L’Amaranto in trasferta | Città di Castello

Città di Castello è un comune di 39.286 abitanti della provincia di Perugia. Principale centro dell’alta valle del Tevere, data la sua posizione, ha forti legami storici e culturali con le zone limitrofe di Toscana, Romagna e Marche.
L’insediamento originario fu fondato dagli Umbri sulla riva sinistra del Tevere in prossimità del territorio assoggettato al controllo degli Etruschi. A partire dal III secolo a.C., a causa dell’espansione romana la città divenne federata di Roma e successivamente dal I secolo a.C. si trasformò in municipio romano, di cui patrono più illustre fu Plinio il Giovane. La città fu chiamata Tifernum. Nel VI secolo il centro urbano fu distrutto dall’ostrogoto Totila, successivamente ricostruito da Florido e conquistato dai Longobardi. Intorno all’anno 1100 si organizzò in comune e nel 1367 la città fu ricondotta allo Stato della Chiesa. Dal 1440 cominciarono le lotte per la conquista del potere tra varie famiglie, tra le quali quella dei Vitelli. Seguirono varie vicissitudini, ma fu significativo ne XVI secolo l’apparentamento dei Vitelli con la famiglia Rossi di Parma. Nell’anno 1798 i soldati della Repubblica Cisalpina proclamarono la repubblica e nel 1849 la città ottenne la libertà dallo Stato Pontificio. Nel 1860 fu occupata dall’esercito piemontese e l’anno successivo entrò nello stato italiano.

Pinacoteca comunale da Umbriatourism

Sono testimonianze di tale storia molte strutture architettoniche civili come il Palazzo dei Priori, la Pinacoteca comunale, il museo del Duomo e molte religiose tra cui le chiese di San Francesco e di San Domenico, tutte da visitare per le loro bellezze e pregevoli peculiarità. A storia e monumenti così considerevoli segue in parallelo una tradizione culinaria altrettanto ragguardevole, ricca di prodotti tipici locali: primi, secondi di varie carni arricchiti spesso dal prezioso tartufo, dolci prelibatissimi, insaccati, vini e formaggi.

Agnello al tartufo nero da Umbiriatourism

Tra i piatti tradizionali troviamo: l’agnello al tartufo nero, preparato con olio, vino, aceto e tartufo grattugiato; i crostini al tartufo ricoperti di una salsa densa e omogenea a base di tartufi tagliati a lamelle; i fagioli con cotiche serviti con un trito di prosciutto, aglio, prezzemolo e pomodoro; le olive nere insaporite con olio, aglio, alloro e bucce di arancia; il pannociato, ricco di noci, formaggio e pepe… saporitissimo!
Anche i dolci sono prelibatezze da non perdere: le castagnole di carnevale (siamo in sintonia con il periodo) servite con alchermes o miele; la ciaramicola, soffice ciambella che colpisce per i suoi colori sgargianti: rossa all’interno, ricoperta di glassa bianca spolverata di confetti colorati; il torciglione, a forma di spirale (assomiglia ad un serpente), preparato con farina, zucchero, mandorle e pinoli.

Ciaramicola da Umbriatourism

Tali squisitezze potranno essere accompagnate da vini prestigiosi come il Merlot della cantina Todini, il Vernaccia di Cannara DOC o il Passito Bianco IGT, entrambi della cantina Colle di Rocco.

Merlot Todini

Potremo goderci queste specialità, in piena delizia, accolti dal ristorane Preludio che situato nel centro storico, sul corso principale ricco di interessanti musei e botteghe d’arte, offre pietanze squisite, tra cui pasta e dolci fatti in casa, il forno a legna, il paté e le salse rigorosamente preparate dallo staff di cucina.
Da provare quindi vari piatti tradizionali dai primi ai dolci con cui sorseggiare nettari bianchi e rossi.
Sarà una goduria in attesa della partita, Città di Castello ci aspetta! Andiamo e vinciamo! Sempre forza Arezzo!

a cura di L.T.