Ostia amarognola Pasqua serena


In una partita soporifera, con un arbitro mezzo addormentato dalla lentezza esasperata ed esasperante di un’Ostiamare venuta ad Arezzo per non far giocare, dove l’Arezzo ha fatto il minimo indispensabile,  adeguandosi piano piano ai ritmi da funerale dei romani, il risultato cosiddetto ad “occhiali” è quello più naturale che potesse uscire.

Non che l’Arezzo non ci abbia provato – lo testimoniano le due nitide occasioni da gol del primo tempo, capitate sui piedi di Gucci prima e di Pattarello poi, oltre al palo colpito da Cantisani nella ripresa – ma non si è certo dannato l’anima per cercare quel gol che per un motivo o per l’altro non è voluto arrivare. Nel giorno in cui la Pianese vince di misura sul fanalino di coda Montespaccato, sempre più solo all’ultimo posto, dunque l’Arezzo si gode il coro incessante dei propri sostenitori, molto probabilmente con la testa già a domenica 16, nella gara che ci dirà (la prima di una serie di match-point del campionato) se il campionato continua oppure sarà definitivamente in archivio: vincendo contro la Pianese, domenica dopo Pasqua, infatti, l’AREZZO si porterebbe a + 10 dalla seconda, con sole 3 gare ancora da disputare. In caso di pareggio, invece, si dovrà continuare a lottare fino alla fine, anche se la vittoria amaranto sarebbe ormai certa al 75-80%.

Siamo giunti alla 30ma partita, mai una volta l’Arezzo ha cominciato la gara con lo stesso 11 della settimana precedente; questa volta era scontato che ci sarebbero state novità dall’inizio, visto le assenze forzate, causa squalifica, di Risaliti e Damiani, con Castiglia e Trombini in diffida e così dei 4 solo il portiere (meno soggetto ad eventuali ammonizioni) è stato schierato all’inizio. Lazzarini (vero jolly del reparto centrale-difensivo) ha fatto coppia con Polvani, altro giocatore che è cresciuto nell’arco della stagione in maniera esponenziale, rendendo la difesa pressoché impenetrabile, in modo da consentire a Foglia, Settembrini e Bianchi di appoggiare più l’attacco; i ritmi così blandi, le continue interruzioni, il “tempo effettivo” limitato – ho stimato che su 95 minuti, forse, si è giocato per 20-25 minuti, tra primo e secondo tempo – non hanno però consentito uno scorrimento fluido del gioco e le buone intenzione, per intonare la nona sinfonia, sono ben presto scomparse. Nulla di cui preoccuparsi, però, perché dopo la sosta l’obiettivo da centrare, visti gli impegni delle due squadre, era quello di “mantenere” il distacco pre-sosta (+7), che può ritenersi più che centrato.

Anche la testa dei giocatori, tutto sommato, era più rivolta alla prossima gara che non a quella di ieri: hanno accettato di trasformare una gara ufficiale in un sano allenamento, cercando di evitare ammonizioni e/o ammonizioni che avrebbero potuto gravare sulla prossima gara, che, è ormai chiaro anche dalle parole dei diretti interessati, è attesa per centrare un obiettivo che possa scatenare gioia e festeggiamenti; “se mi avessero chiesto di firmare per avere 7 punti di vantaggio, a questo punto del campionato, lo avrei non solo io, ma anche tutti i miei giocatori”, così Indiani nel dopo gara, rincalzato poi da Settembrini, capitano forse un po’ in ombra nella partita di ieri, ma con la testa già alla Pianese: “vedrete, scenderemo in campo consapevoli che vincendo avremo la promozione in tasca …” le sue rassicurazioni. Tutti i giocatori, sia essi over od under, in fondo, sanno che scrivere nel proprio curricula di aver vinto, alla grande, un campionato, anche di serie D, varrà un incremento della propria valutazione. 

È stato dimostrato che abbiamo, effettivamente, 24 giocatori tutti bravi: hanno impiegato pochissimo tempo per creare “il gruppo vincente”, accettando, domenica dopo domenica, le scelte dell’allenatore, entrando in campo, o subentrando, sempre carichi e concentrati (unica eccezione proprio Ostiamare); ovviamente la bravura di tutti ha messo in mostra la “bravura leggermente superiore” di alcuni elementi, che si sono messi leggermente più in evidenza; allora, contro la Pianese, c’è da aspettarsi disposta in campo la miglior formazione; senza voler fare l’Indian(o)i, mi aspetto una squadra formata da TROMBINI, LAZZARINI, RISALITI, POLVANI, ZONA; SETTEMBRINI, CASTIGLIA, DAMIANI (Bianchi), GADDINI, GUCCI, CANTISANI dall’inizio, con variazioni ad hoc nel corso della partita.

Per quanto riguarda il resto della giornata, nessuna variazione di pregevole importanza nella parte alta della classifica, ma condanna quasi certa per il Montespaccato, sconfitto a Piancastagnaio, mentre restano in bilico Tau Altopascio (pareggio contro il Livorno), Orvietana (altro pareggio casalingo contro il Ghiviborgo) Sporting Trestina e Città di Castello, che in un derby fratricida hanno deciso di non farsi male, facendosi male entrambi, e Terranuova Traiana, ancorché vittoriosa a San Giovanni; Poggibonsi, Follonica Gavorrano e Livorno “quasi sicuri” di andare a fare compagnia alla Pianese ai play off, mentre possono vivere sonni sufficientemente tranquilli Ghiviborgo, Flaminia Civitacastellana, Sangiovannese e Seravezza; acques un po’ più agitate per Mobilieri Ponsacco, Grosseto (ieri colpo grosso a Civitacastellana) e Ostiamare, anche troppo vicini alla zona che scotta.

Per noi, ovviamente, poco importa degli altri: la nostra testa è già alla partita del prossimo 16 aprile, quando lo stadio, me lo auguro, sarà strapieno, per spingere i nostri gladiatori verso la vittoria, sia della partita che del campionato.

BUONA PASQUA A TUTTI!

di Patrizio Blonda