RIFLESSIONI DI UN TIFOSO DOPO UNA BRUTTA PARTITA!


Alla fine ho tirato un gran sospiro di sollievo, con un solo pensiero: mi prendo i tre punti, incarto e porto a casa, ma che pena! Ti aspetti, si, una partita complicata, ma brutta che più brutta non si può, no, no proprio non me lo sarei aspettato!
La condizione fisica di molti, non solo dei nuovi arrivati, è parsa più che insufficiente e diversi giocatori della “vecchia guardia” – non me ne voglia il buon Franco! – hanno deluso oltre modo: che ne è del Coccia visto la scorsa stagione? E di Mawuli? Guccione e Pattarello perché hanno perso la loro “leggerezza di gioco” e sembrano la brutta copia non solo dello scorso anno, ma anche delle prime due uscite ufficiali? Siamo sicuri che doveva stare fuori proprio Settembrini, che forse sarà quello con i piedi meno buoni tra la truppa di centrocampo – ma ho i miei dubbi, perché per me il capitano è giocatore di tempra e piedi discreti – e non Mawuli, che son 4 partite che non c’azzecca nulla?
Abbiamo terminato il ciclo delle 4 partite meno complicate che l’inizio di campionato ci aveva regalato, ed il bilancio sembra migliore della scorsa stagione (6 punti contro 4, 6 gol subiti contro 8, 3 gol segnati contro 6), ma in realtà è molto, molto peggiore: lo scorso anno avevamo incontrato Rimini, Carrarese, Pescara ed Olbia (una promossa ed una retrocessa a fine stagione, una data per favorita e l’altra da salvezza tranquilla) e noi eravamo una “neopromossa”; quest’anno, con il “proposito di alzare l’asticella” e diversi addetti ai lavori che ci danno tra i possibili protagonisti per la vittoria finale, abbiamo incontrato Campobasso, Vis Pesaro, Pineto e Legnago (due neo promosse e due squadre pronosticate in lotta per la salvezza!!!); lo scorso anno avevamo solo il problema di prendere troppi gol, ma eravamo la squadra che dominava l’avversario – basti pensare all’immeritata sconfitta contro il Pescara – e che sbagliava le partite solo per delle formazioni troppo cervellotiche (vedi Olbia!); quest’anno invece, sembra quasi di non scendere in campo, o di giocare senza sapere cosa fare!
Confusione tattica, paura di sbagliare, carenza di preparazione, squadra slegata, condizione al limite della sufficienza: questa la squadra vista, almeno questa è stata la mia impressione, in queste prime 4 partite di campionato. Che fine ha fatto la squadra brillante ammirata in Coppa Italia? Qualcuno me lo spieghi per favore!
Dei nuovi arrivati, che sono tutti bravi ed idonei al nostro obiettivo, sia chiaro, ho ricevuto una buona impressione, al momento, solo da Chierico e Righetti; Tavernelli ed Ogunseye mi sono sembrati in ritardo, più il centravanti che l’esterno d’attacco, però; non mi è dispiaciuto lo spezzone di gara di Santoro, ma la domanda di fondo è e rimane la stessa: perché tenere fuori Settembrini, che in questo momento è molto meglio di Mawuli? E’ risaputo che un buon centrocampo contribuisce ad una buona difesa ed un ottimo attacco; ieri avevamo di fronte una squadra incerottata e molto mal messa, non abbiamo visto, è una mia impressione, né una buona difesa, né un buon centrocampo, né un buon attacco; le poche, rare, occasioni da rete, se si possono definire tali, sono state frutto di iniziative dei singoli, non di azioni corali; si spiega anche così il perché, dei soli 3 gol realizzati, uno è su azione, ma conseguente ad un calcio da fermo, per di più in mischia. Urge trovare l’amalgama necessario a far si che tanti buoni solisti diventino un’orchestra.
La squadra messa a disposizione di Mister Troise, almeno sulla carta, è una compagine di buona caratura tecnica, ben assortita, coperta in ogni ruolo con doppia soluzione – unica eccezione, forse, la zona bassa laterale a destra – alla quale va data la giusta conformazione. Da inizio stagione viene attuato un 4 – 3 – 3 che, visto il bel gioco e i buoni risultati di Coppa, sembrava essere la soluzione più idonea. Peccato che il troppo brindare in coppa ci ha fatto perdere la trebisonda: non siamo stati capaci, in nessuna delle 4 partite di campionato, di riproporre quel gioco fatto di scambi corti, veloci, profondi, capaci di “ammaliare” ed irretire gli avversari: vero è che lo stesso Ascoli visto ad Arezzo in coppa, al momento sta stentando come noi, ma in due occasioni siamo andati in svantaggio e 2 volte abbiamo non solo recuperato, ma addirittura sopravanzato l’avversario di turno; perché tutto questo non è successo ancora con la Vis Pesaro (surclassata in coppa!) e con il Pineto, quando subito il primo gol ci siamo sciolti come neve al sole?
Trombini e Borra, Lazzarini, Montini (out per malattia), Chiosa (out per infortunio, ma sembra sulla via del ritorno), Gigli,Righetti, Masetti (out per infortunio), Coccia, Del Fabro, Settembrini, Damiani (out per infortunio), Renzi, Mawuli, Santoro, Chierico, Gaddini, Guccione, Pattarello, Gucci Ogunseye, Tavernelli, sono tutti giocatori “di categoria”; solo 4 (Chiosa, Settembrini, Guccione e Gucci) di questi superano i 30 anni, 3 (Borra, Del Fabro e Ogunseye) sono appena sotto questa soglia, Gigli ne ha 28, tutti gli altri oscillano tra i 20 di Renzi ed i 26 di Mawuli, (poi ci sono gli under più piccoli, Galli, Barboni, Bigi, Fiore), per un’età media di poco inferiore ai 25 anni; una squadra costruita per fare bene oggi e crescere domani; gli stessi ultimi 4 innesti sono stati fatti in questa ottica; allora cosa è successo tra il 18 agosto (partita vinta con l’Ascoli) e la domenica dopo (vittoria stentata, con poco gioco e scarsa lucidità) e nelle tre partite successive? Ora staremo ad aspettare i risultati degli altri, e poi dovremo prepararci per Pontedera, la prima di tre sfide che definirei ostiche: 3 partite per capire di che pasta siamo fatti. Poi potrebbe essere già troppo tardi per alzare la famosa asticella, ma ancora in tempo per fare un campionato dignitoso. Riflettete, gente, riflettete!

di Patrizio Blonda