Per non dimenticare
Oggi 17 aprile 2020 sono 27 anni che è stato dichiarato il fallimento della storica U.S. Arezzo che dal 1923 rappresentava il calcio ad Arezzo.
Per tutti noi fu qualcosa di nuovo e di profondamente drammatico perchè mai avremmo pensato di veder morire il calcio nella nostra città; nel corso degli anni avevamo vissuto annate difficili, retrocessioni dolorosissime – tra tutte quella del 1987/88 -, ma eravamo sempre ripartiti dalla serie C e sempre con buone ambizioni.
Quell’evento fu incredibile, soprattutto perchè, a distanza di quasi 30 anni, non abbiamo mai capito se con quei famosi 70 milioni di lire – cifra irrisoria per la potenza imprenditoriale ed industriale di Arezzo in quel momento – avremmo potuto salvare l’Unione Sportiva.
Nel ricordo personale di sedicenne studente del Liceo Classico trovo sensazioni di tristezza e poca consapevolezza di cosa stesse accadendo – mentre nel 2010 e nel 2018 percepivo perfettamente il disastro cui saremmo andati incontro -, ma rammento che anche i tifosi e la città non si fossero stretti in un’unica grande forza, così come accaduto soprattutto nel 2018; quasi che la novità dell’evento fosse stata percepita soltanto da pochi.
A guardare le vecchie immagini si vede l’aula del vecchio Tribunale quasi vuota che stride rispetto alla mobilitazione di massa avvenuta nel marzo 2018; il 16 marzo 2018 ancora ho negli occhi lo striscione che recita: “attendo Picardi con l’Arezzo non si scherza”, che faceva capire il clima che si respirava in città.
Invece quel 17 aprile 1993 venne accolto con molta più freddezza, ma fu una ferita indelebile che ancora oggi sanguina. Sempre e solo Forza Arezzo!!
di David Bondi alias Ferrero