Le pagelle di Arezzo-Juve U23
I sintomi evidenziati dalle ultime recenti sfide trovano conferma: questo Arezzo è troppo fragile, e Di Donato deve trovare al più presto una cura. Contro una Juventus non certo irresistibile arriva la seconda sconfitta, la prima casalinga della stagione. Avvio scoppiettante: Foglia porta in vantaggio i suoi già al terzo minuto ma i bianconeri trovano subito il pareggio con Mota, per poi ribaltare il risultato su rigore nel finire del primo tempo. La reazione dei padroni di casa è fiacca nonostante i molti giocatori offensivi impegnati nel modulo scelto dal mister. Il nuovo entrato Rolando si conquista un rigore al 68esimo, ma Gori getta alle ortiche la possibilità di raddrizzare la gara. Finisce 2 a 1 per gli uomini di Pecchia che conquistano così i primi tre punti stagionali.
Daga 5 – Debutto infelice per il vice di Pissardo (questa sera assente per il rosso ricevuto nella gara contro la Pergolettese). Il “drago”, così soprannominato durante la sua permanenza a Cagliari, più che spaventare gli avversari finisce per trasmettere insicurezza ai suoi, eccessi di spavalderia che avrebbero potuto aggravare una situazione già di per sé molto delicata considerando l’emergenza nel reparto difensivo venutasi a creare proprio negli ultimi giorni. Il voto è la giusta media tra le tante leggerezze e quelle parate d’istinto di cui comunque il ragazzo è in possesso.
Mosti 5,5 – Secondo gettone da titolare per il numero 2 dell’Arezzo. C’è poco da segnalare, anche perché i maggiori pericoli la Juventus li crea sempre nel lato opposto al suo. All’ottavo minuto si perde l’incursione di Beruatto lasciato completamente libero di mettere al centro la palla dell’1a 1. Rispetto alla convincente gara d’esordio però spinge meno e con meno convinzione.
Baldan 6 – Prestazione senza particolari sbavature, comanda la difesa con la consueta sicurezza. In due occasioni va in affanno per le accelerazioni brucianti di Lanini durante il forcing degli ospiti nella prima parte della gara, poi nel prosieguo del match i bianconeri si limitano a difendere il vantaggio e così lui e Nolan vengono alleggeriti dai rispettivi compiti di marcatura.
Nolan 6 – Fa buona guardia mostrando già una certa maturità. Gioca semplice ed è sempre puntuale in fase di chiusura. L’alchimia con Baldan c’è. Sufficienza piena dunque, anche per aver retto bene l’urto contro due clienti micidiali come Lanini e Mota Carvalho.
Luciani 5,5 – Non impeccabile. Fuori per infortunio entrambi i terzini di ruolo, è ancora lui ad occupare la corsia mancina. Difetta sia in appoggio che in copertura, ma ci mette impegno e la sua solita duttilità. Purtroppo colleziona l’ennesima ammonizione per proteste, una costante.
Foglia 6,5 – Eccolo, è tornato. Gestione della palla, inserimenti e tiri in porta. E’ lui l’uomo che mette più paura ai bianconeri nei primi 45 minuti. Trova il gol con un gran tiro, fa breccia nella diga avversaria con le sue percussioni centrali, ringhia e morde per recuperare la sfera. Sfiora il secondo gol personale con altri tentativi da fuori. Tutto questo nonostante la presenza, dall’altra parte, del gigante d’ebano Tourè.
Tassi 5 – Continua a bruciare le occasioni che gli allenatori gli offrono. Altra partita ectoplasmatica del numero 29. Dai suoi piedi non emerge niente di interessante. Non è un interditore, e lo si capisce quando tenta un po’ goffamente di fare da filtro in mezzo al campo, sacrificandosi inutilmente in un ruolo fuori dalle sue caratteristiche. Viene sostituito al 62esimo da Benucci.
Benucci 6 – Approvvigionamento di energie in mezzo al campo nella ultima mezzora. Avanza con coraggio e fa girare meglio la palla, riuscendo a riempire, almeno in parte, la vacuità lasciata dal compagno sostituito.
Piu 5 – Altra gara insufficiente. Corre a vuoto per un tempo, poi il secondo, quando Di Donato decide di giocarsi la carta Rolando, lo trascorre seduto in panchina. In difesa dà manforte a Luciani raddoppiando sugli avversari ma poi si butta in attacco senza avere un’idea precisa di cosa fare.
Rolando 7 – Come entra in campo rivitalizza di colpo il reparto offensivo dell’Arezzo.
Dribbling e profusione di cross. Conquista un rigore quando Rosa lo stende in area.
Poi continua a spingere e ad inventare per acciuffare almeno il pareggio. Gli è mancato solo il gol..
Gori 5 – Comincia con il piglio giusto, con quella voglia di fare gol il prima possibile. Al 21esimo per poco non infila la palla nel sette. Poi mano a mano che i minuti passano si lascia divorare dall’ansia da gol perdendo lucidità. Si incarica di battere il calcio di rigore conquistato da Rolando, ma dal suo sinistro parte una palla debole e poco angolata. Pochi minuti dopo difende bene la sfera in area ma il tiro, sporcato dal difensore, esce di poco a lato del palo più lontano. Spara a salve. Negli ultimi minuti lascia il posto a Mesina.
Mesina SV – A 10’ dal termine, Di Donato lo butta dentro per far accadere qualcosa. Fa un po’ di movimento, tenta una rovesciata, ma viene controllato senza grandi problemi dalla difesa bianconera.
Cutolo 5,5 – Si muove molto arretrando sulla trequarti per ricevere e per impostare. Dà l’avvio all’azione che porterà in vantaggio i suoi nei primissimi minuti. Poco più tardi danza in mezzo a due avversari ma il suo destro è sbilenco. Piano piano si spegne e viene sostituito al 62esimo.
Si è sentita sopratutto la mancanza di qualche giocata delle sue.
Cheddira 5 – Porta fisicità e grinta là davanti, con il suo lavoro sporco cerca di aiutare la squadra senza incidere. Il sacrificio che ci mette è spesso vanificato dalla mancanza di precisione nei passaggi.
Belloni 5,5 – Davanti non riesce a fare male come è suo solito e tutta la pericolosità dell’Arezzo ne risente pesantemente. Gioca con la stessa abnegazione di sempre facendo continuamente su e giù per il campo. Poi paga l’eccesso di generosità quando, per aiutare in copertura Mosti, allunga ingenuamente la gamba, dentro l’area di rigore, sul numero 11 bianconero.
Caso SV – C’è seriamente da chiedersi perché mai a questo giocatore viene dato così poco tempo per mettersi in mostra. Entra all’89esimo per Mosti e una manciata di minuti dopo confeziona una giocata da fuoriclasse: slalom in mezzo a due avversari e palla a giro che soltanto un intervento spettacolare di Loria impedisce di insaccarsi in rete.
Di BlueBob