Una domenica da incubo

foto Pagina Facebook U.S. Recanatese Credit Andrea Mazzotta, Us Recanatese


Esce con le ossa rotte, l’AREZZO, da Recanati: classico 2 -0 e tutti a casa. In una domenica dove il Sestri Levante si “permette” di pareggiare (2-2) a Cesena, e la Fermana blocca, a Ferrara, la Spal sullo 0-0, l’AREZZO sbanda pericolosamente e deve leccarsi, ancora una volta, ferite che questa lasciano il segno, eccome. Una squadra senza ossatura, è sembrata quella amaranto ieri, dove tutto è complicato anche le cose più semplici: sbagliare un gol – eravamo ancora sullo 0-0 – come quello che si è letteralmente “mangiato” Gaddini, e prenderne uno con il campo totalmente scoperto dalla nostra parte – che senso ha attaccare in 10? – come quello di Sbaffo, che può essere bello quanto ti pare, ma non puoi “regalare” la tua metà campo agli avversari!, è semplicemente tutto ciò che non deve essere fatto da una squadra che ha come unico obiettivo la salvezza tranquilla!

Ci sono partite che, è stato detto da tutti, non solo da me, si possono anche perdere (Carrarese, Pescara e Cesena, tanto per dire) allora perché le altre squadre che sono alla nostra portata (ieri Sestri Levante  e Fermana, mercoledì, nel recupero, il Pineto contro il Pescara) riescono a pareggiare o addirittura vincere le partite contro quegli stessi avversari? Certo, ogni partita ha una storia a se, il calcio è imprevedibile, si comincia sempre dallo 0-0, ma perché contro l’AREZZO, agli avversari riesce tutto più facile?

Allora è questione di testa, di preparazione, di mercato sbagliato o di modulo inadeguato? Insomma, chi sbaglia? I giocatori che giocano con la testa altrove, gli allenamenti che sono più leggeri di quanto sembra, gli acquisti che non danno l’apporto sperato, o il mister che si ostina in un suicida 4-3-3 che a quanto pare i giocatori mal digeriscono, mentre per gli avversari è il dolce della festa nuziale? 

Credo, caro mister, che adesso sia arrivato proprio il momento di guardare la classifica, di guardare ciò che fanno gli avversari, perché vede, la Juventus N.G., con sette punti, ha una partita in meno che si recupererà probabilmente il 2 novembre prossimo, ed il Pontedera con 6 punti, stasera potrebbe superarci: ed allora di squadre sotto di noi, ne rimarrebbero solo 4, con i play out spalancati; e non è questo, no, l’obiettivo che ci eravamo tutti prefissati. Serve, con molta umiltà, fare il mea culpa tutti insieme, e cominciare a pensare che prima è meglio non prenderle, poi possibilmente darle: la salvezza passa anche e soprattutto da una buona difesa, e dalle nostre parti piange anche la differenza reti!

FORZA AREZZO, comunque e sempre!!!! 

di Patrizio Blonda