Alò che s’arbeve – Città di Pomezia

| Foto da comune.pomezia.rm.it |

Ritorna la rubrica Alò che s’arbeve, vi porteremo nei posti più belli d’arte, cultura, divertimento, per scoprire piatti tipici e gastronomia, nelle città dove gioca in trasferta il nostro amato Arezzo. Pomezia è un grosso centro a sud di Roma, a meridione del grande raccordo anulare e della strada pontina, il comune termina nel mar Tirreno con lo splendido litorale pontino di Torvaianica. Pomezia è stata la quinta “città nuova “progettata e costruita dall’architettura littoria, in epoca fascista nel 1932 dopo Latina, Sabaudia, Pontinia e Aprilia al termine della grande bonifica dell’Agro pontino, voluta e realizzata dal Duce nel 1928. La prima pietra di Pomezia fu deposta da Benito Mussolini nel 1938 e la città fu inaugurata il 29 ottobre 1939 davanti a 20000 persone con una solenne cerimonia militare. L’architettura littoria, commissionata dal regime, era composta da un modello razionalista, semplice, lineare ed essenziale, fatto con materiali del posto come mattoncini o travertino bianco.

Torre dell’Indipendenza | Andy90 di Wikipedia in italiano

Tuttora rimangono nel centro di città delle opere da visitare ( a chi piace); i tifosi amaranto che girellano per Pomezia potranno vedere nella bella Piazza Indipendenza (ora zona pedonale) il Palazzo del Municipio, la famosa Torre Civica alta 30 metri, la ex Casa del fascio con la terrazza dove si affacciava il Duce, l’ex palazzo postale e la chiesa di San Benedetto, opera sacra, a navata unica e molto imponente, sempre del 1939. Chi invece la mattina vuole immergersi nel mondo del cinema deve andare a Cinecittà World, creato da De Laurentis e Diego della Valle, un grande parco a tema con 40 attrazioni, 6 spettacoli, 7 aree a giochi di film, cinepiscine, cinepattinaggio, piste da sci, scivoli horror, ghiaccio, tropici, voli sospesi in aria, simulazioni aeree e guerre stellari… insomma di tutto di più. Chi invece vuol provare un po’ più di adrenalina deve andare al parco acquatico ZooMarine, a Torvaianica, un’enorme area con 20 attrazioni acquatiche mozzafiato, piscine, scivoli da crepacuore, ma anche educazione ambientale e spettacoli con delfini, pappagalli e altri animali, prendetevi tempo perché per girarlo tutto non basta una giornata. I tifosi amaranto che invece vogliono passare una mattina in completo relax possono andare a passeggiare nella bella spiaggia di Torvaianica, nel litorale Pontino, fino alla riserva naturale di Capocotta, un lungo tratto di sabbia dorata circondata da dune e macchia mediterranea. Per i piatti tipici dell’Agro Pontino si ricorda che prima dei coloni, ad esclusione dei pochi pescatori, gli unici abitanti della pianura erano i lestraioli. Nella lestra, una piccola capanna recintata, vivevano pastori, boscaioli e carbonai scesi dalle colline per popolare la pianura da settembre a giugno e approfittare di quanto le lagune, le foreste e i pochi campi potevano offrire.
Come antipasti tipici abbiamo i Carciofi di Sezze alla giudea, la Tiella di Gaeta, un guscio di pasta sottile farcito con polpo, olive, scarola, spinaci, baccalà, alici, e sarde…una bomba di gusto, la Falia di Priverno, una focaccia tramandata nei secoli dai fornai del luogo, che viene accompagnata da mortadella, mozzarella di bufala di Pontinia e broccoletti della valle di Amaseno. Il Prosciutto al vino dei Monti Lepini è il la specialità più golosa a cui è impossibile resistere, poi troviamo il Prosciutto di Bassiano preparato con la coscia del maiale aromatizzata con aglio, pepe, vino bianco, unico ed inimitabile ed infine il Prosciutto cotto al vino di Cori avvolto nel fieno di erba medica, salvia, rosmarino, ed immerso nel vino bianco. Non dobbiamo poi dimenticare le alici con olive di Gaeta.

Bazzoffia di Priverno


I primi piatti da non perdere sono: la Bazzoffia di Priverno, una zuppa tipica diffusa nel basso Lazio, i Torvicelli al sugo (spaghettoni corti integrali), i Rigatoni con la pajata, i Tagliolini di Cori, la Ramiccia di Norma (sottilissime tagliatelle al sugo di agnello), le Lasagne ai carciofi, il Timballo alla ciociara, i Spaghetti di farro ai gamberoni di Ponza, la Zuppa di Telline, gli Spaghetti alla murena di Ventotene, e le Fettuccine Gamberi e pistacchio.
Come secondi tipici abbiamo:  la coratella d’abbacchio, la trippa alla romana coi carciofi, le Ciammotte al sugo, che sono lumache saporite alla menta e vino bianco, le Salsicce coi broccoletti dei Lepini, la Murena Scapece di Ventotene, il Rombo vongole e tartufo , la Calamarata speck e asparagi, il Polpo all’isolana, il Palombo in umido, le Polpette di alici di Gaeta.
Come dolci tipici possiamo trovare: la Crostata di visciole, la Caciata di Sezze, le Ciambelle al vino di Sermoneta, i Mostaccioli, che sono biscotti con il mosto d’uva. 
Per quanto riguarda i vini ci sono delle vere opere d’arte del calice: il Bianco dei Castelli Romani Doc è il massimo che si può gustare qui e nella sua capitale d’origine Frascati, è formato da uve Malvasia, Trebbiano, Grechetto e si presenta con un giallo paglierino dorato, con sfumature al bronzo, al palato si gusta delicato, aromatico, morbido e asciutto… un capolavoro.
Se volete mangiare nel miglior ristorante di pesce fresco di tutto il litorale io consiglio “L’Osteria del Mare“, a Torvaianica nella spiaggia , il massimo della prelibatezza , con piatti di pesce da sballo. Se invece volete mangiare piatti tipici di terra, io consiglio il “Ristorante il Casale Cinque Poderi“ a Pomezia, pasta fatta in casa e i Saltinbocca alla Romana più buoni d’Italia (prenotare prima).
Dopo pranzo tutti ad Ardea allo stadio ”Mazzucchi” ad incitare il Cavallino… Forza Arezzo vinci per Noi!

a cura di Leo