AREZZO: PASSATO (RECENTE), PRESENTE, FUTURO (PROSSIMO)

Si avvicina a grandi passi il giro di boa, mancano solo 4 giornate, e il “cavallino”, più che rampante, sembra attualmente un po’ “claudicante”, anche se si intravedono i primi sintomi di guarigione.

La prima parte della stagione di questo Arezzo, fino ad oggi, ha visto un inizio brillante (1° tempo Lecco), ma poi tra infortuni, fisici e tecnici, arbitrali (anche per domenica scorsa ci sarebbe da lamentarsi) – senza cercare alibi, sia chiaro -, e la classifica di certo se non piange, non ride! I numeri non sono sicuramente ottimali: 4 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte in casa, 0 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte, 18 gol realizzati, 19 subiti, con una media inglese di -9, a sottolineare un andamento non proprio positivo.

Senza voler fare processi sommari, cercare di “affibbiare” colpe o responsabilità all’uno o all’altro, meglio, allora, non limitarci a guardare solo al nostro “orticello”, e guardare anche a quello degli altri: siamo ad appena 3 punti dalla zona play out, ma a soli 2 dalla zona play off; la classifica, a parte il Monza, destinato a vincere a mani basse, e forse Pergolettese, Giana Erminio e Olbia a lottare per l’ultimo posto, tutte le altre squadre sono raccolte in un fazzoletto di una decina di punti (17 edlla Pianese e 27 del Renate, sorprendentemente secondo); questo fa capire che basta un episodio a favore o uno contro per salire alle stelle o scendere nelle stalle.

Ecco perché, in attesa del “mercato di riparazione” di gennaio – è opinione di tutti che dopo potrebbe iniziare un nuovo campionato – è bene guardare, anche alla luce degli ultimi risultati (più sotto il profilo del gioco che dei punti, in verità), al futuro prossimo, che parla di 2 partite in casa (Novara e Gozzano) e 3 in trasferta (Pistoiese, Renate e Lecco – quest’ultima darà il via al girone di ritorno): partite non semplici, ma neppure complicate.

La squadra, forse mi ripeto, ha dimostrato di essere in ripresa, lo stesso Di Donato sembra avere le idee un po’ più chiare, sia per il modulo che per la rosa a disposizione; stiamo ritrovando la necessaria serenità, e con essa la fiducia; ci sono almeno 18 giocatori in grado di garantire la copertura di ogni ruolo, e lo stesso ambiente sembra essersi ricompattato.

Vincere aiuta a vincere, giocare al meglio serve a migliorarsi: nulla ci è negato, tutto è ancora possibile. I tifosi non sono mai mancati, soprattutto lo “zoccolo duro”: i risultati positivi possono attirare anche i molti, troppi occasionali; non ci sono limiti al peggio, ma il fondo lo abbiamo già toccato (Monza e derby di coppa), possiamo solo migliorarci: andiamo avanti uniti, verso un unico obiettivo, e nulla sarà precluso, a cominciare da lunedì sera!
FORZA AREZZO!!!!!

di Patrizio Blonda