La Juve U23 nel mirino

Nel recupero della 3° giornata gli amaranto, reduci dal pareggio esterno di Crema, ospiteranno al comunale (ore 20.30) la Juventus U23 in una sfida che fa tornare alla mente la doppietta di Martinetti all’Olimpico di Torino e l’1 a 5 rimediato da Conte al comunale con i bianconeri che festeggiavano il ritorno in A. 

I bianconeri sono stati di fatto l’unica società italiana ad aderire ad un progetto, quello delle squadre B, che sin dall’inizio è sembrato essere più una cosa fatta di fretta che una cosa ragionata come infatti si è andato dimostrando. L’innovazione della Lega Pro, era quella di rendere – parere ampiamente discutibile – la Serie C un campionato da attenzionare da parte dei media più “prolifici” in quanto a contributi; tale aspettativa, ad oggi è stata totalmente disattesa, tanto che l’unica società di serie A presente con la “seconda squadra” è proprio la squadra bianconera. Evidentemente, la paura di “mancati proventi” (non per garantire maggiori contributi alle squadre iscritte al campionato, ma per i prori dirigenti di Lega), ha fatto sì che ancora oggi, questa “ciste” subdola inquini il nostro girone. Non è bastata l’esperienza negativa della scorsa stagione, per far riflettere i dirigenti piemontesi sul rinnovo della richiesta di iscrizione; adesso, devono fare i conti con una partenza talmente negativa, che la prima squadra si “vergogna” per loro.

L’idea sembrava quella di far nascere queste squadre per dare un risveglio al calcio italiano puntando sui giovani e facendoli crescere acquisendo esperienza in un campionato duro come la Serie C ma in realtà alla fine della fiera si sono dimostrate solo parole, basta prendere infatti ad esempio i bianconeri che hanno come giocatore più talentuoso Kwang-Song Han (nordcoreano). Insomma un progetto che ad oggi ha scontentato tutti e che di fatto ha messo di fronte all’Arezzo, che contro la Juventus Prima Squadra ci ha realmente giocato, una situazione che non fa il bene di nessuno e che leva la passione anche a squadre di serie minori che meriterebbero come bacino d’utenza questa categoria anziché vedere stadi e curve sempre vuote.

Fatta questa premessa possiamo dire, oltre a tutto questo, che anche sul lato sportivo i bianconeri hanno sofferto questo inizio di campionato che con 11 gol subiti hanno totalizzato solo un punto nelle prime quattro partite. Una squadra che propone anche della qualità con vari giovani che gravitano da tempo nei vari settori giovanili della Juventus ma che hanno dimostrato assolute lacune sotto il punto di visa caratteriale in un campionato tosto come è quello della Serie C.

L’organico messo a disposizione di Fabio Pecchia per la stagione 2019/20 è tutto a trazione offensiva, i rinforzi più importanti arrivati dal calciomercato estivo infatti si sono concentrati nel reparto avanzato, autentico punto di forza della squadra bianconera. La squadra utilizza ultimamente come   modulo un 4-2-3-1.


Difesa

Sostanzialmente la stessa della gestione precedente di mister Zironelli, ancora una volta la linea verde la fa da padrona: in porta, orfani di Del Favero, trasferitosi al Piacenza, è stato promosso titolare il ventenne Leonardo Loria, apparso però ancora piuttosto incerto nelle ultime recenti partite. A destra, nella difesa a quattro impostata da Pecchia, si giocano il posto il terzino Di Pardo (allenato da Dal Canto nella primavera bianconera) e l’italobrasiliano Lucas Rosa, scuola Palmeiras, assistito da Mino Raiola.  Sulla fascia mancina c’è Pietro Beruatto, figlio di Paolo, ventuno anni e con una stagione da titolare alle spalle sempre nella Juventus under23, oramai ben adattato nel ruolo di terzino (lui che nasce come esterno alto d’attacco).   Al centro invece troviamo la coppia formata dal giovane Luca Coccolo, forse ancora un po’ acerbo per la categoria, e dal capitano Raffaele Alcibiade, elemento di grande esperienza (con trascorsi anche all’estero in Ungheria), prima svincolato e poi reinserito in rosa con un nuovo contratto. A quest’ultimo il compito di guidare una banda di ragazzini (suo il gol che ha permesso ai bianconeri di acciuffare il pareggio contro la Pro Patria).


Centrocampo

Nella zona nevralgica del campo sono molti gli elementi da tenere sott’occhio. Con i suoi 188cm spicca il tedesco Idrissa “Paul Pogba” Touré, di origine guineana. Gran recuperatore di palloni e solida diga davanti alla difesa.  Il ventunenne, prelevato lo scorso anno dal Werder Brema è alla sua seconda stagione in bianconero, la prima si concluse con 34 presenze e 2 gol.  Massima concentrazione deve essere riservata al talento purissimo di Luca Clemenza, il playmaker bianconero è in possesso di un sinistro molto raro per la serie c. Geometrie e lampi di genio per fortuna vengono tenuti a freno da una indole non propriamente costante. Come mezzala destra giostra invece il numero 8, Manolo Portanova, vero e proprio “tuttocampista” moderno, dotato di una grinta e di una corsa capaci di sopperire all’assenza di un piede raffinato. Compongono il reparto il centrocampista di quantità Simone Muratore, poco più che ventenne anche lui, buon fisico e buona mobilità, ed il suo coetaneo Luca Zanimacchia, giocatore polivalente capace di disimpegnarsi discretamente da trequartista, da esterno e anche da mezzala. Proprio in quest’ultimo ruolo è stato impiegato nell’ultima partita contro la Pro Patria, in cui ha mostrato una buona tecnica di base abbinata ad una notevole rapidità.

Attacco

Durante il mercato estivo la società piemontese ha sborsato 2 milioni di euro (più eventuali bonus) per aggiudicarsi quello che è stato l’attaccante rivelazione del torneo della scorsa edizione: il ventunenne portoghese Dany Mota, il CR7 della Virtus Entella, conteso anche da molte società di serie B, autore di ben 13 gol con la maglia biancoceleste. Il nuovo numero 9 bianconero ha già sfoggiato alcuni pezzi pregiati del suo personale e vasto repertorio, vedasi ad esempio il gran gol in rovesciata contro il Siena. Attaccante pericolosissimo, molto mobile e difficile da marcare. Al fianco di Mota, presumibilmente in posizione centrale nel tridente juventino, c’è Eric Lanini tornato in bianconero dopo l’exploit della stagione scorsa con la maglia dell’Imolese, con un bottino di ben 14 reti. Attenzione soprattutto al suo destro nei calci piazzati. A sinistra, con il numero 11, l’esterno Marco Olivieri, di scuola empolese, il giocatore che forse negli ultimi 2 anni ha più deluso, non riuscendo ad esprimere sul campo quelle che sono le sue grandi potenzialità. Baricentro basso, rapido, grintoso, ma poco concreto sotto porta (25 presenze senza mai andare in gol nella scorsa stagione): la sua prima rete con la Juve è arrivata soltanto nella recente sfida con la Pro Patria. Direttamente dalla prima squadra proviene anche il nuovo acquisto Hamza Rafia, prelevato dal Lione. Classico talento maghrebino, capace di giocare nei dintorni di un attaccante, sia come seconda punta che come trequartista.
Ma le bocche di fuoco della Juventus non sono finite qui: con un acquisto all’ultimo giorno di mercato si è trasferito a Torino anche il ventunenne nordcoreano Kwang-Song Han, esterno d’attacco che tanto aveva impressionato in Serie B, con la maglia del Perugia nella stagione 17/18. Poi tanta panchina al Cagliari, in massima serie, ed infine un ritorno sempre in serie B, sempre al Perugia (17 presenze e 4 reti). Giocatore di categoria superiore che proverà a ritagliarsi un posto nel tridente offensivo, sistema di gioco perfetto per le sue caratteristiche. 

Venendo alla partita di mercoledì, dovremo stare molto attenti. Dopo l’inizio stentato e la pausa chiesta da loro, per l’impegno di loro giocatori nelle varie nazionali (qui andrebbe valutata l’importanza della manifestazione in cui vengono impiegati certi giocatori, perché la loro rosa è composta da più di 22 tesserati e, durante la sosta hanno comunque sostenuto un amichevole con altra squadra di pari categoria) domenica hanno rimontato un risultato compromesso. Va bene, era la Pro Patria, però hanno dato segnali di ripresa. Domani sera, loro che lo scorso campionato si sono dimostrati una “mezza bestia nera” – complice l’arbitraggio all’andata e … al ritorno, e nonosotante l’impegno della prima squadra per il debutto in Champions League (strana coincidenza, non vi pare?), verranno qua per strappare un risultato positivo, e quindi bisognerà stare bene in guardia.

Di Cesare, BlueBob, Patrizio Blonda e Vecchia Guardia