverante gestione tecnica inadeguata. Dulcis in fundo, e giusto per non mortificare la coerenza, non poteva mancare l’ennesima inspiegabile loffia prestazione difronte al proprio pubblico e con due possibili risultati utili, riuscendo, così, a farci buttare fuori al primo turno dei playoff.
Sarà possibile uscire da questo incubo e invertire la rotta? Il Presidente Guglielmo Manzo pare finalmente intenzionato a lasciarsi alle spalle gli stretti tornanti in salita e a imboccare, invece, una diritta e scorrevole superstrada, annunciando ufficialmente, mercoledì 1° giugno, alle ore 12, presso la sala stampa di viale Gramsci, il nuovo DG dell’Arezzo, il sig. Paolo Giovannini, del quale conosciamo gli ottimi risultati ottenuti nella sua carriera, a partire dalla promozione in C2 col Castel Nuovo Garfagnana, con Mister Favarin, per proseguire a Massa, portando la squadra apuana, guidata da Indiani, dalla serie D alla C1. Anche con la Lucchese riuscì a ottenere due promozioni, raggiungendo, sempre con Favarin, la terza serie. Poi, nel 2012, approdò in quel di Pontedera, dove nuovamente insieme a Paolo Indiani, con il quale instaurò un rapporto di fiducia, non solo professionale, conquistò la promozione in C1 e vi restò per 10 anni. Con il suo arrivo si presuppone l’inizio di una nuova era, quindi di un percorso evolutivo che ci possa riportare, dall’epoca di Neanderthal a quella più moderna del Sapiens.
Non so se il Dg Giovannini riuscirà a compiere il miracolo e a riportarci subito in C, cosa che tutti noi ci auspichiamo, in ogni caso, per programmare un nuovo ciclo di alto livello è necessario investire anche sul tempo, ma tanto questo,come purtroppo possiamo constatare sulla nostra pelle, vola via , come sono volati in un lampo 40 anni dalla straordinaria e nostalgica promozione in Serie B, quando nella nostra panchina sedeva un certo Mister Antonio Valentin Angelillo, fortemente voluto dall’allora Presidente Narciso Terziani.
Il 30 maggio del 1982 l’Arezzo, riconquistava la serie cadetta ,a distanza di 12 anni, grazie ad una squadra della quale, ancora oggi, i tifosi ricordano a memoria e con tanto affetto la mitica formazione che ,a mo di filastrocca viene così recitata: PELLICANÓ, DOVERI ZANIN,MANGONI BUTTI ZANDONÁ, BOTTEGHI,NERI, GRITTI,MALISAN, VITTIGLIO.
Il tempo, è vero, passa veloce ma le imprese rimangono indelebili nella storia.
di David Purpura