robur siena vs Arezzo: quando il tifoso vuole vincere!
Puntuale, come ogni anno, (spernado sempre che sia sempre l’ultima in questa categoria) si presenta la partita che vale la stagione, perché tutto puoi fare in un campionato, MA NON PERDERE contro il siena!
Ti carichi già dal sabato, ben sapendo che non sarai tra gli “intrepidi 500 e passa” che andranno a siena, ma starai a soffrire, davanti alla diretta streaming, come altri (speri almeno 1000) utenti di quella società che cerca di scimmiottare le sorelle maggiori sky e dazn, facendo del proprio meglio, ad un prezzo tutto sommato accessibile, ma offre il servizio (oggi molto migliore rispetto agli esordi di due anni fa) che meglio non si può (almeno di consente di “vedere” la tua squadra); perciò ti prepari, il collegamento è inizialmente difficoltoso, ma poi appaiono le prime immagini “dal campo”; e proprio di un campo, questa è la tua impressione, si tratta; sei abituato al tappeto verde che da un anno e mezzo almeno si presta decentemente ad una partita di calcio, di erba verde ricoperto, ma la a siena, no, è un altro tipo di campo; più “spelacchiato”, si vedono chiazze marroni, qualche ciuffo d’erba qua e là … già, però si dovrebbe vedere qualcosa di diverso, troppo tempo da quando mi sono collegato (le 17,05) e le immagini sono sempre le stesse. Torni indietro, fai di nuovo il collegamento, ti saluta, eleven, con il tuo nome, segno tangibile che sei in regola per vedere la partita, che infatti comincia e … toc … al minuto 2 e 34 si blocca e torna indietro, si blocca e torna indietro … azz. è già cominciato, il derby e tutto è fermo; provi il tablet, come non detto … prendi il telefonino … il risultato non cambia! Riavvii il computer, mentre il tempo passa inesorabilmente e finalmente appaio le immagini, in continuo … è il minuto 15 e 24, risultato inchiodato sullo zero a zero, ma c’è qualcosa che non ti torna, nell’11 amaranto! Davanti Mesina affianca Cutolo, Corrado è laterale alto a destra (Belloni, evidentemente non ha recuperato o non è al meglio), Benucci e Tassi affiancano Foglia, Rolando in fascia dall’altra parte, con Nolan, Ceccarelli e Luciani a comporre il trio dei centrali davanti a Pissardo. Siamo al 20mo, quando riesco a decifrare la formazione amaranto (di quella degli avversari non me ne può fregar di meno, tanto la partita, nel bene e nel male, dipende solo da noi!), ma nulla è successo, tutto scorre nella quasi totale assenza di sussulti. Un po’ da una parte, un po’ dall’altra, si avverte, tangibile, la paura di perdere: gli amaranto non possono permetterselo, causa la precaria posizione in classifica, i bianconeri perché sarebbe l’ennesima sconfitta in casa e comincerebbe il “funerale” degli obiettivi proclamati ai 4 venti!
Mi domando perché (ma sicuramente qualcuno che può e ha visto anche gli allenamenti settimanali potrà dirmelo meglio) Di Donato abbia scelto questa formazione, piena di così tante incognite: è la prima volta dal primo di Mesina a fianco di Cutolo; è la prima volta che Foglia ha al suo fianco Benucci e Tassi, è la prima volta che Luciani fa il terzo centrale, per lo più a sinistra, mentre Corrado è la prima volta (almeno credo), che fa l’esterno alto di destra. Tra tutte queste riflessioni, ed il tran tran solito, finisce il primo tempo; le aspettative per il secondo, visto l’andazzo del primo, non sono delle più rosee, ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.
Si riprende a giocare, nulla sembra mutare, i 22 giocatori del primo tempo, sono tutti in campo; pochi minuti, solito copione, intanto cominciano i “turni di riscaldamento”, ed ecco arrivare il primo vero sussulto; Di Donato cambia 3 giocatori, tutti insieme!: Cheddira per Mesina (molto logico!), Volpicelli per Benucci, Baldan per Corrado; assetto molto più logico, che da una quadratura molto più concreta all’Arezzo, che si sente anche più sicuro, molto più sicuro! La riprova è che passano appena 7-8 minuti dai cambi che, a seguito di una punizione sulla tre quarti senese, dopo un giochino “tiri te o provo io” tra Foglia e Luciani, che manda in confusione il siena, Foglia effettua un traversone che sembra destinato al nulla, ed invece sbuca Baldan, da dietro una selva di bianconeri e, di spalla, colpisce la palla che rotola in rete, mentre il nostro centrale, va per le terre di siena.
Riccio scompiaccio non ci vede più dalla rabbia, e getta a capofitto i suoi contro l’area amaranto, effettuando molto diversamente da come faceva ad Arezzo, udite udite, ben 3 cambi tutti insieme, cercando di suonare la sveglia ai suoi ciuccia cavalli! Un sobbalzo, la palla rotola nella rete amaranto, ma il guardalinee (che ha guardato il var, e prima ancora gli sbandieratori al Saracino) segnala un fuorigioco, dubbio, ma che sembra esserci (ci voleva la domenica prima contro il Monza, che allora avrebbe comunque vinto, ma con un punteggio, forse, meno roboante!), e gol annullato. In verità anche le proteste bianconere sono proprio labili, il che fa pensare che la decisione sia giusta.
Poi … poi arriva il patatrac: Luciani è in evidente difficoltà, vittima di crampi, e sembra chiedere il cambio, ma Ronaldo pensa bene che è l’ora di andare a fare la doccia (siamo al 43mo, l’Arezzo si è reso di nuovo pericoloso, proprio con un tiro del 23 amaranto), mancano pochi minuti alla fine, ma l’arbitro non ha ancora il fischietto in bocca; allora decide di sollecitarlo, con un fallaccio in un punto del campo insignificante, nel corso di un’azione altrettanto insignificante: l’arbitro mette il fischietto in bocca, e la mano nella tasca, per tirar fuori un cartellino rosso che non ne vuole sapere di uscire, ma lo fa, tra la disperazione degli amaranto, che rimangono in 10! 2 minuti più recupero, ma da un conto veloce, pensi che possano essere 4, al massimo. Di Donato, incavolatissimo, cambia il cambio, scusate il gioco di parole: dentro Sereni e fuori Cutolo, con Luciani che prende la fascia di capitano e resta in campo. Poco prima, anche Foglia aveva lasciato il posto a Piu, e allora ti riprende un pizzico di ansia, paura no, ma ansia si. Dall’altra parte il riccio scomposto, decide di giocare il tutto per tutto, dentro tutti gli attaccanti disponibili. Passa il tempo, ma un pensiero balena nella tua mente, appena l’arbitro decreta l’ennesima punizione a favore del siena: “questo vuole che pareggino”! Tiro sbilenco, fuori; rinvio alla viva il parroco, nuovo assalto, nuova punizione, e ti torna il pensiero, ancora senza esito. Però il recupero, causa anche l’ammonizione a Pissardo, viene prolungato ancora, ed arriva il patatrac: pareggio del siena, in mezzo all’area piena di giocatori, triplice fischio!
11 punti erano meglio di 9, ma almeno abbiamo salvato l’orgoglio! La partita, come era nelle previsioni, molto più agonistica che tecnica, ma sia sul primo che sul secondo aspetto, l’Arezzo ha prevalso, molto più nettamente di quanto dica il risultato: se c’era una squadra che meritava di vincere, era quella amaranto; pazienza, giriamo pagina, e pensiamo alla prossima: ormai se n’è andato il primo quarto di campionato, ma c’è ancora tempo, per recuperare al meglio infortunati e indisponibili, sia per recuperare posizioni in classifica; piuttosto, un aspetto da non trascurare comincia ad essere quello dei cartellini gialli: Ieri Cutolo, Luciani e Foglia (i più “maturi”!) e Pissardo, hanno beccato, se non erro, il terzo cartellino giallo, e sono in vista della diffida, prima, e della squalifica poi: non facciamo sorgere un altro tipo di “emergenza”, per favore!
Di Patrizio Blonda