Dentro o fuori?


Ad Ancona, il 26 ottobre scorso, un tifoso lanciò dalla curva ospiti un petardo, fortunatamente senza provocare danni a cose o a persone . A Roma, invece, in occasione del derby di Coppa Italia, del 10 gennaio, si innescò, all’interno dell’impianto sportivo, una guerriglia tra le due antagoniste tifoserie , con lanci di petardi ,fumogeni , fiaccole e quant’altro che provocarono danni e alcuni feriti.
Il provvedimento disciplinare applicato dalla giustizia sportiva nei confronti della società Aretina e di quella Laziale, nonostante la rilevante diversità delle situazioni, è stato, a parte quello relativo alla sanzione pecuniaria, pressoché identico.
Due scenari ,come descritti all’inizio, molto diversi per gravità ed entità ma che comunque hanno portato alla chiusura per un turno, delle rispettive Curve. L’aspetto più assurdo di questa azione disciplinare è che va a punire e danneggiare sopra tutto quei tifosi abbonati in Curva ,vietando loro, proprio perché abbonati, anche l’acquisto di ticket valevoli per l’ingresso in altri settori, senza fare distinzioni tra coloro che erano o meno presenti nei luoghi dei “misfatti”.
La Lazio, però, tramite un comunicato aveva nei giorni scorsi divulgato le modalità di accesso allo stadio Olimpico per la sfida contro il Napoli per gli abbonati di Curva Nord e Distinti Nord, Est e Ovest, ovvero quei settori colpiti dal provvedimento di chiusura. Lo so, fare confronti , soprattutto in questi casi, oltre a risultare antipatico è probabilmente inutile ma la domanda nasce spontanea: con quale clausola o criterio è stato possibile “aggirare” quel provvedimento disciplinare così da permettere agli abbonati laziali dei settori colpiti di acquistare un biglietto in altro settore e godere della partita Lazio-Napoli del 28 gennaio?
Qui da noi, per la sfida tra Arezzo ed Entella , che si disputerà domenica 4 febbraio alle ore 18.30, al momento, sembrerebbe impossibile trovare una soluzione per fare accedere in tribuna gli abbonati della Curva Sud.
Forse la risposta è da ricercare tra le righe della regolamentazione delle condizioni di sottoscrizione e acquisto dell’abbonamento? O in quelle del codice civile , nelle quali potremmo trovare elementi utili per tentare in extremis di far valere i diritti dei tifosi abbonati? O forse, per non sprecare tempo ed energie, conviene sorvolare e accettare serenamente di restare fuori dal cancello facendo però tesoro di questa assurda esperienza? Chissà come finirà da qui a domenica ma per la prossima stagione ci penserò 2 volte prima di rifare l’abbonamento…

di David Purpura