22MA GIORNATA: COME BUTTARSI VIA
L’AREZZO incappa nella seconda, bruciante sconfitta casalinga del campionato: 1 punto in due partite casalinghe sono un bottino molto magro, che lasciano una bocca amara più del fiele. Ad aggiungere, poi, malumore al malcontento, è subentrata anche una prestazione inaspettatemente molle, seconda, per bruttezza, solo alla partita di Perugia. Ancora una volta, le scelte iniziali, come la lettura della partita, di Mister Troise, sono apparse, almeno ai miei occhi, inspiegabili. Era una partita da vincere, quindi da disputare con la massima concentrazione e con gli uomini migliori a disposizione; invece si è ancora una volta inventato una mezz’ala (Guccione) che in quel ruolo ha dimostrato di non trovarsi a suo agio ed un centravanti che non ha praticamente giocato: Ogunseye ha toccato, fin quando è stato in campo, 15 palloni, sbagliando 3 passaggi, anticipato 2 volte, fatto 10 falli, sempre inutili. Quindi abbiamo praticamente giocato in 10 contro 11 per tutta la partita. Quando poi ha deciso di fare le sostituzioni (come al solito tardive), ha scombussolato ancora più la squadra: fuori Ogunseye per Gucci – e ci stava – e Gaddini per Mawuli: un’altra seconda punta al posto di un centrocampista; Guccione ha arretrato la sua posizione, ma praticamente Gaddini e Tavernelli si pestavano i piedi, mentre il centrocampo appariva praticamente vuoto, con il solo Santoro nel suo ruolo e Guccione e Righetti che lo affiancavano spaesati. Si è passati, nel corso della partita, dal classico albero di Natale (4-3-2-1 – Montini-Gilli – Chiosa-Righetti- in difesa, Santoro- Mawuli – Guccione a centrocampo, Pattarello e Tavernelli a supporto della punta Ogunseye), al 3-3-3-1 (Montini – Gilli – Chiosa in difesa, Santoro, Righetti e Guccione a centrocampo, Gaddini, Pattarello, Tavernelli a sostegno della punta Gucci), per chiudere la partita con un 3-2-4-1 (Righetti – Gilli – Chiosa in difesa, Santoro, Settembrini e Gucci a centrocampo, Guccione – Gaddini- Pattarello, Tavernelli a supporto di Gucci). In tutto questo marasma, si sono salvati solo Pattarello (bravo a guadagnarsi il calcio di rigore e trasformarlo con freddezza e l’unico a tirare in porta) e, appena appena sopra gli altri Tavernelli, che per lo meno provava a saltare l’uomo. Il patatrac commesso tra Gaddini e Trombini è sinonimo di mancanza di serenità, gli errori di Gucci da posizioni ottimali nel giro di 2 minuti sa di rassegnazione ad un destino imprevisto (la cessione, ma perché non ridare indietro Ogunseye?), come il piccolo diverbio tra Pattarello e lo stesso Gucci, in occasione del primo errore del centravanti appena subentrato sembra essere il segnale di uno spogliatoio non proprio così unito. Giocatori che stanno insieme da 2 stagioni e mezzo, che si dovrebbero conoscere ad occhi chiusi hanno fatto errori che hanno portato al disastroso risultato di ieri! Di chi la colpa? Perché poi inserire Settembrini solo all’87mo? I fischi finali ai propri beniamini da parte dei tifosi amaranto, sono, infine un altro chiaro segnale importante: la piazza è stanca di “non essere ascoltata”.
Mister Troise ha parlato, nella conferenza stampa post partita, di una eccessiva pressione, che si crea con l’inizio del girone di ritorno e le vicende di calcio mercato; perché invece non ci spiega perché preferisce Ogunseye a Gucci, lascia sempre in panchina Capitan Settembrini, e perché “perde la bussola nel leggere le partite”?
La scorsa stagione avevamo uno spogliatoio unito che seguiva le indicazioni dell’allenatore, con un gioco fatto di possesso palla e di passaggi lineari, oggi mi sembra che i giocatori facciano ciò che vogliono, che lo spogliatoio sia “inquinato” da latente insoddisfazione (probabilmente nei confronti del mister), che lo stesso Troise sia in confusione quasi totale. Con questi presupposti, è inutile andare a spendere ulteriori soldi nel mercato di riparazione: le idee chiare, sul come far giocare questa squadra, che, se guidata in maniera adeguata può giocarsela alla pari con tutte le altre, sono il vero unico fattore di successo, e non si comprano nel mercato.
Abbiamo ancora tutto il tempo per poter migliorare una classifica tutto sommato non disprezzabile e puntare a dei play off da protagonisti, ma occorre porre rimedio a questa situazione che si è creata e si protrae, ormai, da diverso, troppo tempo; certe volte è indispensabile saper prendere delle decisioni che, magari, si vorrebbero evitare, ma che sembrano ormai necessarie. Il calendario ci dà ancora una piccola possibilità, visto che le prossime tre gare non sono proprio complicatissime (se non ce le complichiamo noi): LEGNAGO, Pontedera e GUBBIO (in maiuscolo le trasferte) sono avversari abbordabili, ma quest’anno è proprio contro queste squadre che andiamo maggiormente in difficoltà (vedi la gara di ieri sera). Con la settima di ritorno (TERNANA), poi, comincerà davvero la parte più importante del campionato, dove non sarà più possibile sbagliare; come si vede, di tempo ne rimane davvero poco, perché un mese passa in fretta …
Per questa volta, parlare delle altre, non me ne può fregar di meno!
FORZA AREZZO!
di Patrizio Blonda