SESTA DI CAMPIONATO: DA CIGNO IMPERIALE A BRUTTO ANATROCCOLO

Si è conclusa la 6° giornata di campionato: 2 vittorie in trasferta, due pareggi – tra i quali quello tra AREZZO e Pontedera – 6 vittorie casalinghe, con la solita roboante vittoria, a suon di gol, del Cesena, nostro prossimo avversario al Città di Arezzo. Sono 28 le reti segnate, e, per una volta, non ci sono stati 0 a 0. Continua la sua corsa al vertice la Torres sorprendente di inizio stagione, inseguita a 3 lunghezze proprio dal Cesena (di gran lunga il miglior attacco dell’intero girone, con i suoi 20 gol!), ed una coppia di squadre al terzo posto (Carrarese e Pescara), già a 5 punti. Continua il tormento della Virtus Entella, ancora relegata nell’ultima posizione a 2 soli punti (ben 16 in meno dalla prima in classifica!), che è uscita sconfitta da Carrara.

Una classifica che comincia a sgranarsi, con l’AREZZO che, nonostante il pareggio casalingo (ancora tabù il nostro Comunale, ed ancora l’ennesima partita con gol subiti), guadagna addirittura una posizione.

E’ un film già visto, quello messo in scena sabato sera al Città di Arezzo dalla squadra di casa che domina il primo tempo annichilendo l’avversario di turno, per poi “sparire” nella difesa, subendo il ritorno dell’ex squadra di Indiani e Giovannini, di Polvani, Risaliti e Settembrini. Una favola al contrario: siamo  abituati alla favola del brutto anatroccolo che diventa cigno imperiale, ma, invariabilmente, in ogni partita dall’inizio del campionato, l’AREZZO è un cigno nel primo tempo, ma diventa brutto brutto nella ripresa, quasi che nello spogliatoio, durante l’intervallo, beva una sostanza soporifera anziché il canonico the.

Nulla di che preoccuparsi, intendiamoci, almeno per il momento, ma di certo è logico porsi e fare alcune domande che, per noi tifosi, non hanno risposte facili:

  1. La squadra produce tanto, nel primo tempo (sabato ci sono state almeno 5-6 nitide occasioni da gol, con 8 tiri in porta), ma al termine dei primi 45 minuti siamo andati al riposo con un solo gol di vantaggio. Mancanza di lucidità e cattiveria sotto porta? Oltretutto il loro portiere non mi è sembrato una gran sicurezza, né tra i pali né in uscita, ed alcune parate sono state più frutto del caso che altro.
  2. Il calo vistoso, ormai quasi un classico delle prime 6 partite (eccezion fatta per il secondo tempo di Pescara), è dovuto a scarsa preparazione o qualche altro motivo (come può essere la paura di vincere, o quella di subire gol) annebbia le menti dei nostri giocatori?
  3. Come mai, un offensivista convinto come Indiani, toglie Pattarello (fino a quel momento di gran lunga il migliore in campo, assolutamente devastante nella sua fascia), per mettere un difensore, così rinunciando di fatto ad attaccare, visto che pure Gucci, per tutta la ripresa, si è visto più in difesa che in attacco!

Torno a ripetere, nulla di preoccupante al momento, la serie C è ben altra cosa, soprattutto in questo girone, in questa stagione, ma visto che c’è tempo per correggere i nostri errori, facciamo di tutto per correggerli, o quanto meno per renderli meno evidenti. Abbiamo una rosa abbastanza importante per la categoria, il nostro obiettivo è salvarsi con sufficiente tranquillità, valorizzare i giovani e “blindare” la categoria, per poi, nel giro di due – tre stagioni tentare l’assalto alla categoria superiore, lo abbiamo sempre detto e lo teniamo ben presente, ma cercare di vincere le partite alla nostra portata – ma nel calcio di facile non c’è niente, sia ben chiaro – credo sia il minimo per assicurarci ogni obiettivo.

Oggi Coppa Italia, ore 14,00, AREZZO vs Lucchese (altra squadra che sta andando molto bene), chi vince se la vedrà con la vincente tra Spal e Sestri Levante: un’occasione per vedere all’opera i giocatori meno utilizzati, con l’augurio di passare il turno, magari senza subire gol. A volte basta un niente per riportare la massima fiducia e scacciare brutti pensieri.

FORZA AREZZO

di Patrizio Blonda