Ermanno Pieroni replica a Stanzione
Alla luce della lettera inviata a La Nazione dall’imprenditore Stanzione, siamo riusciti a rintracciare telefonicamente Ermanno Pieroni, il quale non ha avuto nessuna difficoltà a mettersi a disposizione, facendo queste dichiarazioni che saranno riportate anche domani sugli organi di stampa .
Premetto che il mio rapporto di lavoro è con il presidente Giorgio La Cava, detentore del 99% delle quote della S.S. Arezzo, ed è quindi lui il più attento osservatore del mio operato e, come nessun altro, può giudicarlo. Per me parlano i risultati conseguiti nella mia lunga carriera, con 14 campionati vinti e la scoperta di tanti talenti. Anche questi due anni sono stati ricchi di risultati positivi e ritengo che gli sportivi aretini siano in grado di poterli valutare. Io ribadisco che il mio ruolo nella S.S. Arezzo, da agosto 2019, è quello di Vicepresidente, il mio rapporto contrattuale è di consulenza, sottoscritto dal Presidente ed è quindi a lui che rispondo del mio operato, come ritengo giusto, ed agli sportivi aretini ai quali mi sento particolarmente legato. Attualmente non mi mancano certo le opportunità professionali, venute alla luce anche sulla stampa, ma il mio impegno in questo momento è esclusivamente quello di aiutare la S.S. Arezzo per ricostruire una compagine societaria forte dal punto di vista economico, un club che possa anche programmare un calcio ambizioso, in modo da poter aspirare, vista la probabile riforma dei campionati a partire dalla stagione 2021/2022, al raggiungimento di una delle prime 6 posizioni (o quelle che saranno) idonee al conseguimento della conquista della nuova Serie B. Il mio impegno per il rafforzamento della base societaria nasce dalle richieste a me fatte alcuni mesi fa dal Presidente ed è stato da me profuso per l’amicizia che mi lega a Giorgio La Cava. Nell’ultimo incontro avuto, lui stesso mi ha espresso la tassativa volontà di cedere il totale pacchetto azionario ovvero il 99% e pertanto mi ha invitato a parlare con i miei interlocutori affinché questa opportunità si potesse concretizzare e questo è il compito che sto svolgendo da diversi giorni. Oggi stesso ho avuto diverse riunioni con alcuni imprenditori, al momento sono in viaggio per il rientro a casa e sono continuamente in contatto con il Presidente e il suo legale. Se riuscirò in questo intento, la mia soddisfazione sarà doppia, per aver soddisfatto un desiderio di Giorgio La Cava e per aver reso felice ed entusiasta una piazza a cui sono particolarmente legato. Voglio ancora una volta ricordare agli sportivi aretini che il Presidente è stato da me contattato e convinto a partecipare a questa avventura amaranto, che fino ad oggi ha dato solo soddisfazioni. In questi due anni e mezzo i tifosi hanno avuto modo di valutare il lavoro di questa società, che pur fra tante difficoltà ed anche qualche errore si è sempre fatta valere in campo ed apprezzare per la puntualità e la precisione nei rapporti con i calciatori. Piuttosto c’è da chiedersi perché una persona così piena di entusiasmo e seria come Giorgio La Cava abbia maturato questa ferma volontà di cedere la società. Io come al solito metterò tutto il mio impegno per riuscire a dare una mano, altrimenti sarà il Presidente a decidere il futuro della società sportiva e della squadra dell’Arezzo, che io mi auguro sia sempre vincente e ricco di soddisfazioni per gli sportivi.”
Indipendentemente dal condividere o meno il suo pensiero, viene da fare una riflessione sugli altri soggetti attualmente interessati e partecipi o artefici dell’acquisizione della S.S. Arezzo. Di Stanzione sappiamo poco o nulla, mentre le notizie su Londrosi e Di Matteo (se effettivamente in corsa, al momento non ho letto smentite) googlando ne troviamo a bizzeffe e lascio a chi legge la valutazione sul loro operato. Questi giorni sono cruciali ed anche se La Cava freme per chiudere entro il 30 giugno, è presumibile che il successo o il fallimento di queste trattative non possa che avvenire nella prima settimana di luglio.
di Vecchia Guardia