Girone di andata: i voti personali ai giocatori

Avevo promesso una valutazione anche dei giocatori, ed allora bisogna mantenere le promesse. Anche questa valutazione non si limiterà alla mera esposizione dei fatti, ed il voto sarà compreso tra il minimo di 3 ed il massimo di 10, inframezzato anche dai “quarti di punto”.

Ribadisco, a scanso equivoci, che sono valutazioni personali, che non vogliono essere offensive, ma che possono essere condivise o criticate; le statistiche, ove indicate (ammonizioni, espulsioni, gare disputate, gol segnati o subiti ecc.) sono frutto delle mie “registrazioni settimanali”, dove cerco, in modo del tutto “amatoriale e non scientifico” di registrare quanto letto su social e quotidiani. Mi scuso in anticipo se qualche dato potrà non corrispondere alla realtà ufficiale

1) Luca Trombini –  Inizio di campionato travolgente: 7 partite su 9 presenze, un solo gol subito, oltre 400 minuti di imbattibilità consecutiva, che salgono oltre 500 se consideriamo anche la prima partita (alla seconda ha subito gol dal Follonica). Incappa nella giornata storta contro il Livorno, gigioneggiando troppo per il rinvio, per di più in area, compromettendo in parte il risultato finale (espulso al 24’ del primo tempo, Arezzo in 10 per ¾ di gara), ed anche nelle successive partite (in totale 14 presenze – compreso la 10ma giocata neanche a metà) non mostra più la sicurezza di inizio campionato, chiudendo il girone di andata con 9 reti subite, sulle 13 complessive. Voto: 7,15.

12) Mattia Di FuriaAl momento ha fatto solo esperienza in allenamento e con qualche sporadica presenza in panchina, senza essere mai impiegato in una gara ufficiale; sarebbe da “s.v.” ma il futuro potrebbe essere dalla sua parte: voto (di stima): 6. 

22) Lorenzo Viti – Inizialmente utilizzato in Coppa Italia, fa l’esordio in campionato in una partita “abbordabile”, o considerata tale, ma incappa in un errore che risulterà determinante per la prima sconfitta in campionato, per di più casalinga, complici le numerose occasioni da gol non sfruttate, tra le quali “brilla” – si fa per dire – il rigore sbagliato da Settembrini. Subentra allo squalificato Trombini nella partita successiva, contro il Montespaccato, subendo il 3 gol del suo girone di andata, chiuso con 5 presenze, di cui 3 da titolare (ultima, la più importante, contro il Poggibonsi) e 2 da subentrato; subisce 4 gol, di cui 2 su rigore e complessivamente non demerita. L’età è dalla sua parte. Voto: 6,75.

4) Giacomo Risaliti – E’ stato il primo acquisto della gestione Giovannini (non la prima decisione!) ed ha ripagato amicizia, stima e fiducia con una inedita doppietta nella prima giornata di campionato. Escluso per infortunio (rottura del setto nasale), sarà assente anche tra le decima giornata per la frattura del menisco e conseguente operazione. In totale 10 presenze (una da subentrato), 3 ammonizioni, 2 gol realizzati. Infonde sicurezza al reparto arretrato, ma la sua presenza incide anche nei calci piazzati. Voto: 7,15.

6) Lorenzo Polvani – Un precampionato così e così, poi piano piano, dopo due partire da “subentrato”, guadagna un posto “quasi fisso” sul posto arretrato: con 14 presenze (3 da subentrato), ed un cartellino rosso rimediato all’ottava giornata, che gli impedisce la presenza contro il Livorno, cresce, piano piano, tra alti e bassi (non sono mancate alcune sbavature e spesso perde l’attimo per “guardare” cosa fa l’avversario diretto – come successo anche a Trestina). Ha sicuramente un bagaglio tecnico, e tattico, di assoluto valore, ma può fare meglio e dare di più. Voto: 6,75.

15) Andrea Poggesi – Laterale esterno basso di sicuro affidamento, utilizzato sia a destra che a sinistra, non sempre si trova a suo agio a “piede invertito”. 15 presenze in totale (uno dei più utilizzati da Mister Indiani), tra cui 4 subentri e 4 sostituzioni, da lui ci si attende qualcosa di meglio, di più incisivo, sia in fase di copertura che in fase propositiva, visto che non disdegna di appoggiare la fase avanzata in caso di bisogno. Ha di sicuro margini di miglioramento, come suggerisce il curriculum. Voto: 6,75.

17) Mirko Lazzarini – E’ uno dei 2 giocatori della rosa 2021/2022 confermati dal DG Giovannini; Indiani se lo è inventato e riciclato, per esigenze contingenti, da “mediano” a “centrale di difesa” in coppia ora con Risaliti, ora con Bruni, più spesso con Polvani e, a giudicare dal rendimento, il Mister ha avuto vista lunga e ragioni da vendere per la scelta fatta: che fosse impiegato in difesa o a centrocampo, Mirko ha sempre offerto un rendimento elevatissimo, confermandosi tra i migliori elementi dell’intera rosa; pur giovanissimo, con i suoi 22 anni, è stato spesso il “faro illuminante” di difesa, centrocampo ed attacco: ammirevoli e da godere a pieno i suoi lunghi lanci a “tagliare” il campo e mandare in gol il compagno. 14 presenze (3 volte sostituito, 1 volta subentrato), una ammonizione, un gol (valido) annullatto ed altre tre/quattro reti mancate per un nonnulla. Voto: 8,15.

20) Samuele Zona – Come Lazzarini, è l’unico sopravvissuto della scorsa stagione, e come Mirko non ha deluso le attese. Pronto ad essere utile alla squadra in qualunque occasione, conta 13 presenze, di cui 4 da subentrato, una volta sostituito, con un cartellino rosso rimediato alla 12ma giornata per una doppia ammonizione, di cui la seconda ingiusta e inesistente, per la quale solo l’arbitro ha valutato la simulazione e non il sacrosanto rigore. Apprezzabile sia in fase di copertura che in proposizione, di pregevole fattura alcuni suoi cross mal sfruttati dai compagni di squadra; non sono mancate sbavature, ma la prestazione offerta è di assoluto riguardo. Voto: 7,15.

23) Gianmarco Pericolini – Al debutto in serie D, giovanissimo (2004), proveniente dal campionato di Eccellenza – Ponte San Giovanni (Pg) – si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori, stupendo per il rendimento costante (almeno fino alla dodicesima giornata), lui così giovane ed inesperto. E’ andato un po’ in calando nelle ultime giornate , conta comunque 13 presenze, con una sostituzione, e due cartellini gialli. Voto: 7.   

5) Sebastiano Bianchi – 14 presenze, di cui 4 da subentrato, 5 in cui è stato sostituito, 5 di “tempo pieno”; 2 cartellini gialli (6a e 17a giornata), 2 gol segnati, dei quali l’ultimo, in extremis, al Poggibonsi, può valere metà stagione! Per un Under giovane, sono numeri importanti ed anche se la concorrenza, in fatto di Under nella zona nevralgica del campo, saprà farsi valere anche nel prosieguo della stagione. Impiegato più da play che da centrocampista puro, ha un discreto tiro, una buona visione di gioco, gioca a testa alta; abile nel tiro da fuori (lo testimoniano le 2 reti segnate), qualche errore di gioventù, ma ci sta. Voto: 7.

8) Andrea Settembrini – Aretino, tifoso dell’Arezzo, Capitano della “sua” squadra! Forse troppo per un tipo sanguigno come lui, che quanto a Botolo Ringhioso non teme confronti, né con i compagni, né con gli avversari, né tantomeno con gli arbitri. Ma lui è aretino nel cuore, nel sangue, nell’anima e per la maglia che indossa stravede! Solo che … tanto ardore andrebbe pure limitato: gli 8 cartellini gialli rimediati (che già sono costati una giornata nel girone di andata, ed un’altra, per doppia ammonizione, gli costerà la prima giornata di ritorno) sono lì a testimoniarlo; diciamocelo francamente, l’Arezzo, questo Arezzo ha bisogno di lui, perché quando lui è assente, manca un po’ della sua eterna dinamicità. Nel precampionato ci ha fatto sognare con le sue punizioni “magiche”, ma in campionato non è stato altrettanto bravo, anzi, ha pure sbagliato 2 calci di rigore! Per questo limito a solo 7,15, (varrebbe 8,5!) il voto ma io, di Settembrini, in campo, ne vorrei almeno altri … 9!

18) Mattia Damiani – per l’età, Under, per il ruolo, è l’antagonista principe di Bianchi; i due però, coscienti della regola (assurda), si fanno la lotta in maniera del tutto amichevole, senza invidia. Hanno caratteristiche diverse: Damiani più battagliero, più sanguigno, lo vedi correre per tutto il campo, anche quando sembra esausto; le sue 5 ammonizioni (che gli sono costate lo stop forzato alla 12ma giornata), sono lì a testimoniarlo. Fermo da 3 settimane, sarà di nuovo disponibile, probabilmente dopo la metà di gennaio, e quindi salterà, al 90%, la prima e la seconda di ritorno. 11 presenze, di cui 2 da subentrato ed una volta sostituito, ne fanno elemento utile alla causa amaranto, proprio per le sue qualità di “combattente”, unico difetto? Essere di proprietà dell’Udinese !!!! (sto scherzando, ovviamente!). Voto: 6,75.

21) Luca Castiglia – 16 presenze, ma 7 volte è stato sostituito, 4 è subentrato a gara in corso; 3 ammonizioni e 4 gol segnati, (miglior realizzatore, finora, in compagnia di Convitto) è il faro del centrocampo, il “ragioniere” che detta i tempi, Voto: 7.

24) Fabio Foglia – Arrivato, anzi tornato, solo recentemente, 2 presenze, da subentrato, per due brevi apparizioni. Il voto sarebbe impossibile, ma do comunque un 6 di stima, a ricordo di quanto ha già dato. Farà sicuramente bene anche questa volta.

7) Roberto Convitto – 17 presenze (quindi sempre presente), ma con tanti spezzoni di gara 5 ingressi (più uno particolare: entrato ad inizio ripresa e sostituito dopo una mezz’ora)  8 volte sostituito, ha messo insieme comunque una ammonizione e, come Castiglia, segnato 4 gol. Se ha la luna storta, non cava un ragno dal buco (vedi la 13ma giornata, contro l’Ostiamare, ma quella è stata una giornata di blackout collettivo), nel complesso, però, forte della tecnica e della velocità è difficilmente marcabile. Buono, nel complesso il suo rendimento. Voto: 7.

10) Emiliano Pattarello – Giovane, dinamico, buona tecnica, dribbling bruciante ma … poca cattiveria sotto rete, da lui ci si aspetta molto di più. Vanifica quanto di buono riesce a preparare con la scarsa affinità nel concludere l’azione. Come il compagno di reparto Convitto, velocità e dribbling sono le sue armi migliori. 17 presenze, di cui solo 4 partite intere, 7 volte sostituito, 6 volte subentrato, 3 ammonizioni ed un gol segnato (in realtà sarebbero 2, visto che gli è stato annullato – per presunto fuorigioco – un gol su ribattuta del calcio di rigore da lui stesso tirato e parato a Città di Castello). Voto: 6,75.

11) Mattia Gaddini – frenato da infortuni non proprio leggeri, ha all’attivo solo 8 presenze (1 sola gara completa, 3 volte sostituito, 4 volte subentrato), capace comunque di timbrare il cartellino con 2 gol, anche pregevoli. Veloce, rapido, buon dribling, buona predisposizione per i cross, non sempre sfruttati al meglio. Giovane di belle speranze sul quale contare per il futuro. Causa l’utilizzo intermittente (ma meriterebbe di più, e vedremo nel girone di ritorno se sarà protagonista come può esserlo) non posso dare più di 6,5.

16) Simone Bramante – Buona tecnica di base, arrivato a campionato iniziato, conta 14 presenze (9 volte subentrato, 4 sostituito, una gara intera), un’ammonizione e 2 gol all’attivo. Forse un po’ troppo lezioso, in alcune circostanze, discretamente veloce, buona visione di gioco, ma l’amore per il dribling insistito, fa perdere, a volte, un tempo di gioco. Come Gaddini, anche lui è a quota 2 reti segnate. Voto: 6,75.

28) Niccolò Gucci – Arrivato da poco più di un mese, 6 presenze, 1 volta subentrato, giusto per provare i primi movimenti con i compagni, 2 volte sostituito, 3 partite intere. 2 ammonizioni, ma anche due gol segnati; giocatore di buona tecnica di base, è arrivato per colmare il principale difetto della squadra amaranto; ci è riuscito, al momento, solo in parte: se è vero che le 2 sue reti sono tra le più veloci del girone di andata dell’Arezzo, è anche vero che nel corso delle gare disputate, non ha saputo sfruttare al meglio almeno altre 4-5 occasioni da gol. Il suo arrivo ha di fatto sancito la fine dell’avventura in amaranto di Boubacar prima e Diallo (in prestito) poi. Parzialmente positivo il suo approccio al campionato, ma è in grado – lo anche fatto capire sul campo – di migliorare e molto. Voto: 6,75.

30) Alessandro Stopponi e Alessandro Zhupa: i due giovanissimi sono stati aggregati, con una certa frequenza, almeno per gli allenamenti; un infortunio proprio in allenamento ha fermato il giovanissimo Stopponi, mentre Zhupa ha già 3 presenze, seppur brevi, visto che si tratta di 3 subentri. Una piccola grande soddisfazione, per un ragazzo che rappresenta un sicuro investimento. A loro il voto di incoraggiamento: 6.

Sono stati ceduti, a titolo temporaneo o definitivo: Andrea Martucci e Luca Lorenzini: due under, senza alcuna presenza in campionato. Voto: s.v. Leonardo Bruni, 3 partite intere e 2 subentri, per complessive 5 presenze. Non ha lasciato una buona impressione; voto: 5; Daniele Forte, arrivato con credenziali più che buone, non ha destato grandi rammarichi nei tifosi, nonostante una rete segnata (peraltro inunfluente) 9 subentri oltre ad una partita giocata per intero. Ha lasciato l’Arezzo con un’ammonizione sulle spalle. Voto: 5,5; Samake Boubacar: come Forte, anche lui non ha entusiasmato: non ha saputo adattarsi alla tipologia di gioco cercata e voluta da Mister Indiani, 1 partita giocata per intero, 8 subentri, 1 sostituzione, nessuna rete in carniere, lui che si era presentato con credenziali di bomber quasi infallibile. Voto: 5,5. Mohamed Cherif Diallo: soprannominato Sceriffo, ha fatto leggermente meglio del compagno di reparto; 15 presenze (5 gare intere, 6 subentri, 4 volte richiamato in panchina), nel suo score 2 ammonizioni e 2 reti. Dirompente in progressione, arcigno nella difesa della palla, difetta nella precisione dei passaggi ed anche il colpo di testa non è proprio da centravanti. Complessivamente ha fatto meglio di Boubacar; Voto: 6. In ultimo, ma solo per dargli il giusto merito, il giovane Giulio Dema: ceduto a dicembre al Terranuova Traiana, per farsi le ossa giocando con più continuità, nelle poche apparizione (3 subentri) ha comunque destato una discreta impressione. A lui, come per i compagni Stopponi e Zhupa il voto di incoraggiamento: 6.

Ora non ci resta che “rituffarci” nel campionato, con la prima di ritorno ormai imminente. Mi auguro, ci auguriamo, che la sosta natalizia sia stata sfruttata al meglio, con i nuovi arrivati che avranno avuto modo di assimilare il modulo di Mister Indiani e migliorare l’intesa con i compagni, ed in attesa di novità (che potrebbero essere immediate!) dal calciomercato professionistico. L’ambizione di inizio campionato è rimasta immediata: bisognerà fare meglio del girone di andata. Occorrerà sommare, ai 34 punti al giro di boa, almeno altri 40 punti, ma potrebbero servirne anche 2-3 in più; questo significa che non ci sono “quasi” più bonus, facendo in modo che la “pressione” della maglia (parlare di pressioni della piazza è puro eufemismo) diventi il propulsore per ottenere la tanta agognata promozione e festeggiare al meglio il prossimo, imminente centenario. 

Ed allora, avanti ragazzi: FORZA AREZZO, vinci per noi!!!!! 

di Patrizio Blonda