L’Amaranto in trasferta | Cascina
Cascina è un comune di 45.418 abitanti della provincia di Pisa, che si trova sulla riva sinistra del fiume Arno nella sua pianura alluvionale.
La storia documentata di Cascina risale sino al periodo romano. La pianta stessa della città richiama quella del castrum, con strade perpendicolari tra loro (cardi e decumani ) che formano una scacchiera.
La prima menzione di Cascina è una pergamena del 750 in cui si parla della donazione di una casa, fatta alla chiesa di S. Maria di Cassina.
L’origine del nome è incerta, ma potrebbe essere derivata da un termine “cassina o casina“ nel senso di “casa di campagna“ oppure dall’omonimo torrente, ora scomparso, che attraversava l’attuale paese.
Maggiori conoscenze sulla storia della città risalgono all’epoca medievale, periodo in cui il comune combatté sanguinose battaglie prima contro i Lucchesi e poi contro i Fiorentini.
A Cascina venne combattuta il 29 luglio 1364 la nota battaglia di Cascina tra Fiorentini e Pisani. Dopo essere rimasta sotto il dominio di Pisa per tutto il secolo XIV, la città passò sotto il dominio fiorentino.
Storicamente uno dei motivi dello sviluppo come borgo medievale e della costruzione delle mura fu proprio la collocazione sulla strada che congiunge queste due città. Da citare al riguardo della cinta muraria, le torri angolari, a pianta pentagonale. Nel 1798 fu elevata a vicariato col titolo di Vicariato di Cascina e Pontedera.
Oggi Cascina conserva ancora il suo aspetto medievale, proprio nel medioevo si innalzarono quelle costruzioni che possiamo osservare ancora oggi, prima su tutti la cinta muraria conservata solo in parte, con le sue dodici torri.
Tra gli altri monumenti e luoghi di interesse, davvero imperdibile la Pieve di Santa Maria Assunta e di San Giovanni, chiesa in stile romanico-pisano dall’imponente facciata caratterizzata da splendidi effetti di policromia, che sorprende anche all’interno per la sua struttura elegante e raffinata; l’Oratorio di San Giovanni Battista del XIV secolo, affrescato dall’artista senese Martino Di Bartolomeo; il Santuario della Madonna dell’Acqua situato poco fuori le mura, edificato nel 1600 che presenta una elegante struttura a pianta centrale a croce greca. Per soddisfare poi la curiosità di cose particolari si può visitare, su prenotazione, in via Curtatone 60, il Museo delle Arti e dei Mestieri del Legno, nato per celebrare e valorizzare il patrimonio di tradizioni della produzione locale. Vi si trova esposta la collezione di strumenti, macchine, disegni e materiali usati dagli artigiani, quale testimonianza del tessuto socio-economico della città, caratterizzato dalla tradizione della lavorazione del legno.
Oltre a storia e arte così argomentate, Cascina è anche forte di un altro prestigio che è la gastronomia.
Vediamo quali sono i piatti tipici della cucina cascinese, ricca dei più svariati prodotti locali: primi, ghiotti secondi, dolci prelibati, insaccati, formaggi e vini.
Tra i piatti tradizionali troviamo: le pappardelle al cinghiale, sono un robusto piatto, condite con carne di cinghiale marinata, rosolata, speziata e cotta con il pomodoro; il risotto nero preparato con gamberi e calamari freschi, sfumato con fumetto di pesce: il suo profumo invita all’assaggio e trasporta in riva al mare; il tonno briaco, insaporito a tranci con sale, pepe, marsala e servito sopra il pane fritto, arricchito poi da un salsa con acciughe, capperi e succo di limone; i fagioli piattella, semplici e antichi, vengono cotti al fiasco, con aglio, alloro, acqua, sedano e poi conditi con olio: buonissima e delicata la loro polpa bianca!
Anche i dolci sono irresistibili al palato per il gusto e per le loro qualità decisamente golose. Sono numerosi, tipici di determinati periodi dell’anno, ma sempre buoni da gustare perché preparati con ingredienti di grande pregio: il buccellato, presentato sotto forma di ciambella preparata con farina, zucchero, uova, uvetta, semi di anice e cotta in forno; le frittelle di San Giuseppe cucinate con riso cotto, aromatizzato di vaniglia, plasmate a forma di palline, fritte e spolverizzate di zucchero a velo; lo zuccotto, allestito in uno stampo con fette di pan di spagna bagnato di vinsanto, farcito con panna montata, scaglie di cioccolato e cacao setacciato, raffreddato e servito con decorazioni di ciuffetti di panna.
Tutti questi ottimi piatti potranno essere degustati sorseggiando nettari locali molto apprezzabili come: il Castellaccio, rosso a indicazione geografica tipica; il Chianti Riserva DOCG, rosso profumato e ricco di gusto intenso; il vino rosato la “Prima Volta” ottimo come aperitivo; la Ficaia, bianco IGT delicato con sentori di fiori; a garanzia di qualità tutti questi vini sono prodotti distribuiti dalla rinomata cantina Fattoria l’Uccelliera.
Potremo goderci piatti e vini tipici fermandosi a pranzo al ristorante “Osteria da Cencio”, situato sotto i portici sul Corso centrale di Cascina, dove possiamo trovare cibo meraviglioso, tutto fatto a mano con ingredienti di ottima qualità. I piatti sono buonissimi, il personale disponibile, accogliente e anche l’ambiente è molto caratteristico e curato.
Forza Arezzo vinci per noi!
a cura di L.T.