Le pagelle di Siena-Arezzo
Pissardo 6 – Viene impegnato, si fa per dire, intorno al 40esimo quando blocca con sicurezza un tentativo dalla distanza proprio dell’ex Serrotti. I bianconeri avanzano con prevedibilità e scarsa inventiva, e così il numero uno amaranto, fortunatamente, si limita a rimettere in campo i pochi palloni, tutti innocui, giunti dalle sue parti. Negli ultimi maledetti e disgraziati secondi rimane inerme sul gol di Guidone.
Nolan 6 – Se Polidori passa inosservato è anche merito suo, perché il giovane difensore arrivato dalla terra dei druidi, il numero 18 senese non lo molla davvero un attimo, a volte aiutandosi anche con qualche furtiva trattenuta. Il coefficiente di difficoltà della gara per l’irlandese sale quando Dal Canto impiega ben quattro attaccanti per recuperare il risultato. Colpevole come tutto il resto del reparto difensivo per aver lasciato quell’ultima occasione a Guidone.
Ceccarelli 6 – E’ la colonna portante della difesa amaranto. Un’altra buona prestazione per un giocatore che è stato l’ultimo ad aggregarsi al gruppo, ma che oggi è da considerarsi una pedina fondamentale per l’apporto di esperienza che offre a tutta la squadra. Chiude ed imposta con personalità. Negli ultimi minuti concitati di gara quando lascia sguarnita la retroguardia per avventurarsi fuori dall’area di rigore, l’Arezzo prende gol..
Luciani 6 – Forse la scenetta con Foglia era preparata o forse no. Sta di fatto che la (finta?) incomprensione con Fabio manda in confusione la difesa bianconera e permette a Baldan, tutto solo, di spingere la palla in rete proprio nell’occasione del calcio di punizione di inizio secondo tempo.
Oramai stabilitosi come terzo di difesa svolge una gara tutta di contenimento, anche quando Di Donato con l’ingresso di Baldan decide di spostarlo sull’out di sinistra. Tanta grinta, forse un pelino troppa quando l’arbitro lo ammonisce per il fallo da dietro su Cesarini.
Rolando 6 – In un gara tutto sommato scialba e poco entusiasmante Rolando è il duplice protagonista del derby. Il rosso ricevuto per quell’entrataccia da dietro negli ultimi minuti di gioco forse figlia di una mente un po’ appannata per il grande dispendio psicofisico, vanifica quanto di buono aveva saputo offrire fino a quel momento il numero 23, probabilmente il migliore per grinta ed intensità. Poi quel fattaccio che ha costretto l’Arezzo ad arroccarsi in difesa, e che ha permesso invece al Siena di crederci fino alla fine.
Tassi 6 – Gioca da volante con un pizzico di vigore in più rispetto alle altre gare. Contribuisce a soffocare la manovra degli avversari facendo densità in mezzo al campo. Ancora poco propositivo in fase di impostazione ma in definitiva, per quelli che sono i suoi standard, svolge una buona gara. Incoraggiante.
Foglia 6,5 – Il migliore nel terzetto di centrocampo, come sempre prezioso in fase di pressing. Il giallo preso nel primo tempo quando blocca la ripartenza di Cesarini proprio davanti dell’arbitro, lo condiziona un po’ nella ripresa. Per il resto una prestazione di gran quantità condita dall’assist per il gol del vantaggio. Finita la benzina, esce claudicante al 72esimo.
Piu 5,5 – Subentra a Foglia ma si posiziona al posto di Rolando sulla fascia destra. Si fa notare per qualche sgroppata e giusto due traversoni di numero buttati in mezzo. Però è ancora pochino…
Benucci 5 – Vince il ballottaggio con Volpicelli. Corre, si butta in avanti cercando di dare supporto a Cutolo e Mesina ma è confusionario e poco lucido. A centrocampo, il più impalpabile.
Volpicelli 6 – Di Donato lo getta in campo al 53esimo al posto di Benucci con l’obiettivo di spezzare la manovra avversaria. Il numero 31 svolge bene il suo compito di disturbo ad ampio raggio aiutando la squadra anche a recuperare un po’ di ossigeno.
Corrardo 5 – Di rientro dall’infortunio il terzino dell’Inter non sembra essersi ancora inserito molto bene in squadra. Troppo timido ed impacciato gioca con l’evidente paura di sbagliare, come se l’errore commesso nella sua partita d’esordio non lo avesse ancora dimenticato del tutto. Alcuni retropassaggi da brividi, fortunatamente non sfruttati dal Siena, e poca spinta in fascia. Male.
La sua gara finisce al 53esimo quando viene sostituito da Baldan.
Baldan 6,5 – Con questo cambio Di Donato avrebbe potuto portare a casa 3 punti d’oro per il morale, per il tipo di partita e sopratutto per la classifica, ed invece il colpo di testa di Baldan sul calcio di punizione di Foglia non è stato sufficiente ad espugnare il Franchi. La corsa di Baldan verso la panchina e l’abbraccio di tutti i giocatori quasi increduli di poter spazzar via di colpo questo brutto momento negativo, resta la fotografia più bella della partita, poi, purtroppo, conclusasi con un altro risultato.
Mesina 4,5 – L’assenza di Gori pesa, moltissimo. Sopratutto se per sopperire all’indisponibilità dell’attaccante viola si deve far affidamento a Mesina e Cheddira, fin qui non proprio ispiratissimi. Anzi, da mettersi le mani nei capelli. Il bomber sardo, che pur tanti gol ha timbrato in serie D, trascorre 50 minuti all’ombra di Buschiazzo e Baroni, lasciando al solo e solito Cutolo tutto il peso dell’attacco. Gara d’esordio come titolare ma il numero 9 amaranto conferma di non essere ancora attrezzato per il salto di categoria.
Cheddira 5 – Quanto sarebbe bello se questo giocatore la infilasse una buona volta in rete? Magari proprio in partita così, di quelle brutte e sporche un po’ come sono le conclusioni che escono dai suoi piedi. Ed invece no. Tutto questo purtroppo appartiene ancora al mondo dell’impossibile.
Cutolo 6 – Costretto per tre quarti di gara a giocare per se stesso. Privato del supporto di Belloni (oggi assente) e al fianco di uno spettrale Mesina (oggi assente uguale), si riduce per quanto può a dialogare con Rolando, forse l’unico capace di intendere i suoi colpi di tacco. Dal Canto conosce la bene la pericolosità del numero 10 e così lo contiene con qualche accorgimento tattico che ne limita la creatività. Si prende un giallo un po’ ingenuamente per qualche parolina di troppo nell’occasione del fallo non fischiato su Rolando. All’88esimo non ce la fa più, consegna la fascia di capitano a Luciani e lascia il posto a Sereni.
Sereni SV – Entra negli ultimi minuti per arginare, sopratutto sotto il piano psicologico, il disperato assedio finale del Siena.
di BlueBob