Primo sì alla riapertura degli stadi
Oggi il governo ha dato il via libera alla riapertura degli stadi: da domenica, in ogni partita di Serie A potranno essere ammessi mille spettatori. La decisione è stata presa nel corso di un incontro convocato dal ministro Boccia con le Regioni, dopo che Veneto e Lombardia si erano accodate alla decisione presa in autonomia dall’Emilia Romagna in seguito al via libera del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, all’ingresso dei tifosi al Foro Italico dalle semifinali degli Internazionali di tennis.
Per il momento il provvedimento è provvisorio e riguarderà solo il campionato di Serie A fino al 7 ottobre, però si lavorerà per trovare un piano condiviso tra governo e regioni in vista del prossimo Dpcm, anche in base alle valutazioni del Cts e della curva epidemiologica, per estenderlo anche ai campionati di Serie B e C che inizieranno il prossimo fine settimana. Queste le parole del presidente della FIGC Gravina: “Ora riapriamo anche per B e C, l’apertura degli stadi al pubblico è una bella notizia, ma il fatto che il via libera sia arrivato solo per la Serie A, e non per gli altri campionati professionistici, mi lascia perplesso. I protocolli di sicurezza sono i medesimi in tutte e tre le serie professionistiche, così come lo devono essere le regole per il distanziamento, quindi anche su questo tema ci deve essere lo stesso trattamento. Nei mesi difficili del Covid, il calcio tutto ha dimostrato grande responsabilità. Sono convinto che verrà preso il medesimo provvedimento prima dell’avvio ufficiale dell’attività della B e della C, previsto per il prossimo fine settimana.”
Quindi è plausibile ed auspicabile che la prima partita interna degli Amaranto, non una qualsiasi, ma contro i rivali di sempre, si possa giocare con il pubblico, anche se modalità e numeri sono tutti da definire. Una bellissima notizia che mi offre l’occasione per fare delle valutazioni su questi aspetti ancora da definire. Con la concomitanza della diretta televisiva, si potrebbe pensare ad aprire un solo settore dello stadio, questo settore dovrebbe essere quello che viene occupato dalle tifoserie organizzate, la curva Sud “Lauro Minghelli”. Questa scelta, oltre ad agevolare il flusso di persone in entrata ed uscita, garantirebbe anche il distanziamento tra di esse vista la notevole capienza e avrebbe anche un impatto visivo molto bello e sicuramente un impegno meno oneroso per la società. L’aspetto più importante però sarebbe quel calore e quell’incitamento che solo la Minghelli sa dare e Dio solo sa quanto questo significhi per la squadra, tanto più in una partita così sentita che ritroviamo a distanza di 10 anni. Detto questo mi sento di coniare uno slogan: “Riapriamo lo stadio riapriamo la Minghelli”.
di Andrea Enrici